Dal nostro corrispondente

New York Knicks-New Orleans Pelicans 99-103

Thanksgiving day Parade

La famosa parata del giorno del ringraziamento (Foto di Luca Weber)

NEW YORK, NY Digeriti gli eccessi alimentari del Thanksgiving Day e sopravvissuti allo shopping d’assalto del black friday si torna a vedere i Knicks al rientro dalla trasferta ad ovest. Benvenuti al Madison Square Garden, l’arena più famosa del mondo, dove questa sera i padroni di casa cercheranno di arrestare la loro drammatica serie di risultati negativi. Sono infatti otto le partite consecutive senza vittorie per la squadra di Mike Woodson che la collocano all’ultimo posto della Atlantic Division e fra le peggiori dell’intera lega (davanti alle sole Milwaukee e Utah).

Di fronte si trovano i giovanissimi New Orleans Pelicans (il più vecchio in quintetto ha ventotto anni) che affrontano questa partita con il peggior record della Southwest Division (7-8) ma che, trasferito nella Eastern Conference, li collocherebbe ben all’interno di una virtuale griglia playoff.

Nessuna novità nelle formazioni: i Pellicani, reduci dalla convincente vittoria di Philadelphia, non recuperano Darius Miller mentre, in casa Knicks, per rivedere in campo Tyson Chandler ci vorrà ancora qualche settimana.

LA PARTITA – Buono l’inizio dei padroni di casa, quest’oggi in divisa all-orange, con Bargnani e Anthony che, sempre assistiti da Felton, si dividono i primi 10 punti. Sotto l’altro canestro ci pensano Kenyon Martin ed un attivissimo Mago a limitare la vena offensiva di Anthony Davis e soci. E per i primi minuti ci riescono alla grande salvo poi doversi piegare all’abbacinante talento offensivo dell’ex Wildcat che, prima riporta i suoi a stretto contatto, e poi addirittura in vantaggio.

Anthony Davis, infortunio alla mano. Quando rientrerà? (Photo by Bill Baptist/NBAE via Getty Images)

Anthony Davis, infortunio alla mano. Quando rientrerà? (Foto by Bill Baptist/NBAE via Getty Images)

L’INFORTUNIO – Ma, alla fine della prima frazione Davis è costretto a  lasciare il campo per un problema alla mano sinistra e New Orleans perde la sua miglior arma offensiva.

Il secondo quarto scivola via nel più totale anonimato quando, dopo dieci minuti di autentica noia, la partita si risveglia improvvisamente con due lampi da tre firmati Shumpert e Felton. Si rianima anche il Mago che praticamente segna tutti gli ultimi canestri dei padroni di casa, andando al riposo lungo con 12 punti e con la sua squadra in vantaggio di 5 (49-44).

Ma nell’intervallo arriva la brutta notizia: la partita di Anthony Davis è finita. L’infortunio è più grave di quel che era sembrato in un primo momento. Nella giornata di lunedì farà i raggi, ma la prima diagnosi parla di una frattura scomposta che potrebbe tenerlo a lungo lontano dai parquet.

Strada spianata per i newyorkesi, verrebbe da pensare, ed invece la squadra di Mike Woodson (sua ancora per quanto?) fa di tutto per complicarsi la vita regalando agli avversarsi parecchi tiri non contestati (soprattutto da tre) ed ai, questa sera pazienti, diciannovemila del Garden minuti di bruttissima pallacanestro.

Tim Hardaway Jr., autore di 21 punti, suo Career High (Foto da bleacherreport.com)

Tim Hardaway Jr., autore di 21 punti, suo Career High (Foto da bleacherreport.com)

Nessun episodio in particolare, solo tanta, tanta confusione unita ad errori spesso frutto di poca concentrazione. Dove sono finiti l’attacco pulito e la difesa aggressiva di dodici mesi fa? E lo spumeggiante J.R. Smith meritatamente premiato come “sesto uomo dell’anno”? Ed il dominio tecnico di Melo? Tanti, troppi interrogativi in questa prima parte di stagione.

La partita non è piacevole, ma almeno è combattuta nel suo trascinarsi verso la conclusione. Le due squadre restano a contatto con quella della Louisiana in leggero vantaggio all’ultimo mini riposo (76-74).

Il quarto periodo inizia col botto: due bombe di Tim Hardaway Jr. (ne metterà 5 su 8 tentativi) e una di J.R. Smith svegliano il pubblico e lanciano i Knickerbockers al +6. Ma chi di tripla ferisce di tripla perisce ed il canestro dalla lunghissima di Anderson (in serata di grazia) ed il gioco da tre punti di Aminu riportano la partita in parità.

I padroni di casa riallungano con due bombe di Anthony e Hardaway (che stasera porterà l’asticella del suo career high a quota 21) ma i Knicks di quest’anno sono così bravi a fare e disfare tutto ed in due minuti si ritrovano addirittura a -3. E non recuperano più. Nonostante la buona difesa del Mago (che dispensa la sua sesta stoppata), in attacco non la mettono più e la partita finisce, mestamente, con un’altra sconfitta (103-99), la nona.

La striscia, la peggiore che potessero augurarsi, prosegue. E per quanto proseguirà la stagione di Mike Woodson sulla panchina più calda della NBA?

 

New York Knicks: C. Anthony 23, T. Hardaway Jr. 21. Reb (42): C. Anthony 10, A. Bargnani 7. Ast (23): R. Felton 5.

New Orleans Pelicans: R. Anderson 31, T. Evans 24. Reb (32): R. Anderson 6, J. Holiday 5. Ast (22): J. Holiday 9.