nba coffee break & more old  style

DailyBasket è sbarcata alle porte di New York dopo dieci lunghe ore di volo ma, una volta incrociato lo skyline di Manhattan, fuso e stanchezza sono spariti, per far spazio al sapore del basket americano.

È finalmente iniziato il nostro pellegrinaggio negli States, per assaporare questo amato gioco direttamente sul posto, ascoltando i rumori del palazzo, varcando le porte degli spogliatoi e calpestando il duro asfalto dei playground, con il nobile scopo di dare un sguardo ai campioni di oggi e domani.

Essere il testimone di questa trasferta è un onore e un piacere, oltre alla realizzazione parziale di un viaggio studiato dieci anni fa, quando l’attuale padrone del Garden, Carmelo Anthony,  tagliava la retina dopo il trionfo al torneo NCAA.

Come per i bambini nel giorno di Natale, quando i regali hanno un qualcosa di magico, anche una viaggio in solitaria per vedere partite di basket, trasforma questo gioco in qualcosa di unico, chiamiamolo “way of life”.

Siamo in aeroporto, collegati con una wifi presa in prestito, ora cerchiamo la via più veloce verso la 7th Avenue, ci registriamo al Pennsylvania e poi andiamo diretti al Barclays Center per vedere Bulls@Brooklyn.

Per i prossimi giorni lavoreremo per scendere due piani e presenziare a un match di High School, oltre al College Basket naturalmente, ci proviamo ma non promettiamo nulla.

Skyline NY

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See you soon.

Schoolbus5 (se volete scrivere, fatelo a [email protected])