DANILO GALLINARI, Denver Nuggets (8W-4L)
16.9 pts, 45.9% FG, 30.4% 3p, 86.7% FT, 4.9 reb, 2.8 ast

Continua l’ottimo avvio di stagione per i Denver Nuggets che chiudono la settimana con un record di 2 vinte e 2 perse, condividendo con i San Antonio Spurs la terza posizione assoluta della Western Conference.
Costante l’apporto dato da Danilo Gallinari, che nelle prime tre partite della settimana è stato anche il top scorer della squadra e, in generale, ha aggiustato in positivo le classifiche al tiro (soprattutto quello dall’arco).
Nella sfida di sabato 7 gennaio contro i San Antonio Spurs Danilo, nonostante la sconfitta, ha fatto registrare il carrer high di punti (31) giocando un terzo quarto pauroso (14 p.ti), nel quale ha tenuto praticamente da solo a galla la squadra. Dopo la sorprendente sconfitta di due giorni dopo contro gli Hornets e la vittoria interna agevole contro i derelitti Nets, un’altra prova attendeva il nostro ragazzo e i Denver Nuggets: la sfida casalinga contro i vicecampioni NBA giocata questa notte. Dopo lo scivolone di San Antonio e la miniserie di due sconfitte consecutive, Miami rappresentava un’occasione di pronto riscatto e un banco di prova importante per un team che ambisce ai vertici della Western Conference. E Denver stanotte ha risposto presente, con un Ty Lawson d’antologia e l’apporto decisivo della panchina (42 punti). Per Danilo lo sforzo è stato soprattutto difensivo, visto che più volte si è trovato a dover arginare lo strapotere offensivo di LeBron James.
In generale, come detto, i numeri del Gallo sono in ascesa: la sua media punti passa dai 15.1 punti della scorsa settimana ai 16.9 di oggi, mentre la sua percentuale dal campo è migliorata di quasi 4 punti (da 42.1% a 45.9%). Se andiamo ad analizzare nel dettaglio le partite, vediamo che Gallinari ha tirato 10/16 dal campo nella serata del career high contro gli Spurs e nelle due partite successive non è sceso sotto il 50% (6/12 contro gli Hornets e 7/11 contro i Nets) prima del 4/12 di stanotte contro gli Heat. In impennata (e questa è una bella notizia) anche le sue quotazioni da oltre l’arco del tiro da tre: Danilo ha migliorato di quasi 12 punti percentuali la sua statistica dopo le ultime quattro gare, passando dal 18.9% al 30.4% al momento di scrivere. Nelle prime due settimane di regular season erano state appena 7 le triple realizzate su ben 37 tentativi. In settimana invece sono arrivate ben 10 canestri a bersaglio da dietro l’arco su appena 21 tentativi.
In leggero calo invece le statistiche a rimbalzo (-0.5 rimbalzi catturati) ma, fatta eccezione per la gara contro i Nets in cui ha catturato appena 2 carambole, per due volte Danilo è stato il secondo miglior rimbalzista della squadra e una volta il terzo. Rimane invece costante il dato sugli assist (2.8), in netto miglioramento rispetto alla scorsa stagione e sintomo di come Gallinari sia ben integrato nel gioco corale dei Nuggets, squadra che a giudizio di molti esprime uno dei migliori attacchi dell’NBA per organizzazione e spettacolarità.
Per i ragazzi di coach George Karl si apre una settimana intensa: dopo la sfida di domenica al Delta Center nella quale Denver ospiterà gli Utah Jazz, Gallinari e compagni partiranno per un tour all’est che li vedrà impegnati complessivamente in cinque sfide.
Il calendario, che tuttavia non appare in partenza cosi ostico, può nascondere delle insidie: dopo la prima sfida contro i Milwaukee Bucks i Nuggets saranno di scena a Philadelphia contro quella che è la squadra rivelazione della Eastern Conference (i 76ers occupano al momento di scrivere la seconda piazza assoluta ad Est, seppur a pari merito con Magic e Pacers). Si prosegue con la visita nella capitale prevista per venerdi 20 per poi concludere sabato nella Grande Mela la sfida dei grandi ex: Danilo Gallinari contro Carmelo Anthony. La stanchezza potrebbe giocare ancora qualche brutto scherzo ai Nuggets, come d’altronde non sta risparmiando nessuna tra le squadre di vertice e non: tuttavia non c’è da stupirsi se tra una settimana ci ritroveremo a parlare ancora di Gallinari come di un giocatore in continua evoluzione che sta trascinando i Denver Nuggets ai primi posti della Western Conference.