JR Smith e Mike Woodson (Jerome Miron-US PRESSWIRE)

JR Smith e Mike Woodson (Jerome Miron-US PRESSWIRE)

Con un cammino colorato da 18.1 punti di media (42.2% su azione, 35.6% da 3) in 80 partite, partendo sempre dalla panchina ma giocando 33.5 minuti, J.R. Smith si è aggiudicato il premio di “Sixth Man of the Year”. La sua pericolosità offensiva è stata determinante soprattutto quando la squadra guidata da Mike Woodson ha dovuto fare i conti con gli infortuni, che hanno colpito Carmelo Anthony, ma soprattutto letteralmente decimato il frontcourt. Ma il numero 8, secondo miglior realizzatore della stagione dei Knicks, accompagnati a vincere il primo titolo dell’Atlantic Division dal 1994, si è subito fatto sentire anche nella prima partita dei playoffs contro Boston. Precede, con 484 punti nella speciale classifica, Jamal Crawford, secondo con 352, terzo posto invece per Jarrett Jack.

Un grande affare per i Knicks anche in termini di rapporto qualità-prezzo, visto che quest’anno ha guadagnato “solo” 2.8 milioni. Ma una situazione che difficilmente si ripeterà perché il giocatore ha un’opzione per uscire dal biennale e si va verso un’estate non ricchissima di free agent nel ruolo di guardia: lo scenario sembra dunque ideale per fargli guadagnare di più. Ma intanto JR è concentratissimo su questi playoffs e su una squadra in cui Woodson ha saputo cucirgli addosso un ruolo importante. Il risultato di questa votazione coincide con la scelta effettuata dalla nostra redazione nella pubblicazione dei propri “NBA Season Awards”.