San Antonio Spurs@Miami Heat 107-86
I San Antonio Spurs espugnano per la seconda volta la Triple A Arena e ottengono il terzo punto nella serie finale contro i Miami Heat. Tim Duncan e compagni avranno la possibilità di vincere il titolo domenica davanti ai tifosi di casa. Ancora una volta, così come è era successo nella partita praticamente perfetta di martedì, Kawhi Leonard si porta a casa il premio di MVP di serata con una prestazione da 20 punti e 14 rimbalzi. Dall’altra parte, un LeBron non al suo meglio ha cercato di portare a casa il punto del pareggio con 28 punti e 8 rimbalzi.
Gli Spurs partono forte e, dopo aver sbagliato i primi tre tiri dall’arco della partita, aggiustano la mira e piazzano il primo parziale di 13-2 che li porterà ai 9 punti di vantaggio del primo quarto (26-17). San Antonio non rallenta in apertura di secondo quarto e piazza i primi cinque punti della frazione che gli valgono il 55-33 che manda le squadre negli spogliatoi. Miami non sembra avere la lucidità necessaria per rifarsi sotto. Dopo l’eccezionale prestazione al tiro di Gara 3, San Antonio sa bene che oggi dovrà essere la difesa a distruggere le speranze di rimonta nella partita, e nella serie, dei Miami Heat. Gli Spurs, infatti, concedono solo il 35% dal campo agli Heat nella prima metà di gara (12/34). LeBron nel frattempo è costretto a lasciare momentaneamente il campo per una visita agli spogliatoi. Tornato in campo, avrà bisogno dei primi 24 minuti di gara per trovare il primo vero parziale personale della sua partita. In apertura di terzo quarto, segna 10 punti veloci in fila che sembrano dare una scossa ai padroni di casa. Tim Duncan segna un canestro fondamentale che da il via a un parziale di 7-0 che rimette a distanza gli Heat e chiudendo il terzo quarto sul punteggio di 81-57. La partita è ufficiosamente finita e il quarto quarto è per la cronaca che scrive il definitivo punteggio finale di 107-86.
MVP: Ancora una volta, Kawhi Leonard si merita il premio di MVP di serata i suoi 20 punti e 14 rimbalzi sono stati determinanti per la vittoria degli Spurs. Il momento più importante della sua gara è stato probabilmente la schiacciata con cui ha fissato il risultato del secondo quarto sul 55-33. Dopo un tiro sbagliato di un compagno, Leonard è volato sopra tutti, catturando il rimbalzo e schiacciando a canestro. Non crediamo di poter essere smentiti dicendo che Leonard si merita il premio di MVP delle Finals in caso di vittoria Spurs. Certo è che se San Antonio dovesse vincere, difficilmente il premio andrebbe a lui.
LVP: Ci sono voluti 33 minuti di utilizzo a Dwyane Wade per segnare lo stesso numero di punti che LeBron ha segnato in due minuti nel terzo quarto: 10. Questo il bottino di una nottata che Wade non scorderà tanto facilmente.
On Fire: Di Leonard abbiamo già parlato, e di James parliamo qui sotto; sottolineiamo dunque l’ottima prestazione di Tim Duncan che segna l’ennesima doppia-doppia da 10 punti e 11 rimbalzi, e i 19 di Tony Parker.
Losin Effort: LeBron, LeBron e ancora LeBron. Sì, però c’è qualcosa di diverso. Rispetto agli altri anni è chiaro che manca qualcosa. Manca l’energia, la determinazione, la cattiveria, la sicurezza spavalda che ha fatto dei Miami Heat una delle squadre più amate, e anche odiate, dell’intera Lega. I 28 di LeBron sono un’ottima prestazione personale, ma sono anche il frutto di uno sforzo che normalmente avrebbe prodotto un bottino maggiori in termini di punti. Oggi invece, no. Ora si vola a San Antonio, per Gara 5, dove gli Spurs potrebbero vincere il loro quinto anello. Tuttavia, esiste la possibilità che Miami dia il via alla più grande remontada della storia della Lega. Nessuno ha mai recuperato da un 3-1 in una serie finale NBA. Che il Three-peat debba passare proprio da lì?