MONTENEGRO – BOSNIA ERZEGOVINA 70-76 (17-13, 20-19, 22-15, 11-27)

Mirza Teletovic (foto sport.ba)

Mirza Teletovic (foto sport.ba)

Altro derby slavo del Gruppo B. Altro finale in volata. Dopo un primo quarto dominato dalle bassissime percentuali, unico momento di esaltazione la tripla da dieci metri infilata da Sead Sehovic sulla sirena della frazione, il secondo periodo ha vissuto di un tira e molla iniziato con l’1-9 con cui Teletovic e soci sono rientrati in campo dopo il primo mini riposo. Nella fase centrale del match è stato il Montenegro a fare la gara, toccando il 53-41 al ventisettesimo, con Dubljevic a fare la voce grossa in attacco e Suad Sehovic, guardia di 196 cm, a dominare a rimbalzo. Alla terza gara incolore in attacco Zach Wright, 6/27 nella competizione dal campo, è stato richiamato in panchina da coach Petrovic. La svolta della gara. Con l’ex romano Gordic a guidare il gioco la Bosnia ha iniziato una rimonta concretizzata poi nel finale dagli ultimi sei punti messi a segno da Nihad Djedovic, altro ex capitolino.
MNG: B.Dubljevic 16, T.Rice 13, A.Popovic 9. Rim(48): Su.Sehovic 14. As(10): T.Rice 4.
BIH: M.Teletovic 18, N.Gordon 17, N.Djedovic e M.Sutalo 13. Rim(41): M.Teletovic 11. As(14): N.Djedovic 5.

GERMANIA – UCRAINA 83-88 (16-15, 14-24, 27-25, 26-24)

Sergii Gladyr (foto sport.ua)

Sergii Gladyr (foto sport.ua)

Terza vittoria su altrettante gare per l’Ucraina che così mette un piede nella seconda fase. Nonostante le partenza lampo della Germania che, con 7 punti di Schaffartzik, era volata sul 13-4, la risposta ucraina, arrivata dalle mani di Pooh Jeter che con 8 punti nel primo quarto ha riportato il match in equilibrio, ha ricucito il match sul 16-15 al decimo. La difesa di coach Mike Fratello è stata attenta e abile nel togliere i punti di riferimento alla manovra tedesca, limitando le penetrazioni a Benzing e compagni e, sfruttando la non felice serata al tiro degli avversari, l’Ucraina ha lentamente preso il controllo della gara. L’1-12 che ha mandato al riposo le squadre sul 30-39 è stato l’inizio di una lunga fase che ha visto una sola formazione in campo. Con il solo Berzing capace di muovere la retina avversaria la Germania ha rischiato di venir sommersa da Jeter e Gladyr, 46-62 al ventisettesim, prima che un indemoniato Schaffartzik, 15 punti e 6 assist negli ultimi dodici minuti, suonasse la carica teutonica. La rimonta degli uomini di Menz si è però spenta sul 76-76 a 2’20 dalla fine. La giocata che ha chiuso definitivamente i giochi, ed evitato all’Ucraina una figuraccia, è arrivata sull’asse Jeter-Gladyr con un all’alley-oop servito dallo statunitense al compagno per il 76-80. Dalla lunetta poi sono arrivati i punti della sicurezza.
GER: H.Schaffartzik 22, R.Benzing 18, N.Gaffey 16. Rim(32): T.Pleiss 11. As(19): H.Schaffartzik 11.
UKR: S.Gladyr 25, P.Jeter 19, K.Natyazhko 16. Rim(35): I.Zaytsev 7. As(14): P.Jeter 6.