Doc Rivers (David Sherman/NBAE/Getty Images)

Doc Rivers (David Sherman/NBAE/Getty Images)

Mettendo la parola fine a settimane di trattative, con continui tira e molla, avanzamenti e rallentamenti in modalità anche un po’ anomale, Clippers e Celtics si sono accordate per il passaggio in California di coach Doc Rivers. Decisiva, per sbloccare una situazione che sembrava essere entrata in un definitivo stallo, la decisione dei Clippers di spedire in cambio a Boston la loro prima scelta 2015. Il coach campione con i biancoverdi nel 2008 ha accettato un contratto triennale da 21 milioni.

Per il completamento e l’ufficializzazione dell’affare manca solo l’approvazione della lega, che in genere non vede di buon occhio le trade che coinvolgono gli allenatori, ma non sembra che possano esserci sorprese in questo caso. Difficilmente però potranno seguire scambi che permettano a Rivers di riunirsi con Garnett, come si era vociferato nei giorni passati, perché la NBA non dovrebbe consentire un movimento che avrebbe per molti aspetti le sembianze di un’estensione dell’affare che ha coinvolto il coach. E per KG si prospetta dunque un anno ancora a Boston prima di una possibile chiusura nel Minnesota, riunendosi con Flip Saunders.

L’interesse dei Clippers sembra calato anche nei confronti di Paul Pierce, che i Celtics possono tagliare entro il 30 giugno risparmiando 10 dei 15 milioni previsti dal suo ultimo anno di contratto, e per il quale sono stati contattati recentemente soprattutto da Denver e Cleveland.

Rivers dunque andrà a Los Angeles senza i due “corazzieri” di fiducia, ma dovrebbe portare da Boston gli assistenti Tyronn Lue e Kevin Eastman. Ovviamente la sua decisione è nata facendo affidamento sulle buone possibilità di ritrovare Chris Paul, che ha spinto per il suo arrivo e, pur non essendosi impegnato formalmente, è atteso dopo l’1 luglio a siglare la continuazione della sua esperienza in maglia Clippers.