foto Larry Brown Sports

Con l’avvicinarsi della trade deadline, aumentano in maniera notevole anche i vari rumors di squadre che mettono sul mercato giocatori più o meno importanti con l’intento di liberare spazio salariale per la prossima free agency o semplicemente per provare a migliorare il proprio roster. Tra le numerose voci, una delle più grosse è sicuramente quella che vede Charlotte disposta a cedere il suo giocatore più rappresentativo, ovvero Kemba Walker.

Gli Hornets attualmente sono all’undicesimo posto ad Est (con un record di 19-26), e difficilmente faranno i playoffs. Probabilmente per questo motivo, visti alcuni nomi presenti al prossimo draft, hanno deciso di rinunciare del tutto alla corsa all’ultimo posto disponibile e provare ad avere la scelta più alta possibile il prossimo giugno. Le voci si sono consolidate una volta che il nativo del Bronx ha espresso quanto sarebbe frustrante se dovesse accadere sul serio un’eventuale trade. “Sono qua da sette anni e farei qualsiasi cosa per aiutare la squadra a vincere. Posso fare solo questo, non posso controllare altre cose. Non sono mai stato in questa situazione. Non so cosa si possa provare. Probabilmente sarei arrabbiato ma come ho già detto ho messo anima e corpo per questa squadra e continuerò a farlo fino alla fine.Ha dichiarato Walker, che tra l’altro sta costruendo una casa proprio a Charlotte. La point guard degli Hornets, che ha disputato l’All-Star game l’anno scorso, potrebbe essere un giocatore appetibile per diverse franchigie alla ricerca di un upgrade nel ruolo di point guard. Kemba è anche il motivo per cui non possiamo dare per defunta del tutto Charlotte nella corsa all’ultimo posto ai playoffs, dato che con lui in campo, gli Hornets hanno un differenziale di +13.2 punti per 100 possessi. Inoltre, l’ex UConn, è al quattordicesimo posto per PIE (player impact estimate) tra le guardie titolari in tutta la lega, davanti alla coppia Wall-Beal e Klay Thompson per dirne alcuni, ed al trentaduesimo per offensive rating (con 108.5). Detto questo, le cifre complessive sono comunque un minimo in calo rispetto alla passata stagione, ma nonostante tutto il giocatore rimane uno dei più appetibili sul mercato.

 

(credits FreeDawkins)

Tra le principali squadre che si potrebbero muovere per lui ci sono gli Indiana Pacers, che stanno disputando una stagione al di sopra di ogni aspettativa (hanno un record di 25-22) e sono infatti in piena corsa per il quinto posto ad Est che, a settembre, sembrava inimmaginabile dopo la trade che ha portato Paul George lontano da Indianapolis. Il merito dell’exploit dei Pacers è sicuramente anche dei due giocatori arrivati nello scambio con George, ovvero Victor Oladipo e Domantas Sabonis che stanno disputando una stagione incredibile. Soprattutto il primo, sta disputando la miglior stagione della sua carriera sotto ogni punto di vista e sembra aver trovato tanta fiducia a casa sua (ha infatti fatto il college ad Indiana University) e potrebbe essere convocato per quello che sarebbe il suo primo All Star Game. L’aggiunta di Kemba Walker al roster dei Pacers potrebbe quindi essere una win-win situation per entrambe le squadre, con Charlotte che perdendo il suo giocatore chiave potrebbe tankare più facilmente per avere una scelta alta al draft ed Indiana che aggiungerebbe un’altra stella al roster in vista dei prossimi playoffs.

Ora, utilizzando la trade machine, abbiamo provato ad immaginare quella che potrebbe essere la trade più sensata: Kemba Walker ai Pacers e Collison e TJ Leaf a Charlotte (più magari qualche scelta).

La domanda però che nasce spontanea è: dovrebbero i Pacers muoversi per prendere Kemba Walker? La risposta non è così scontata, perché certo, chi non vorrebbe aggiungere un ex All Star al proprio roster, però le cose sono più complicate di così. Innanzitutto c’è da contestualizzare la situazione. Se Indiana è a questo punto della stagione una squadra che potrebbe disputare i playoffs non è solo merito di Oladipo, anche se un grosso zampino è il suo, ma anche di tanti altri, tra questi Collison, che per ora si è dimostrato un perfetto fit accanto all’ex Indiana University. Ovviamente la stella è l’ex Hoosier e tutti i palloni pesanti ormai passano dalle sue mani, sia come scorer che come playmaker. Per questo motivo Collison si è integrato alla perfezione e, con molte meno responsabilità, sta disputando una stagione più che dignitosa (12.7 punti con il 43% da tre). Inoltre, nonostante parta sempre in quintetto, è disposto anche a finire le partite in panchina se i vari Cory Joseph o Lance Stephenson sembrano poter dare più di lui alla partita. La cosa positiva di ciò è che si è creato un gruppo solidissimo, dove tutti sanno di poter essere chiamati in causa in qualsiasi momento e per questo si fanno sempre trovare pronti. Di conseguenza, aggiungendo Kemba Walker, si toglierebbero minuti (anche importanti) alle due riserve citate prima, intaccando probabilmente la solidità del gruppo, che è stata uno dei punti di forza della squadra, capace anche grazie a questo di recuperare tante volte lo svantaggio (spesso oltre i venti punti) dopo l’intervallo.

 

(credits NBA)

E’ sicuramente indubbio il fatto che Walker sia superiore a Collison, però perché ci sia un effettivo upgrade in quel ruolo i Pacers dovrebbero cercare un giocatore dalle caratteristiche simili ma con, ovviamente, percentuali migliori e non è così scontato trovarne uno a portata di mano sul mercato. Il giocatore degli Hornets non è infatti per niente simile a Darren Collison, come dimostrano i dati, anche grazie ai quali Indiana sta facendo un’ottima stagione. Dei tiri tentati da Collison, il 68% è da due mentre il 32% da tre. Di quelli da due, il 31% provengono da situazioni di catch and shoot e la restante percentuale (69%) sono tiri creati dal palleggio. Passando alle triple, il 78% sono assistite e solamente il 22% dal palleggio. E’ anche grazie a queste scelte di tiro che le percentuali di tiro di Collison sono le più alte di tutta la sua carriera (sono aumentate di due punti percentuali rispetto alla passata stagione). Dall’altra parte, dei tiri presi in partita da Kemba Walker, il 58.5% è da due ed il 41.5% da tre. Dei primi, il 14% viene da situazioni di catch and shoot e l’86% creati dal palleggio. La situazione non cambia con i tiri da tre (ovviamente non con così tanta differenza), con il 48% dei tiri che provengono da assist ed il 52% creati dal palleggio.

Queste cifre aiutano a capire come si stiano comparando due giocatori molto diversi e di conseguenza l’acquisizione di Kemba Walker da parte dei Pacers, nonostante questo sia sulla carta un giocatore migliore, non sarebbe per forza un upgrade dato che toglierebbe molti palloni, e magari qualche certezza, dalle mani di Oladipo. La risposta alla domanda posta nel titolo quindi è no. Visto come si è messa la stagione sarebbe più sensato rimanere così dato che Kemba Walker difficilmente si calerebbe in un ruolo che per lui sarebbe inusuale.