Kaya Peker e Jared Sullinger (foto yahoo.com)

A cinque anni di distanza i Boston Celtics tornano in Europa nel corso della Preseason, nella speranza che il pellegrinaggio nel Vecchio Continente possa di nuovo essere il prologo di una stagione trionfale, proprio come nel 2007-2008. Dopo pochi mesi dalle Final Four di Eurolega, Istanbul torna invece ad ospitare un altro straordinario evento cestistico, fornendo l’ennesima riprova di come la Turchia stia diventando rapidamente l’epicentro del grande basket continentale.

Doc Rivers lancia in quintetto Rondo, che si appresta a cominciare una stagione cruciale per la propria carriera, e l’ex Rockets Courtney Lee, oltre a Pierce, Bass e Garnett. Pianigiani risponde con McCalebb, Sato, Karaman e Savas affianco a capitan Onan. La terna arbitrale è un mix tra Europa e Stati Uniti, così come le regole: i periodi durano dodici minuti, la distanza del tiro da tre punti è quella NBA, ma non vengono sanzionati i tre secondi difensivi.

L’avvio è favorevole ai padroni di casa, che sfruttano una difesa oltremodo soft degli imballati Celtics e raggiungono il primo vantaggio degno di nota sul 18-8, grazie ad una tripla di Onan e la prima bella giocata di Andersen. Pierce e compagni escono bene dal successivo time-out e si riportano a contatto con un canestro e fallo di Jeff Green, il cui rientro dopo un anno di stop per l’operazione all’aorta fa davvero piacere, e il neo acquisto Terry (22-20). Il periodo si chiude con l’unica tripla della serata di Rondo, che consente agli ospiti di rimettere il naso avanti (26-27).

Un Sato particolarmente motivato e già in ottima forma continua a perforare la retina avversaria. Nei primi minuti della seconda frazione va in scena il festival del tiro da tre punti: Bogdanovic spara due triple nel giro di pochissimi secondi, subito imitato da Lee, Sato e Terry. Le seconde linee dei Celtics fanno molta fatica a costruire tiri puliti e ad arginare l’armonioso attacco della truppa di Pianigiani che arriva all’intervallo con un vantaggio in doppia cifra (55-45).

Jeff Green vola a schiacciare -foto yahoo.com-

McCalebb in ben tre circostanze permette ai suoi di raggiungere il massimo vantaggio, +12, e i padroni di casa falliscono un paio di tiri aperti che avrebbero potuto uccidere la partita già nei primi minuti del terzo quarto. Il rookie Sullinger, invece, si fa sempre trovare pronto sulle geniali illuminazioni di Rondo, e, non solo evita che gli avversari prendano il largo, ma riesce anche a ridurre il gap (74-66). Dopo due entrate al capolinea di Rondo in rapida sequenza, Bogdanovic infila una preziosa tripla dall’angolo, nel momento di maggiore difficoltà dei turchi.

Coach Rivers preferisce tenere i suoi pezzi pregiati in panchina per tutto il quarto periodo. McCalebb ringrazia, e dimostra a tutti che lui in NBA non sfigurerebbe davvero, con una serie di giocate da leccarsi i baffi. L’unico con il talento e la personalità necessaria per provarci per i verdi è Green , che segna gli ultimi undici punti di Boston e risale sino al -3 (94-91) in prossimità dell’ultimo minuto di gioco. Il sigillo su una vittoria assolutamente meritata dal Fenerbahce lo mette a segno dalla lunga distanza Sato, MVP di serata assieme a McCalebb. I nuovi Celtics devono lavorare molto, su entrambe le metà campo: proveranno a centrare la prima affermazione stagionale a Milano contro l’Olimpia.

Fenerbahce Ulker : R.Sato 24, B.McCalebb 21, B.Bogdanovic 11. Reb (42): I.Karaman e R.Sato 7. Ast (17): B.McCalebb 5

Boston Celtics: J.Green e J.Sullinger 16, R.Rondo 13. Reb (45): J.Sullinger 8. Ast (17): R.Rondo 9