Marco Belinelli  (Isaiah J. Downing-USA TODAY Sports)

Marco Belinelli (Isaiah J. Downing-USA TODAY Sports)

Marco Belinelli

Ultima settimana di regular season e San Antonio Spurs che chiudono la loro cavalcata imponendosi come migliore squadra non solo della Western Conference, ma della intera lega con un record di 62W-20L. Un risultato messo in cassaforte con due importanti prestazioni contro team in lotta per un ingresso alla post-season come Mavericks e Suns affrontati in un complicato back to back. Marco Belinelli continua a trovare tanto spazio nelle rotazioni di Gregg Popovich nonostante stia attraversando un inizio di aprile alquanto altalenante. Nella vittoria all’American Airlines Center Marco resta in campo per 20′ ma continua nel periodo di “slump” al tiro per buona parte della partita, trovando il primo canestro dal campo sul finire del 3°quarto con una tripla importantissima, ripetendosi pochi minuti dopo con un jumper dalla media e assieme ai componenti della legione straniera porta gli Spurs sul +16 per l’allungo decisivo. Nel back to back con Tim Duncan e Manu Ginobili lasciati a riposo e finiti anche sotto di 21 punti, gli uomini di Popovich rimontano nella ripresa sulle ali di un incontenibile Danny Green e anche grazie a due triple fondamentali di un impreciso Marco (1/4 da 2 e 2/7 da 3 alla fine, che aggiornano il conto a 6/25 dal perimetro nelle ultime 7 gare), che dopo un primo tempo anonimo torna sul parquet per gli ultimi 15′ di gioco, sigillando il risultato con 4 liberi importanti nell’ultimo minuto.  Con il primo posto matematicamente garantito nelle due partite seguenti, coach Popovich inizia a lasciare a riposo a rotazione alcuni giocatori acciaccati e a ridurre il minutaggio degli uomini fondamentali. Così contro i Rockets senza Tiago Splitter, Danny Green, Kawhi Leonard Patty Mills, il Beli parte in quintetto come SG al fianco di Tony Parker. L’inizio di Marco (0/4 da 3), come quello degli Spurs non è fenomenale (appena il 25% al tiro e uno 0/8 dall’arco) finendo anche sul -14, ma nell’ultimo quarto con i big three a riposo gli Spurs riescono anche a sorpassare con un 17-4 frutto di ottime giocate collettive e di 7 punti di Marco (incluse due triple mortifere). Non sarà sufficiente per il successo visto l’ultimo sforzo di Harden e un Howard dominante sotto canestro, con lo sweep stagionale dei Rockets contro gli Spurs che diventano così la prima squadra nella storia del gioco con più di 60W e 2 sweep stagionali (Thunder e Rockets). Nell’ultima di regular season Marco viene lasciato a riposo chiudendo così la sua prima e brillante stagione in maglia neroargento con 11.4 punti, il 48.5% dal campo, il 43% dall’arco, 2.8 rimbalzi, 2.2 assist in 25′, tutte cifre più alte in carriera, di buon auspicio per il prosieguo della stagione, già a partire da questo weekend con l’inizio dei playoff.

 

Gigi Datome in azione

Gigi Datome in azione

Luigi Datome

In casa Detroit Pistons la situazione è ben differente, l’ultima settimana di regular season si chiude con 4L in fila con la post-season sfumata per la quinta stagione consecutiva, il tutto nonostante le tante operazioni di mercato durante l’estate passata che hanno portato alle dimissioni di Joe Dumars, GM e presidente esecutivo. Per Gigi Datome si riaprono le porte del campo per brevi spezzoni, a partire dalla trasferta in casa dei Cavs, dove visti anche i 30 punti di vantaggio della squadra dell’Ohio, i titolari Pistons vengono rilegati in panchina per tutto l’ultimo quarto. Datome nei 12′ in campo mette a segno 9 punti con una tripla aperta, un pregevole palleggio arresto e tiro dalla lunga distanza, arpionando anche 4 rimbalzi. Contro i Bulls, con una stagione ormai andata, John Loyer inspiegabilmente tiene una rotazione cortissima, schierando in campo appena 8 giocatori, con Siva, Jerebko e Caldwell-Pope unici cambi per brevi spezzoni. Nella sfida interna contro i Raptors Gigi trova addirittura spazio nel corso del primo tempo, anche perché Toronto vola sul +18 sul finire del primo quarto. Datome resta 13′ sul parquet senza però riuscire a segnare (0/2 al tiro, conclusioni buone, non forzature), catturando 4 rimbalzi e 2 assist, di cui uno pregevole dopo essere volato in transizione mostrando buoni doti di ball-handling. Situazione che si ripete anche nell’ultima partita di regular season a Oklahoma City in cui Loyer manda in campo Gigi per 9′ nel corso del 2°quarto con la partita punto a punto e Datome riesce a trovare 2 punti con un tiro complicatissimo sfruttando un mismatch e a catturare ben 5 rimbalzi. Con la sconfitta alla Chesapeake Arena si conclude la prima stagione oltreoceano, una regular season chiusa con appena 34 apparizioni, 7 minuti medi di utilizzo con 2.4 punti, il 35% al tiro e il 17% da 3, il tutto assieme a tanto rammarico e alla convinzione di riuscire prima o poi a dimostrare il suo talento, come detto anche da Gigi: “Sapevo non sarebbe stato facile. Giocare 5 minuti di garbage time, stare seduto 5 partite e poi giocare 3 minuti è dura, è impossibile entrare in ritmo. Sono sempre stato un buon tiratore, le mie percentuali sono negative e ne sono dispiaciuto, ma sono certo che con minuti regolari e con l’aiuto dei miei compagni, posso fare di meglio. Mi sono allenato duramente e continuerò a farlo. Sono convinto di potercela fare e solo lavorando duramente potrò riuscirci”. Sul poco utilizzo di Datome è intervenuto anche John Loyer che ha più volte sottolineato la professionalità dell’italiano e ha avuto solo parole positive per il suo giocatore: ”Gli infortuni ad inizio anno lo hanno condizionato molto, ma Gigi si è via via ripreso allenandosi bene. Ha un’ottima etica del lavoro ed è un serio professionista. Non mi preoccupo del suo tiro, prendi ritmo quando hai molti minuti a tua disposizione, non quando vieni gettato nella mischia e devi segnare. Sono pochi i giocatori nella lega in grado di farlo. Quando invece vieni messo in campo per giocare, allora tutto ti riesce più facile. Gigi è un vero professionista, un lavoratore con la passione per il gioco. Non è stato facile per lui, lo so, ma ha continuato ad allenarsi duramente e sono sicuro che avrà un futuro luminoso”. Ora niente vacanze per Gigi, infatti si prospetta un maggio di lavoro con Arnie Kander, uno degli allenatori dei Pistons, in modo da lavorare sul proprio corpo prima di tornare nel giro della nazionale per le qualificazioni agli Europei.