Twitter786839eATLANTA HAWKS (23W-16L): Dopo un ottimo dicembre, gli Hawks hanno ricominciato ad alternare prestazioni convincenti, come la vittoria contro i Bulls, con Al Horford sugli scudi (33 punti, 15/21 dal campo, 10 rimbalzi, 6 assist, 4 stoppate), a prove a dir poco opache come il -23 patito in quel di Charlotte. La corsa per il secondo posto nella Eastern Conference è apertissima ed gli Hawks, attualmente quarti, non hanno alcuna intenzione di tirare i remi in barca. Kent Bazemore sta dimostrando sempre più di essere all’altezza del suo predecessore Carroll, apportando un contributo tout court (tiro da tre, rimbalzi, palle rubate…) sempre considerevole. Kyle Corver, invece, deve al più presto tornare ad essere il cecchino ammirato la scorsa stagione, in cui la squadra ha raggiunto il numero, non ripetibile quest’anno, di 60 vittorie in regular season.

MIAMI HEAT (22W-17L): Quando Goran Dragic (12.3 ppg e 5 apg), che sarà costretto a stare fermo ai box una settimana per un guaio muscolare al polpaccio sinistro, e Hassan Whiteside sono in serata, gli Heat possono battere (quasi) chiunque. Il problema è che la stessa squadra che si impone dopo un tempo supplementare con caparbietà e talento sui Pacers, due sere dopo è arrendevole in casa con i Knicks. La serie di sconfitte consecutive è arrivata a quota tre, e va interrotta il prima possibile. Un buon posizionamento finale sarà più decisivo rispetto a quanto potrà esserlo per altre franchigie, perché Miami, con qualche aggiustamento, appare l’unica in grado di mettere in difficoltà Cleveland in una serie di Playoff.

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                                   N.Vucevic

ORLANDO MAGIC (20W-19L): Il 2016 è cominciato con sei sconfitte in sette apparizioni (tra cui quella in overtime nell’abituale incursione londinese della NBA patita per mano dei Raptors), il che ha spinto coach Skiles a tornare sui propri passi e a rilanciare in quintetto Victor Oladipo, che nelle cinque partite nello starting five sta viaggiando a 20.4 ppg, 6 rpg, 4.2 ast e tirando il 66.6% da tre. Per continuare a cullare il sogno della postseason, la parola chiave all’interno della squadre deve essere “intensità“: è necessario innalzare il livello della difesa e andare con più convinzione nel pitturato avversario, il solo Vucevic non è sufficiente. I Magic sono ultimi nella lega per tiri liberi tentati, con 17.9 a partita. Visto che il calendario riserverà ad Oladipo e compagni un febbraio e marzo molto in salita, le prossime sfide sulla carta abbordabili contro Hawks, Sixers, Hornets, Grizzlies, Bucks e Celtics assumono una importanza doppia.

WASHINGTON WIZARDS (18W-19L): Siamo giunti praticamente a metà di una stagione che sta scivolando via in maniera troppo piatta in casa Wizards, con un record sotto al 50% di vittorie per una squadra che aveva e avrebbe le possibilità di essere un team di punta della Eastern Conference. Dopo le tre sconfitte consecutive contro Heat, Cavs e Raptors, sono arrivate altrettante vittorie che fanno ben sperare i tifosi della franchigia della capitale. Quella sul parquet dei Bulls ha inestimabile valore perchè è arrivata grazie alle magie del Player of the month della Eastern Conference, Wall, e mandando sette giocatori in doppia cifra, nonostante le defezioni di Beal e Gortat. Proprio Beal, poi, è rientrato nella convincente prova contro i Bucks dopo 16 partite di assenza. La squadra mostra sprazzi di ottima pallacanestro da entrambi i lati, e parte con i favori del pronostico nella “sfida a quattro” che si sta delineando per l’ottava posizione.

 

 

CHARLOTTE HORNETS (18W-20L): Dopo la disastrosa trasferta ad ovest, con i k.o. patiti contro Warriors, Suns, Clippers e Nuggets, gli Hornets sono tornati ad assaporare il successo, il primo di questo 2016, in casa contro gli Hawks, grazie al solito Kemba Walkers. Jefferson continua a mancare terribilmente a questa squadra, nonostante Zeller metta tutta la sua energia ed è risultato uno dei migliori proprio nella sfida contro Atlante. L’idea sulla quale sta lavorando coach Clifford da qualche settimana è quella di aumentare considerevolmente il gioco perimetrale e il numero di tentativi da tre punti (quasi il 35% dei tentativi dal campo arrivano da dietro l’arco in questa stagione, contro il 22,6% della scorsa). Lin e Walker, penetrando nel cuore delle difese avversarie creano occasioni sugli scarichi per Batum e P.J.Hairston, e non disdegnano loro stessi qualche tentativo dalla lunga distanza. Per restare in corsa per un biglietto per la postseason sarà necessario, quindi, il ritorno di “Big Al” ed un piccolo ma significativo aumento nella precisione balistica (attualmente 34,6%, pienamente nella media della lega).