Dwight Howard

Dwight Howard

Dwight Howard lascia i Lakers dopo un solo anno tutt’altro che indimenticabile ed accetta la corte degli Houston Rockets. I texani si sono dunque aggiudicati il principale free agent, insieme a Chris Paul, di questa offseason, vincendo la concorrenza di Mavericks, Hawks, Warriors oltre ovviamente agli stessi gialloviola, a cui non è bastata la possibilità di offrire più soldi delle concorrenti per riuscire a trattenerlo.

La notizia è stata riportata per primo da Sam Amick di Usa Today, che ha parlato di una fonte ben informata, ma che si è espressa in condizione di anonimato, dato che manca l’annuncio ufficiale. L’agente del giocatore, Dan Fegan, ha spiegato che “una decisione finale ancora non è stata presa”, cercando di frenare le voci e i commenti che hanno preso a viaggiare come un fiume in piena in tutto il mondo. Ma onestamente pare proprio tardi. La notizia è venuta fuori, anche se verosimilmente non come avevano sperato.

La cena all’Hotel Bel-Air di Los Angeles ha dunque portato bene ai Rockets, che si sono rivelati a giudizio di DH12 i più adatti ad abbinare le chance di titolo (o più titoli, nella migliore delle ipotesi) con la sua voglia di ricoprire un ruolo centrale – che ai Lakers avrebbe dovuto condividere con troppe persone, molte in grado di “oscurarlo” – non solo in campo ma anche nelle scelte e nella progettazione delle prossime mosse della franchigia.

L’ufficialità ancora non c’è, perché l’accordo di Howard al massimo salariale da 88 milioni in 4 stagioni deve ancora essere definito nella sua completezza. Ma in ogni caso la firma non potrebbe, come da regolamento, arrivare prima del 10 luglio. Già circolano voci relative all’interessamento dei Rockets pure per Josh Smith, con gli Hawks disponibili ad ascoltare proposte di sign-and-trade, che potrebbero anche coinvolgere un Omer Asik che non ha perso tempo a far sapere di volersene andare da Houston, per non finire a fare il cambio né a giocare vicino al nuovo numero 12 a disposizione di Kevin McHale.