NORTHWEST DIVISION

Portland – È una squadra che ha apportato qualche cambiamento, in termini di assetto e rotazioni, avendo aggiunto un elemento con molti punti nelle mani come Arron Afflalo, arrivato dai Nuggets insieme ad Alonzo Gee, di certo meno incisivo in Colorado rispetto al prodotto della University of California. I Blazers hanno ceduto Will Barton, Victor Claver e Thomas Robinson, a cui hanno abbinato una prima scelta nel Draft del 2016. Tre giocatori che non hanno avuto un’annata splendida nella franchigia che domina la Northwest fino ad ora, ad eccezione di Robinson che ha saputo farsi trovare pronto ed incisivo buona parte delle volte in cui è stato chiamato in causa. Voto 6.5

Oklahoma City – Sicuramente una delle “vincitrici” di questa sessione di mercato, quasi adoperando un termine di carattere calcistico. Sono stati ceduti Kendrick Perkins (Utah) e Reggie Jackson (Detroit), due giocatori con passati diversi ma con molti punti in comune nell’ultima permanenza in maglia Thunder: Perkins non ha mai convinto ed è sempre stato considerato l’anello debole di questa squadra a livello di quintetto, a maggior ragione dopo che Steven Adams è stato in grado di superarlo nelle gerarchie, mentre Jackson ha subito un tracollo a causa di due fattori, ovvero il rifiuto di un quadriennale da 48 milioni e di una riduzione del minutaggio in favore di Dion Waiters. In partenza anche Grant Jerrett (Utah Jazz) e Ish Smith (New Orleans Pelicans). Sono entrati a far parte dei Thunder ben 4 giocatori: Enes Kanter (Utah), Steve Novak (Utah), DJ Augustin (Detroit) e Kyle Singler (Detroit).
Kanter potrà sfruttare l’infortunio di Adams e ottenere fin da subito minuti importanti, Augustin è davvero un’ottima aggiunta proporzionalmente all’ingaggio che gli spetta e l’accoppiata Singler/Novak rappresentano due buoni panchinari che possono colpire dalla lunga. Per OKC è stata veramente una sessione di mercato notevole, e il salto di qualità tanto atteso negli ultimi anni potrebbe finalmente arrivare. Voto 8

Utah – Scambi totalmente legati ai movimenti dei Thunder, con i quali hanno concretizzato una trade che ha coinvolto complessivamente 7 giocatori se si considerano anche coloro i quali sono finiti a Detroit e New Orleans. Grant Jerrett e Kendrick Perkins vestiranno la maglia dei Jazz, alterando in maniera minima i valori a disposizione di coach Snyder. Perkins sfrutterà il buyout in questi giorni e potrebbe firmare a Cleveland praticamente subito, o per una delle altre 3/4 franchigie disposte a mettere sotto contratto il centrone con un ruolo non di primo livello. Jerrett ha giocato finora 5 partite in maglia OKC, e onestamente non ha impressionato, quindi rimane una grossa incognita. Inoltre i Jazz hanno acquisito i diritti su Tibor Pleiss dai Thunder, ora al Barcelona e una futura scelta al secondo giro nel Draft 2017 dai Pistons. L’impressione è che Utah sia uscita indebolita da questa serie di scambi in prossimità della deadline. Voto 5.5

Minnesota – Le scelta dei Timberwolves ha fatto parlare molto negli ultimi 3 giorni di mercato, ma è evidente che qualcosa bolliva in pentola da tempo, proprio perché si trattava di un ritorno. Quello che è stato il simbolo, senza discussioni, di Minnesota per tanti anni. È tornato KG, The Big Ticket. Kevin Garnett torna nella città che l’ha consacrato come campione di primissimo livello agli occhi del mondo, e in cambio a Brooklyn finisce Thaddeus Young, arrivato in estate ai T’wolves. Difficile classificare come positivo o negativo il ritorno di Garnett, nonostante a livello mediatico non si può pensare ad una mossa sbagliata. È anche complesso capire quale impatto avrà sul gioco l’ingresso di KG nel roster e, soprattutto, nel clima dello spogliatoio. Un giocatore di grande esperienza potrebbe servire come l’ossigeno ad un gruppo giovane ed ambizioso, con risultati fino ad ora deludenti, ma non è automatico dedurre che si tratta del veterano giusto. Voto 6.5

Denver: scelte strategiche per gli attivissimi Nuggets, altra squadra protagonista in questo ultimo periodo. Come detto poco sopra, Afflalo si è trasferito nell’Oregon insieme ad Alonzo Gee, mentre JaVale McGee è finito a Philadelphia. Troppo spesso oggetto non identificato a Denver, troppo spesso infortunato, troppo poco incisivo e contrattone importante. Will Barton, Victor Claver e Thomas Robinson sono arrivati da Portland, i primi due con contratto in scadenza e il terzo con l’opzione anche per il prossimo anno. Quale utilizzo avranno in Colorado è ancora da definire, ma quasi sicuramente Claver e Robinson sfrutteranno il buyout. L’attenzione è sicuramente su coloro che hanno lasciato i Nuggets, soprattutto su Afflalo da un lato e McGee dall’altro, dato che il rumore causato dalle partenze non è nemmeno paragonabile a quello generato dagli arrivi. Inoltre, Denver ha acquisito i diritti su Cenk Akyol dai Sixers. Voto 5

 

PACIFIC DIVISION

Los Angeles ClippersS.V.

Golden State – una sola operazione di mercato, se così può definirsi, ha caratterizzato questo ultimo periodo dei Warriors. Firmato fino alla fine della stagione James McAdoo, il cui padre è cugino di secondo grado dell’Hall of Famer Bob, ottiene così un posto fisso ad Oakland dopo aver firmato due contratti da 10 giorni a gennaio e ad inizio febbraio. Il prodotto di North Carolina ha giocato solo 4 partite fino ad ora in maglia Warriors e ha fatto diverse apparizioni in NBDL con risultati più che buoni. Per il resto, il roster dei detentori del primato ad ovest risulta già molto competitivo, quindi non hanno ritenuto necessario muoversi per rinforzarsi ulteriormente. Voto 6.

Phoenix – movimenti su movimenti, ecco qui un’altra protagonista di questa sessione di mercato. Rivoluzionato il reparto guardie, con la partenza di Goran Dragic (e fratello Zoran…) e Isaiah Thomas, rispettivamente a Miami e Boston. Inoltre hanno lasciato l’Arizona anche Tyler Ennis, scelta numero 18 dell’ultimo draft, e Miles Plumlee, entrambi sbarcati ai Bucks. Per quanto riguarda i movimenti in entrata, ottimo il colpo Brandon Knight, dai Milwaukee Bucks, mentre da Miami arriva Danny Granger. Coinvolto nella trade anche Marcus Thornton da Boston, che vestirà la maglia dei Suns almeno fino al termine della stagione. Giunti a Phoenix, ma che molto probabilmente verranno tagliati, John Salmons da New Orleans e Kendall Marshall da Milwaukee. Il caso Suns è estremamente interessante, sia perché la corsa all’ottavo posto è molto aperta, sia perché questi nuovi innesti potrebbero realmente dare una nuova faccia alla squadra dell’Arizona. Voto 7

Los Angeles LakersS.V.

Sacramento – I Kings hanno operato uno scambio con i Washington Wizards, ottenendo Andre Miller dalla Capitale e lasciando partire Ramon Sessions per raggiungere Wall e compagni. Miller è in scadenza, mentre Sessions ha ancora un anno di contratto. Il 20 febbraio, i Kings hanno messo sotto contratto David Stockton, figlio di John, con un contratto di 10 giorni per capire se il prodotto di Gonzaga sarà all’altezza della NBA o se la lega di sviluppo dovrà rimanere il suo ambiente ancora per un po’ di tempo. Voto 6

 

SOUTHWEST DIVISION

Dallas – nessuno scambio, ma un arrivo che potrebbe fare la differenza da qui alla fine della stagione, post-season compresa. Ufficializzato il buyout con i Knicks, Amar’e Stoudemire ha subito firmato con i Mavs per il minimo salariale riservato ai giocatori della sua esperienza, ovvero poco più di 485k dollari. Se dovesse trovare il giusto spazio e la giusta incidenza nel gioco di coach Carlisle, allora la mossa della franchigia di Mark Cuban sarebbe senza dubbio vincente. Bella sfida, chi vivrà vedrà. Voto 7

San Antonio – le uniche mosse non riguardano scambi, ma semplicemente la firma di Reggie Williams fino al termine della stagione, dopo aver nell’ultimo mese sposato la causa Spurs con due contratti da 10 giorni ciascuno. S.V.

Houston – negli ultimi giorni si ipotizzava un ritorno in maglia Rockets per Goran Dragic, come nella stagione 2011/2012, ma è sfumata in attesa di rivedere il tutto in estate. Sono stati messi in piedi dunque due scambi, con Philadelphia 76ers e New York Knicks: è stato ceduto Shved, in scadenza, a NY in cambio di Pablo Prigioni (ancora un anno di contratto per lui), mentre a Philadelphia è finito Canaan e una scelta al secondo giro di Denver al draft 2015 in cambio di K.J. McDaniels. Scelte non di certo azzardate e ben ponderate, che consentirebbero ai Rockets di fare l’ennesimo passo in avanti per confermarsi squadra temibilissima, soprattutto in post-season. Voto 6.5

New Orleans – restyling anche per i Pelicans, che in realtà non andrà a modificare più di tanto gli assetti del roster. È partito John Salmons in direzione Phoenix (che verrà tagliato), mentre in entrata si sono visti diversi volti nuovi: da OKC acquisiti i diritti di Latavious Williams (ora a Bilbao) e Ish Smith (tagliato subito) , da Miami sono arrivati Shawne Williams (che sfrutterà molto probabilmente il buyout) e Justin Hamilton, ma soprattutto Norris Cole, ovvero l’unico in questa grande trade che avrà un ruolo vero ai Pelicans. Come detto prima, equilibri poco modificati all’apparenza. Voto 6

MemphisS.V.