Boki Nachbar e Zoran Dragic festeggiano (foto euroleague.net)

Boki Nachbar e Zoran Dragic festeggiano (foto euroleague.net)

Dal nostro inviato

LUBIANA – Al termine di una gara che ha visto l’Italia soffrire e lottare fin dalla a palla a due, a far festa sono i 12000, piu o meno, sloveni della Stozice Arena. Nonostante il 28% da due punti del primo tempo, nonostante il 45-28 a rimbalzo a nostro sfavore, nonostante tutto il pubblico avverso, la Nazionale di Pianigiani vende carissima la propria pelle, cedendo solo negli ultimi 67″, quando i fratelli Dragic diventano incontenibili per i nostri portacolori. Ora lo staff azzurro dovrà ricaricare le pile in vista della sfida di sabato pomeriggio contro la Croazia.
QUINTETTI
Slovenia: Dragic-Lorbek-Joksimovic-Nachbar-Begic
Italia: Cinciarini-Belinelli-Aradori-Datome-Cusin
Nel clima infuocato della Stozice Arena, con fischi assordanti fin dalla palla a due conquistata dagli Azzurri, è Cusin il protagonista dell’avvio con una stoppata su Begic e il tiro in sospensione che sblocca la gara. L’Italia inizia subito a soffrire i cambi difensivi, che causeranno il temuto secondo fallo di Cusin prima di metà frazione, e subisce anche il talento di Nachbar, che insacca la tripla del 5-4 prima che Belinelli trovi Cusin per la bella schiacciata del controsorpasso. Subito dopo però, come detto, arriva il secondo personale del centro friulano, e con la sua assenza vanno a nozze le penetrazioni avversarie, spesso concluse in modo spettacolare come nel caso del 9-8 schiacciato di potenza da Nachbar. Gli Azzurri non si perdono d’animo (caratteristica cardine di questa Nazionale) e rimangono in controllo con le bombe di Cinciarini e Datome, ma persino Dragic riesce ad andare a segnare da sotto indisturbato e, sommato alle giocate di Nachbar anche per i compagni, tiene a galla i padroni di casa. Una tripla di Beli fa esultare la poche “sacche” di tifo italiano sul massimo vantaggio azzurro (21-16), ma l’entusiasmo del pubblico di casa è subito ravvivato dall’alley-oop Lakovic-Vidmar che chiude il quarto, emblema delle pene dell’inferno sofferte dalla nostra Nazionale sotto le plance.
Nel secondo quarto, alle scorribande di Goran Dragic si sommano quelle del fratello Zoran, che fa registrare 9 punti nel quarto anche lui sfruttando i frequenti errori azzurri di fronte ai rapidi pick&roll sloveni. Il sorpasso è cosa fatta con i liberi di Vidmar, e con il passare dei minuti la maggior profondità della panchina di Boza Maljkovic (almeno nel settore lunghi) si fa sentire: una tripla dell’intrepido Alessandro Gentile ci regala l’ultimo vantaggio sul 25-26, ma poi l’attacco scende di giri e, nonostante le provvidenziali triple di Datome, la “Dragic Band” prende le redini dell’incontro riuscendo a coinvolgere anche i lunghi con estrema facilità. È infatti Begic a schiacciare due volte per il +6, seguito dal massimo vantaggio sloveno (44-36) realizzato da Blazic ai liberi. Dopo Rosselli, Pianigiani nel finale di tempo butta nella mischia anche Magro, ma l’asse play-pivot Diener-Magro non si rivela piuttosto rischioso soprattutto in difesa e Goran Dragic ne approfitta per l’ennesima magata che vale il 45-39 dell’intervallo.
Anche a inizio ripresa l’Azzurro più brillante è Cusin, che mette un tiro in sospensione, prende un prezioso rimbalzo offensivo e stoppa Blazic facendo innervosire l’ala appena passata alla Stella Rossa che, sulla successiva transizione, commette un ingenuo fallo intenzionale su Aradori. Datome con la tripla del pareggio ammutolisce il palasport infuriato con gli arbitri, ma la nostra difesa soffre oltremodo la versatilità di Nachbar e, se non con le maniere forti (subito tre falli per Cinciarini, Datome e Cusin), non riesce ad arginare l’attacco sloveno. Belinelli non è in gran serata e l’attacco italiano ne risente, ma anche nella propria metà campo gli Azzurri accusano pesanti passaggi a vuoto e, a forza di perdere rimbalzi difensivi, finisce sotto in doppia cifra per mano di Begic. Per fortuna che Gentile dimostra una maturità molto superiore ai suoi 20 anni e, con grande mestiere, tiene a galla la nave tricolore con due canestri nel finale di quarto che mantengono invariate le distanze rispetto all’intervallo (60-54).
L’ennesimo tentativo di fuga da parte della Slovenia perviene per mano di Balazic e Muric, che firmano il +10 per i locali. Con la tripla di Diener l’Italia resta in carreggiata, e con le giocate di Alessandro Gentile, 8 punti nell’ultimo quarto, riusciamo anche a riaggrapparci alla gara. Proprio una forzatura del figlio di Nandokan, a quattro minuti dalla sirena sul 69-65, ci nega la possibilità di mettere pressione sui padroni di casa in un finale che invece viene deciso dalle scorribande di Goran Dragic e dalle giocate chirurgiche del fratello meno talentuoso Zoran, su tutte il canestro del 79-74 raccogliendo da terra la stoppata di Cusin sull’ennesima scorribanda a centro area del fratello e lo sfondamento subito da Aradori con 40″ da giocare.
SLOVENIA – ITALIA 84-77 (18-21, 21-18, 15-15, 24-23)
SLO: G.Dragic 22, Z.Dragic 15, B.Nachbar 13. Rim(45): Z.Dragic 11. As(14): G.Dragic 6.
ITA: A.Gentile 20, L.Datome 16, M.Belinelli 11. Rim(28): L.Datome 6. As(12): M.Belinelli 4.
Andrea Rizzi