Un brillante e sicuro Wade da point guard è stata una delle chiavi del successo di Miami.

Miami Heat @ Oklahoma City Thunder 100-96 (serie 1-1)

La prima notizia è che Spoelstra ci ripensa e fa partire Bosh in un inedito quintetto con Battier, al posto di Haslem, che ricomincia da dove aveva lasciato in gara 1, ovvero con una tripla dall’angolo. Sefolosha difende su Wade che si prende cura di Westbrook. Single coverage per Durant su James e polveri bagnate per Oklahoma City fino al pull up jumper dopo 3 minuti del top scorer di regular season.  Miami pare più viva a rimbalzo e Wade è sfavillante nella parte della point guard. Fino alla stoppata siderale di Ibaka su Wade il punteggio resta 9-2 per Miami. James sta con Durant almeno fino al pick&roll ma è l’accoppiamento di Perkins con gli esterni a ribalzo il problema degli Heat. L’attacco di Oklahoma City è farraginoso e il timeout per Brooks sul 13-2 è l’unico modo per fermare la transizione di Miami. Westbrook nel frattempo è 0/5 mentre Wade innesca ancora Battier dall’arco per il 16-2. Dopo 7 minuti scocca l’ora di Harden, ma è James dal post a far segnare il +16. Ed è proprio Harden che rimette linfa nell’attacco siccitoso dei Thunder con una tripla prima del gancetto sagace del “prescelto”. Durant  si macchia del secondo fallo su Wade e si deve accomodare in panchina per Fisher. James decide di fare male in avvicinamento per rispondere prima all’entrata e poi al jumper di Harden per il 25-12. James è solo in campo con 4 cambi: Miller, Cole, Haslem e Jones non aiutano la circolazione. Harden aspetta astutamente Miller sul tiro dal perimetro per il 3/3 dalla lunetta. Ultimo possesso in proprio per James che trova, però, sulla sua rotta Air Congo Ibaka a negargli l’atterraggio a canestro e il quarto si chiude sul 27-15.

Miami la mette sull’aggressività e la cosa funziona: difesa collosa e contropiede per 6 punti in fila interrotti dalla tripla di Fisher per il 33-19. Secondo fallo di James su Harden e panchina anche per il 6 di Miami. Sefolosha si impegna per silenziare Wade e allora si incarica Bosh di tenere i Thunder a -12 prima della reverse di Ibaka che sull’azione dopo, con la terza stoppata illustre, si mette in salotto anche la testa del terzo Big per il 35-25. Ibaka mostra di avere anche il long two in repertorio così come Wade e Durant, nonostante la mano in faccia di Battier: -8 e palla ad Oklahoma City dopo il fallo di discusso di Bosh. Torna James dopo 5 minuti e mezzo e Miami torna a girare in mezza transizione con Battier dai 7,25 a cui rende la pariglia Westbrook sul 42-32. Miami contamina tutte le linee di passaggio di Oklahoma e la tripla di Chalmers sigilla il 51-34 con i Big Three tutti in doppia cifra che combinano per 23 contro i 18 del quintetto dei Thunder; per fortuna dei trepidanti della Chesapeake Arena ci sono i 17 di Harden. I primi 3 punti di Sefolosha e poi la tripla di Harden valgono il -12 con cui si chiude la prima metà (55-43).

In attacco Oklahoma City ricomincia da Durant; Miami insiste su James. In difesa terzo fallo per entrambi all’inizio del terzo quarto. Prima tripla a segno nelle finali per Westbrook mentre dall’altra parte James ovvia agli adeguamenti andando sempre a sinistra. Miami non cambia in difesa e Durant punisce dal gomito: 65-53. Brooks insiste con i due lunghi e la soluzione pare non pagare. Tripla di Durant a cui risponde Battier e Miami non cede nulla del proprio margine di +15. Spoelstra teme i finali di quarto di Wesbrook e chiama timeout: ha ragione perchè Oklahoma city riduce lo svantaggio a una cifra sola. La stoppata di Haslem su Westbrook e  l’8/8 di James riaffossano i Thunder a -13. Oklahoma city tira inopinatamente male dalla lunetta mettendo solo il 71,4% mentre Bosh, che ha già preso 14 rimbalzi, è già in doppia doppia. 78-67 alla fine di un terzo quarto conservativo di James, nonostante abbia già 26 punti.

Smallball per i Thunder e doppio lungo per gli Heat all’inizio di un’ultima frazione complicata e non poco dal quinto fallo di Durant, che per questo non diventa però più remissivo, mettendo una tripla e una schiacciata che spaventa Miami al punto da rendere necessario un timeout sul -8. 7 punti da recuparare in 7 minuti dopo l’1/2 di Wade dalla lunetta. James assiste Bosh per la schiacciata mentre dall’altra parte il pick&roll è interpretato da Durant e Westbrook ed il -5 è servito grazie al gioco da 3 punti di Westbrook ed il distacco si fa quasi di un solo possesso: 87-83. Durant freddissimo neutralizza la tripla fortunosa di Battier (5/7 da 3). Wade e Westbrook rivaleggiano in lampi di classe pura, il primo in arresto e tiro, il secondo e in entrata e col put back: Oklahoma City è a -3 con 1:47 da giocare. Ci pensa James per gli Heat appoggiando al tabellone mentre i Thunder si fanno prendere dalla frenesia e perdono una palla fondamentale con Sefolosha. Il pick&roll Wade-James innesca Bosh per la schiacciata del 98-91 che sembra chiudere la gara ma arriva la tripla pazzesca di Durant sulla persa sanguinosa di Wade per il 98-96 con 12”3 da giocare e palla in mano. I Thunder cercano i 2 punti con Durant ma trovano solo il fallo di Westbrook che sancisce il 100-96 finale.

Miami: L. James 32, D. Wade 24. Reb (40): C. Bosh 15. Ast (13): L. James 5, D. Wade 5.

Oklahoma City: K. Durant 32, R. Westbrook 27, J. Harden 21. Reb (36): R. Westbrook e K. Perkins 8. Ast (14): R. Westbrook 7.

Marco Mantovani