Corea del Sud – Slovenia 72-89 (21-19, 18-21, 17-30, 16-19)

Goran Dragic in penetrazione nell'area coreana (Foto: FIBA.com)

Goran Dragic in penetrazione nell’area coreana (Foto: FIBA.com)

Tanta, tanta fatica per la Slovenia per avere la meglio sulla Corea del Sud. Sicuramente molta più fatica di quanto ci si potesse aspettare, e ancor più sicuramente molta di più di quanto si aspettassero gli sloveni, che scendono in campo molli e svogliati, sottovalutando, a dir poco, gli avversari. I coreani, al contrario, forse rinvigoriti dalle due vittorie del Senegal, che hanno dimostrato che anche le “piccole” possono vincere, aggrediscono fin da subito la partita con una buona difesa e con un’ottima circolazione di palla, che porta a fare canestro con percentuali altissime. Il primo quarto si chiude addirittura col vantaggio coreano, mentre all’intervallo si va sul +1 per la Slovenia solo grazie a qualche canestro di Goran Dragic, che quando decide di mettersi in proprio è inarrestabile per qualsiasi coreano.
Al ritorno in campo, i coreani iniziano a calare, soprattutto difensivamente, e la Slovenia riprende fiducia, segnano 30 punti in 10 minuti e avvicinandosi ai 20 punti di scarto, sfruttando sia le penetrazioni di Goran Dragic, sia i centimetri sotto canestro di Omic. La Corea però non crolla, e anche nell’ultimo quarto riesce a limitare i danni, chiudendo la partita con “soli” 17 punti di scarto. L’obiettivo dei coreani in questo Mondiale era, ed è, vincere una partita, e non è detto che, giocando come hanno giocato stasera, l’impresa contro il Messico sia poi così impossibile. La Slovenia, invece, rimane a punteggio pieno in testa alla classifica del Gruppo D, posizione che cercherà di mantenere nelle ultime due giornate contro Angola e Lituania.

Corea del Sud: J. Lee 12, T. Moon, S. Cho e S. Oh 8. Rim (34): J. Kim 6. Ass (16): T. Moon 3.
Slovenia: G. Dragic 22, D. Lorbek 14, Z. Dragic e A. Omic 13. Rim (40): A. Omic 11. Ass (11): G. Dragic 4.