Le franchigie hanno praticamente completato i loro roster, le firme dei free agent e gli scambi estivi hanno ormai definito la quasi totalità dello scenario della prossima stagione. Per questo, è giunto il momento su DailyBasket di riepilogare quanto accaduto e dare i nostri voti al mercato – che non necessariamente coincide col valore assoluto – delle 30 squadre NBA, per capire chi si è mosso meglio e chi ha destato le maggiori perplessità. Cominciamo dall’Atlantic Division:

Kevin Garnett

Boston Celtics
Sembravano sul punto di rifondare, invece sono usciti rafforzati da quest’estate. E’ stato rifirmato con un triennale a cifre più basse Kevin Garnett, che da centro è stato un elemento fondamentale degli ultimi playoffs formando una coppia interessante con Brandon Bass, anche lui trattenuto per altre tre stagioni (19.4 milioni). La sola presenza di KG, che andrà gestito, renderà più competitivo l’intero roster. Non ci sarà più Ray Allen, che ha rinunciato a parecchi soldi per provare a vincere con Miami, ma è stato sostituito con Courtney Lee e Jason Terry (tre anni a 15.7 milioni usando la “mid-level exception”: questo impone un “hard cap” a 74.3 milioni), che si aggiungono al confermato – ma inizialmente infortunato – Avery Bradley. Torna dopo un anno e l’operazione al cuore Jeff Green (quadriennale da 36 milioni), che se starà bene può rendere la panchina, insieme anche alla prima scelta Jared Sullinger (e ai veterani al minimo salariale, Dooling, Wilcox e Collins), produttiva come raramente era stata nelle ultime stagioni. Voto 7

Brook Lopez

Brooklyn Nets
Prokhorov ha sfruttato l’occasione del passaggio a Brooklyn per cominciare a lasciare il proprio segno sul mercato NBA. Personaggio ambizioso, che sicuramente farà parlare di sé anche durante la stagione, il magnate russo ha confermato di non aver paura a spendere (al momento circa 11 milioni di luxury tax da pagare). Fallito l’assalto a Dwight Howard, è stato confermato a 40 milioni in 4 anni Gerald Wallace, ma soprattutto si è riusciti a trattenere Deron Williams (quasi 100 milioni in 5 stagioni) che pareva poter andare a braccetto con “Superman” ma invece farà coppia con Joe Johnson in uno dei backcourt più forti della lega. Per arrivare all’ex-Atlanta, è stato sacrificato un gruppo di gregari con contratti in scadenza. Conferme pluriennali per i lunghi titolari Humphries e Lopez, la panchina è stata inevitabilmente riempita da veterani al minimo salariale (Watson, Stackhouse, Evans e la conferma di Bogans) e da rookie (Taylor e Shengeila). Interessante l’investimento su Teletovic (mini Mid-Level Exception, 9.3 milioni in 3 anni), da cui dipende la profondità del settore lunghi. Voto 8

Jason Kidd e Marcus Camby

New York Knicks
Molto attivi per aggiungere esperienza al roster, i Knicks hanno reinserito nel motore – acquisendoli via trade – Raymond Felton (4 anni a 15 milioni), che sarà la point-guard titolare, e Marcus Camby (3 anni a 13.2 milioni) che invece sarà il centro di riserva. In più è arrivato Jason Kidd, che ha accettato la mini MLE per non intasare il monte salari, ed è un lusso come cambio in regia. Anche se ha 39 anni. Trattenuti i free agent JR Smith (affiancato dal fratello Chris che ha un contratto non garantito) e Steve Novak, la panchina sarà allungata dalla point-guard argentina Pablo Prigioni e dall’ex Sassari e Pesaro James White, oltre ad un buon elemento da rotazione come Ronnie Brewer, firmato al minimo salariale per sostituire Landry Fields e non oscurare Iman Shumpert. E’ andato via Jeremy Lin, per cui l’offerta dei Rockets è stata ritenuta eccessiva da pareggiare. Non ci sono più eccezioni da usare, ma al momento oltre 5 milioni di luxury tax da pagare. Eppure un big man in più non guasterebbe: interessa Sean Williams. Voto 6,5

Andrew Bynum

Philadelphia 76ers
Sono entrati nella trade per Howard come comprimari e ne sono usciti portandosi a casa addirittura Andrew Bynum, a detta di molti probabilmente il secondo miglior centro della lega, proprio dietro a “Superman”. Un rischio firmarlo senza la garanzia che estenderà il contratto in scadenza tra 12 mesi, ma le possibilità di convincerlo sono buone. Da lui dipende una parte importante del futuro, di cui non farà parte Andre Iguodala, ceduto – dopo tante voci mai andate in porto da diverso tempo fino a quest’estate – a Denver. E’ l’occasione per far esplodere definitivamente Evan Turner, che dovrà anche compensare la pesante partenza di Lou Williams per Atlanta. Per questo saranno utili anche il tiro di Dorell Wright e il talento offensivo di Nick Young, entrambi vincolati per un solo anno. Amnistiato Brand, sotto canestro sono stati confermati (contratti biennali) sia Hawes (13 milioni) che Lavoy Allen (6 milioni), ed è arrivato il deludente Kwame Brown (1+1 a 5.8 milioni). Subito sacrificato Harkless, l’affare-Howard porta in “dono” anche il contratto di Jason Richardson (18.7 milioni rimasti fino al 2015, con player option sull’ultima stagione). Rotazione non lunghissima, ma il cap è superato, si eviterà in ogni modo di sforare il temuto limite della luxury tax, anche perché si vuole essere protagonisti nell’estate 2013. Voto 7

Kyle Lowry

Toronto Raptors
Mercato abbastanza importante per i Raptors, che sono andati un paio di milioni sopra al salary cap. Si sono portati a casa Valanciunas, quinta scelta assoluta nel 2011, che sarà circondato da grandi aspettative da moderare in virtù dell’inesperienza del ragazzo, il cui potenziale è comunque fuori discussione. Nell’immediato, saranno più utili alla causa Kyle Lowry, acquisito via trade da Houston, e Landry Fields, firmato con un triennale (eccessivo?) da 19 milioni che ha spaventato i Knicks. Trattenuto Aaron Gray per due stagioni a quasi 6 milioni, mentre l’arrivo di John Lucas – ingaggiato al minimo salariale – dovrebbe mettere sul mercato Calderon, che può attirare estimatori anche in virtù del contratto – da oltre 10 milioni – in scadenza. Il monte salari consente ora di firmare solo veterani al minimo, oppure di effettuare scambi per cui non sembrano però esserci molte pedine “spostabili”. Attesa per il risveglio di DeRozan e speranza per una stagione senza infortuni di Andrea Bargnani. Voto 6,5