Si sono giocate tra giovedi e venerdi le gare della terza giornata della seconda fase di qualificazione europea alla prossima World Cup 2019 in Cina. Risultati molto importanti che hanno dato altri due verdetti. Il primo dei quali, forse quello più clamoroso, è l’eliminazione della Slovenia dalla corsa ad un biglietto per la Cina; il secondo è la qualificazione della Francia. Turchia ed Italia, vincendo due dei big-match di giornata, fanno un passo decisivo verso la World Cup, così come la Russia, che si salva in Finlandia, mentre la Serbia si complica un po’ la vita cadendo in Israele.

Vediamo nel dettaglio, girone per girone, cosa è successo e cosa potrebbe succedere (in grassetto e corsivo le squadre già qualificate).

(credits FIBA Youtube)

GIRONE I

Classifica: Turchia, Spagna 7/2; Montenegro, Lettonia, Ucraina 5/4; Slovenia 2/7

La Turchia batte ad Ankara la Spagna e fa un passo decisivo verso la Cina. In una gara in cui entrambe le squadre tirano sotto il 40%, la Turchia trova un’ottima prova corale (con 5 uomini in doppia cifra) dentro una serata da dominatore del pitturato di Semih Erden (16 punti e 14 rimbalzi) che vince il duello con Fran Vazquez. Alla squadra di Sarica basta un successo per essere certa della qualificazione, da trovare in Montenegro domenica oppure a febbraio in casa con la Slovenia. Ed a proposito dei campioni d’Europa qualificarsi, dopo una prima fase deludente, era sicuramente molto difficile ma il -28 subito in Ucraina, che ha spento definitivamente le speranze, è veramente troppo, così come i 16 punti segnati nei due quarti centrali, che hanno indirizzato il match, per un’Ucraina capace di tirare con il 40% da 3 punti. Ma il risultato più importante della giornata, in chiave qualificazione, è il successo del Montenegro in Lettonia, che mette spalle al muro i baltici, a cui non basta una prova da 27 punti con 12/14 al tiro di Martins Meiers, visto che il resto della squadra combina per 15/40, mentre dalla parte opposta Dubljevic e Needham trascinano i compagni ad un +9 finale che potrebbe essere anche decisivo alla fine.

(credits FIBA Youtube)

GIRONE J

Classifica: Lituania 8/1; Italia 7/2; Polonia 5/4; Croazia, Ungheria 4/5; Olanda 3/6

Brian Sacchetti, sua la tripla della staffa (foto di Marco Berti)

Passo decisivo per l’Italia verso la Cina. La squadra di Meo Sacchetti gioca una grande gara difensiva, tenendo sotto i 70 punti la Lituania e sfatando un tabù che durava da 12 anni e che era diventata una bestia nera nelle ultime manifestazioni internazionali. All’Italia basta una vittoria per essere certa della qualificazione, ma anche una sconfitta dell’Ungheria domenica con l’Olanda ci regalerebbe la qualificazione. Anche se la versione degli Orange vista venerdi in casa con la Polonia difficilmente andrà a vincere a Budapest. La Polonia porta a Den Bosch tutti (o quasi) i pezzi da novanta e si porta via un quasi trentello con Aaron Cel a bombardare dalla grande distanza (6/7, 20 punti totali) e guidare un attacco da 16/31 da dietro l’arco e capace di segnarne 53 nei primi 20′ e di replicare con 52 nella seconda metà di gara. Il risultato più importante della serata è però la vittoria con il fiatone della Croazia sull’Ungheria, che non avvicina alla World Cup la squadra di Anzulovic ma almeno la tiene in vita, grazie alle prove di Bilan e Bosnjak, che rispondono e Perl e Vojvoda, trascinatori di un’Ungheria capace di risalire dal -12 ad un possesso di distanza nell’ultimo quarto, prima che proprio Bosnjak con un rimbalzo offensivo e Bilan con un 3/4 dalla lunetta, chiudessero il discorso. I croati però non sono padroni del proprio destino ed oltre che battere a domicilio la Lituania devono tifare Italia.

(credits FIBA Youtube)

GIRONE K

Classifica: Francia 8/1, Rep. Ceca 7/2; Russia 5/4, Finlandia, Bulgaria 4/5; Bosnia 2/7

Come ci si aspettava la Francia vince in trasferta contro la già qualificata Repubblica Ceca e stacca il pass per la Cina. A Pardubice però è gara vera con la Repubblica Ceca avanti di 4 a 7 minuti dalla fine. Qui M’Baye e Lessort cambiano marcia all’attacco francese anche se è soprattutto in difesa che gli uomini di Collet girano diverse viti, tanto da tenere Hruban e soci a 3 soli punti da lì in poi mettendone a referto 21. La gara del giorno è però quella che va in scena alla Espoo Metro Arena dove si registra il sold-out e la Finlandia trascinata da Wilson e Huff fa tutto bene per 35′ fermandosi però sul più bello e lasciando alla Russia, guidata da Kulagin (26 punti e 7 rimbalzi), un successo fondamentale. Ora per i finnici, calendario alla mano, è tutto molto più complicato e potrebbe non essere sufficiente battere la Russia a domicilio nell’ultimo turno. Teoricamente in corsa anche la Bulgaria che deve però fare 3/3 nelle prossime gare e sperare che Russia e Finlandia smettano di giocare, visto anche lo 0-2 negli scontri diretti con i finnici.

(credits FIBA Youtube)

GIRONE L

Classifica: Grecia 9/0; Germania 8/1  Serbia 5/4; Georgia, Israele 4/5; Estonia 2/7

foto di Matteo Cogliati

L’inutile testa a testa di Patras, con entrambe le squadre imbattute e già qualificate, lo vince la Grecia, trascinata dai 25 punti e 7 rimbalzi di Ioannis Bourousis. Decisivo il 22-13 del secondo quarto che fa andare i padroni di casa al riposo lungo sul +10. La Germania ci prova nell’ultimo quarto, arrivando anche ad un solo possesso, ma i greci sono più lucidi e mantengono l’imbattibilità in queste qualificazioni. La sfida più importante si giocava a Tel Aviv dove Israele mantiene vive le speranze sorprendendo la Serbia di Sasha Djordjevic. In una gara molto equilibrata, in cui entrambe le squadre tirano con oltre il 40% da 3 punti, non bastano a Djordjevic le giocate di Simonovic ed i 17 punti di Milosavljevic, visto che l’attacco serbo si blocca negli ultimi 150″ subendo un parziale di 9-0 da Israele, trascinato dall’highlander Pnini (18 punti con 5/7 da 3 punti) e dalla novità Tamir Blatt. Il figlio di David sfiora la tripla doppia con 10 punti, 9 assist e 7 recuperi, due dei quali firmati proprio nel finale di gara. Il destino di Israele passerà per la prossima partita di Tiblisi contro una Georgia ancora in corsa dopo il successo in Estonia (per Shermadini 23+11), ma a cui potrebbe non bastare vincere tutte le gare  visto il pesante 0-2 contro la Serbia.