(Foto: zimbio.com)

MIAMI HEAT (11-6): Nove vittorie nelle ultime undici apparizioni hanno regalato a coach Spoelstra la vetta della Division e il quarto posto nella Eastern Conference. Whiteside sta confermando di essere un centro secondo quasi a nessuno in questa lega, e in questo senso va sottolineato il suo dato di 5 o più stoppate in poco meno della metà delle gare giocate. Eppure, si ha la sensazione che questa squadra possa rendere ancora meglio. Goran Dragic sta faticando nelle percentuali al tiro, e non riesce ad essere un fattore decisivo nella metà campo offensiva come ha dimostrato di poter essere a Phoenix. L’intesa con Bosh nel pick n’roll è da perfezionare, Wade tende sempre a tenere troppo la palla per sé, e soprattutto nessuno riesce a seguire lo sloveno nelle transizioni veloci verso il canestro avversario. Nel caso in cui questi nodi venissero al pettine, allora Miami potrà insidiare qualsiasi squadra, almeno ad Est.

 

ORLANDO MAGIC (11-8): In casa Magic si augurano che questo momento non finisca mai. La squadra ha centrato cinque vittorie di fila, che mancavano dal 2012, da quando la squadra era capitanata da coach Van Gundy e Dwight Howard. Nonostante Scott Skiles si ostini a dichiarare che questo picco di rendimento non derivi da nessuna mossa in particolare, la realtà sembrerebbe dimostrare il contrario. Infatti, da quando Victor Oladipo è stato spostato in panchina ed utilizzato nelle vesti di sesto uomo, con l’inserimento in quintetto di Channing Frye (uomo in grado di alzare il tasso di fisicità, esperienza e tiro da tre della squadra), la squadra sembra molto più bilanciata. Evan Fournier ha ora un ruolo più definito, e lo stesso Oladipo, nonostante inizialmente non abbia gradito questo “downgrade”, continua a ricevere lo stesso numero di minuti e le sue cifre sono migliorate. Osserveremo curiosamente se la squadra continuerà a stupire già a partire dal prossimo difficile impegno sul parquet dei Clippers.

  ATLANTA HAWKS (12-9): Nelle ultime due settimane, i favoriti della Southeast Division non sono mai riusciti a vincere due partite consecutive. Dopo ogni successo è arrivato inesorabile un k.o., alcuni dei quali davvero sorprendenti come quello con i Timberwovles. Le istantanee del momento degli Hawks sono l’espulsione di coach Budenholzer nella sfida persa contro i Cavs per essere entrato in contatto con uno dei tre fischietti e il preoccupante crollo nell’ultimo quarto dopo 36 minuti in controllo contro i Raptors alla Philips Arena.(20-39 il parziale). L’unica nota lieta di questo novembre in chiaroscuro è Paul Millsap. L’ex Jazz sta facendo registrare numeri che, se confermati sino al termine della stagione, rappresenterebbero i suoi career-high: 18.6 punti, 9.6 rimbalzi e 3.6 assist a partita.

CHARLOTTE HORNETS (10-8): Il bilancio provvisorio è positivo anche in casa Hornets, visto che sono arrivate cinque vittorie nelle ultime sette partite giocate. Batum e compagni si sono arresi solo al cospetto delle due squadre protagoniste delle ultime Finals: Cleveland e Golden State. Coach Clifford è stato premiato per il buon momento della squadra con un rinnovo pluriennale (per una scelta della franchigia i termini non sono stati pubblicati). Kemba Walker sta fornendo una serie di prestazioni convincenti e sta acquisendo una maturità ed una continuità davvero interessante. I problemi, però, potrebbero arrivare a causa dell’infortunio di Al Jefferson, che mancherà fino al 20 dicembre circa. Zeller, Kaminsky e Hawes proveranno a non far rimpiangere il centrone ex Utah, che con la sua sola presenza in pitturato creava benefici ai tiratori della squadra.

 

WASHINGTON WIZARDS (7-9): L’unica squadra della Division al di sotto del 50% di vittorie è la squadra della capitale, che ha alzato bandiera bianca in cinque delle ultime sei uscite. La sola gioia recente, del tutto inattesa, è arrivata nella tana di LeBron James, quando coach Wittman, complice gli infortuni di Nenè e Gooden e i problemi di falli di Gortat, ha schierato nel quarto periodo un quintetto formato da quattro piccoli e un solo lungo e ha sfruttato la serata di grazia di John Wall (35 punti, season high). Per andare a rinforzare il reparto lunghi la società ha deciso di tagliare il veterano Martell Webster per far spazio all’ex Memphis Ryan Hollins con un contratto che diventerà garantito se il giocatore resta a Washington fino al 10 gennaio. Oltre i limiti palesati a creare tiri di qualità a difesa avversaria schierata, i Wizards sono stati anche poco fortunati, come dimostra il video sottostante del buzzer beater di Joseph che ha regalato la vittoria ai Raptors.