Josh Smith

Josh Smith

Ha trovato la propria sistemazione un altro dei pezzi più pregiati sul mercato dei free agent: si tratta di Josh Smith, in partenza dalla nativa Atlanta, che lo aveva scelto in uscita dall’high school nel 2004 e con cui ha disputato tutti i suoi nove campionati nella lega, accordatosi con i Detroit Pistons. Per lui è in arrivo un quadriennale da 54 milioni.

Joe Dumars è riuscito a convincerlo a trasferirsi nel Michigan, dove sono chiare le intenzioni di interrompere subito la serie di stagioni negative (playoffs mancati per 4 anni di fila), agli ordini del neo-coach Maurice Cheeks, che dovrebbe puntare su Smith, una delle ali più versatili in assoluto, in una frontline con Greg Monroe e il secondo anno Andre Drummond, che da rookie ha già mostrato lampi di assoluto livello. Nel backcourt dovrebbero invece giostrare Brandon Knight e il rookie Kentavious Caldwell-Pope, ottava scelta assoluta all’ultimo draft, per un livello di talento nel quintetto complessivamente accresciuto rispetto a quello dell’ultimo anonimo campionato.

Cleveland invece si è assicurata le prestazioni di Jarrett Jack, 29 anni, reduce da una grande stagione ai Warriors, con un contratto di quattro anni a 25 milioni di dollari. Un investimento importante, che potrebbe anche rivelarsi eccessivo nel ruolo già coperto da Kyrie Irving, ma destinato ad un giocatore di esperienza, che ha acquisito grande fiducia nei propri mezzi durante l’ultimo paio di campionati e, potendo giostrare in entrambi i ruoli del backcourt, coprirà le spalle al Rookie dell’Anno 2012 – specie in caso di nuovi infortuni – e farà da mentore ad un Dion Waiters che deve ancora crescere. Dopo l’arrivo di Earl Clark, questa non sembra l’ultima mossa dei Cavs, intenzionati ad aggiungere anche un centro al loro roster.

Houston, dopo l’affare-Howard, è ora impegnata a completare la squadra e per farlo ha scelto intanto di firmare per due anni a 2.6 milioni l’israeliano Omri Casspi, in partenza proprio da Cleveland, e trattenere con analogo contratto Francisco Garcia, arrivato nel corso dell’ultima stagione da Sacramento. I Kings invece hanno centrato un colpo importante con l’arrivo da Golden State di Carl Landry, per un quadriennale da 27 milioni, uno dei lunghi più efficaci in uscita dalla panchina dell’intera lega nell’ultimo campionato. Milwaukee ha trovato il proprio nuovo centro in Zaza Pachulia (3 anni, 15.6 milioni), che andrà verosimilmente a fare il cambio dell’emergente Larry Sanders e ritrova Larry Drew, suo coach già ad Atlanta.

Shaun Livingston, tornato sulla mappa NBA dopo il campionato con Cleveland, si è accordato per un annuale al minimo salariale da 1.2 milioni con Brooklyn e sarà dunque lui il cambio di Deron Williams nella nuova squadra diretta per la prima volta dalla panchina da Jason Kidd. San Antonio firmerà con un biennale Jeff Pendergraph, visto pochissimo ad Indiana nella stagione appena conclusa e per la verità anche in quelle precedenti: sarà un corpo in più da mettere, all’occorrenza, nella rotazione dei lunghi per dare fisicità, soprattutto in regular season quando, ancora una volta, i minuti di Duncan saranno limitati e tenuti sotto stretta osservazione.

Devin Harris torna a Dallas, con cui aveva già disputato le prime 4 stagioni nella NBA, con un triennale da 9 milioni e completa con Calderon la coppia di registi che armeranno la mano di Nowitzki, probabilmente non entusiasta del livello dei rinforzi che stanno arrivando, dopo aver sognato di portare Howard ai Mavs. L’ex point-guard titolare di Dallas, Darren Collison, negativo nella stagione agli ordini di coach Carlisle, sarà invece il sostituto di Bledsoe ai Clippers: per lui un biennale da circa 4 milioni per fare il backup di Chris Paul, esperienza già vissuta a New Orleans da rookie, in una stagione che ne aumentò molto la considerazione in giro per la NBA. Molto attivi nelle ultime ore anche i Blazers, che hanno rilasciato Pavlovic, il cui contratto non era garantito, e preso Earl Watson in regia (1.4 milioni per un anno) e Dorell Wright (6 milioni in 2 anni), nell’ultimo campionato a Philadelphia.