untitledMIAMI HEAT (32W-25L) – Senza Chris Bosh, sofferente a causa di un coagulo di sangue al polpaccio che non consente neppure una stima su una possibile data di ritorno, e con Dwyane Wade non sempre schierabile, gli Heat stanno trovando importanti conferme dagli altri elementi del roster, trovando tre vittorie consecutive prima di arrendersi ai fenomenali Warriors. Il quarto posto ad Est, se confermato fino alla fine della Regular Season, regalerebbe un prezioso fattore campo nel primo turno dei Playoff. Dragic, Deng e Whiteside (che ultimamente sta uscendo dalla panchina) si cercano e si trovano in campo, e il rookie Josh Richardson non sta facendo rimpiangere Beno Udrih, che non sarà disponibile per tutta la stagione. La sconfitta contro i campioni in carica ha comunque messo in evidenza  diversi aspetti positivi del momento degli Heat, con un Wade particolarmente gasato dai riflettori e tanta voglia di combattere contro i più forti. Miami è una delle squadre che più insistentemente provano a convincere Joe Johnson (in uscita da Brooklyn) per puntellare il roster.

ATLANTA HAWKS (31W-27L) – Un anno fa gli Hawks erano i leader della Eastern Conference. La squadra in questo 2015/2016 ha già perso sei partite in più rispetto alla scorsa stagione, ed ha dovuto alzare bandiera bianca in cinque delle ultime sei, scivolando al settimo posto. Nonostante ciò, la squadra è viva, come dimostra la rimonta da -23 contro i Warriors, che poi si sono imposti solo grazie alla classe superiore degli Splash Brothers. Al Horford sta tornando ad essere il centro dominante che abbiamo a lungo apprezzato e la squadra non è stata trasformata e rinnovata dal mercato (solo movimenti marginali con la cessione di MAck e l’innesto di Hinrich).Insomma, le possibilità di migliorare il piazzamento ci sono tutte.

CHARLOTTE HORNETS (29W-27L) – Memorabile il mese di febbraio degli Hornets, con un bilancio che recita sette vittorie e due sconfitte. Quella che sarebbe stata la sesta vittoria consecutiva è svanita contro i Cavs a causa di qualche palla persa di troppo nel finale. Fondamentale per coach Clifford è stata la maturazione di Kemba Walker, autentico uomo chiave di una squadra nella quale tutti, dal rookie Kaminsky al veterano Jefferson, stanno rendendo secondo le aspettative. Una nota dolente è il nuovo problema che ha costretto Kidd-Gilchrist a fermarsi nuovamente per tutta la stagione, dopo il rientro dello scorso gennaio. Charlotte ha aggiunto al roster Jorge Gutierrez come terzo playmaker.

WASHINGTON WIZARDS (26W-30L) – Buon periodo in casa Wizards: sono arrivate, infatti tre vittorie nelle ultime cinque e le due sconfitte sono state particolari, visto che la prima è arrivata alla terza partita in altrettanti giorni e la seconda in volata contro i Bulls dopo aver avuto numerose occasioni sciupate. Le buone notizie non si esauriscono qui, infatti sono stati ingaggiati J.J.Hickson e Markieff Morris per rinforzare il reparto lunghi ed è tornato sul parquet dopo nove mesi dall’intervento alla caviglia Alan Anderson, che porterà esperienza, difesa sul perimetro e tiro da tre. Le chances di ottenere un biglietto per i Playoff non sono molte, visto il decimo posto attuale, ma non saremo sorpresi se la franchigia della capitale riuscisse a piazzare un colpo di coda.

ORLANDO MAGIC (25W-31L) – Prosegue il percorso di crescita dei giovani e talentuosi Magic, che difficilmente vedremo impegnati nella postseason, ma che sono una squadra dal futuro roseo vista la giovane età delle principali bocche da fuoco. Aaron Gordon è tornato dall’All Star Game in fiducia totale, tira con maggiore convinzione e precisione e ci regala giocate incredibili come quella contro i Warriors quando è andato a schiacciare saltando dalla linea del tiro libero. Oladipo, Fournier e Payton sono giocatori moderni, in grado di essere determinanti in entrambe le metà campo. Bisogna lasciar lavorare coach Skiles e seguire l’evoluzione di questo prospetto di grande squadra.