Derek Fisher scruta il futuro (fonte: Ronald Martinez/Getty Images)

Derek Fisher scruta il futuro (fonte: Ronald Martinez/Getty Images)

MOVIMENTIDerek Fisher ha annunciato il suo ritiro a fine stagione. Il 39enne plurititolato play, ora in forza agli Oklahoma City Thunder, si è augurato di concludere la sua carriera nel miglior modo possibile, ovverosia con il suo sesto titolo personale dopo i 5 vinti in maglia Lakers.

Come già anticipato nelle precedenti news, i Bulls hanno ufficializzato l’accordo con DJ Augustin, appena tagliato dai Toronto Raptors (per lui contratto non garantito al minimo salariale).

Gli Charlotte Bobcats intanto hanno firmato dai Texas Legends della D-League l’ex Virtus Bologna Chris Douglas-Roberts. A fargli posto nel roster il rookie James Southerland che è stato tagliato.

Call up anche per Hilton Armstrong che dagli affiliati Santa Cruz Warriors va a rimpolpare il settore lunghi dei Golden State Warriors.

Percorso inverso, dall’NBA alla Lega di sviluppo, per Sergey Karasev, Carrick Felix e Henry Sims che lasciano Cleveland per approdare ai Canton Charge a maturare un po’ d’esperienza.

INFORTUNI – Raymond Felton, playmaker titolare dei New York Knicks si deve fermare nuovamente (ha già saltato alcune gare a novembre) a causa dei persistenti dolori al ginocchio che hanno inficiato non poco sulle sue prestazioni finora (peggior stagione in carriera a 10,3 ppg col 39,4% e 5,2 assist). Per ora si presuppongono almeno 2 settimane di stop.

Più serio del previsto il problema al polso destro riportato da Jermaine O’Neal. Il lungo di Golden State dovrà infatti essere sottoposto ad intervento in artroscopia per risolvere la lesione ad un legamento. I tempi di recupero verranno definiti solo dopo l’operazione, ma potrebbero essere talmente lunghi da aver già chiuso la stagione (e forse la carriera) dell’ex Pacers (tra le altre squadre).

Prosegue l’ecatombe di playmaker in casa Lakers. Dopo Nash e Farmar si ferma anche Steve Blake. Per lui infortunio al legamento del gomito destro e circa 6 settimane di lontananza dal campo. Senza più playmaker di ruolo a Los Angeles stanno pensando come prima opzione di sfruttare in quella posizione il talento di Kobe Bryant. In alternativa di rivolgersi al mercato, che però non offre molto (Leandro Barbosa, Shannon Brown, Darius Morris mentre il nome a sorpresa potrebbe essere quello di Kendall Marshall. Solo gli ultimi due però sono playmaker veri).

Per tanti giocatori infortunati, qualcuno che si avvicina al rientro. Partiamo dal “nostro” Danilo Gallinari, che dopo mesi di sola fisioterapia ha ricominciato a correre. I tempi sono ancora lunghi (fine gennaio/febbraio almeno) ma qualche piccolo progresso c’è. Gli altri sono Tyson Chandler (New York Knicks), che nel weekend ricomincerà ad allenarsi in gruppo sostenendo quindi anche i contatti ed il rookie di Portland CJ McCollum, che dopo la frattura del piede sinistro può iniziare ad allenarsi nei 3vs3.

RUMORS – A partire dal 15 dicembre entrerà nel vivo il mercato NBA. Da quella data infatti sarà possibile scambiare anche i giocatori firmati durante l’estate. Si susseguono quindi voci più o meno attendibili su possibili movimenti. I New Orleans Pelicans valutano l’ipotesi di cessione per Eric Gordon, scontento della situazione in Louisiana, con Tyreke Evans già pronto dalla panchina a sostuituirlo in quintetto. La guardia però ha ancora 2 anni di contratto a 15 milioni di dollari ciascuno e una player option da altri 15,5.

Philadelphia non nasconde l’interesse per Dion Waiters, sul piede di partenza a Cleveland visti gli screzi avuti con alcuni compagni di squadra. I 76ers potrebbero mettere sul piano il contratto in scadenza di Evan Turner.

Kyle Lowry potrebbe essere la prossima vittima del GM Masai Ujiri in quel di Toronto. Diverse le squadre interessate (Brooklyn, Golden State,…) ma quella più attiva parrebbe essere New York, che metterebbero su piatto Felton, Metta World Peace ed una prima scelta del 2018. Dall’altra parte i Raptors preferirebbero l’inserimento nel pacchetto di Tim Hardaway jr.

Knicks che si sono detti interessati anche a Tom Thibodeau. Il coach di Chicago è però legato ancora per 2 anni alla franchigia dell’Illinois anche se i risultati non brillantissimi (causati soprattutto dagli infortuni) e qualche screzio con la dirigenza in fase di mercato potrebbero indurre l’ex Celtic a cambiare idea.

Omer Asik, in uscita da Houston, viene ora accostato ai Cleveland Cavaliers che propongono uno scambio con Anderson Varejao.

Torna a farsi sentire anche Gilbert Arenas. L’ex play di Golden State, Washington, Orlando e Memphis ha affermato di essersi proposto in estate a Nets e Lakers, anche se poi non se n’è fatto nulla. Mentre ora potrebbe rappresentare la soluzione ai problemi di New York e Chicago. Non per smentire il famoso “Agent 0”, ma stentiamo a credere ad un giocatore fermo da oltre un anno e che anche nelle ultime stagioni giocate non aveva fatto faville….

Il rumor più clamoroso però è quello relativo a Zach Randolph, con i suoi Memphis Grizzlies pronti a scambiarlo sul mercato per liberare spazio salariale (17,8 milioni quest’anno e una player option da 16,5 il prossimo) e concedere più minuti a Ed Davis. L’oggetto dei desideri della franchigia del Tennessee è rappresentato da Ryan Anderson, dei New Orleans Pelicans.

Il logo dell'ASG 2014

Il logo dell’ASG 2014

ASG – Sono stati resi noti i primi risultati delle votazioni per definire i quintetti base per l’All star Game di febbraio. Anche quest’anno la NBA ha optato per la divisione fra frontcourt e backcourt (eliminando quindi la sezione centri). Questi i voti dei primi 3 per ruolo:

EASTERN CONFERENCE:

Frontcourt:

LeBron James  (MIA)              609.336

Paul George (IND)                   489.335

Carmelo Anthony (NYK)           424.211

Backcourt:

Dwyane Wade  (MIA)              396.279

Kyrie Irving (CLE)                    365.712

Derrick Rose (CHI)                  272.410

WESTERN CONFERENCE:

Frontcourt:

Kevin Durant (OKC)                  607.407

Dwight Howard (HOU)             295.120

Blake Griffin (LAC)                 292.925

Backcourt:

Kobe Bryant (LAK)                   501.215

Chris Paul (LAC)                      393.313

Stephen Curry (GSW)             327.449

Le famose scarpe del "Flu game" ed il momento dell'autografo su di esse (fonte: Grey Flannel Auctions via Yahoo)

Le famose scarpe del “Flu game” ed il momento dell’autografo su di esse (fonte: Grey Flannel Auctions via Yahoo)

SCARPE – Mentre la Nike ha presentato le scarpe speciali che verranno indossate nelle gare di Natale da Kobe Bryant, Kevin Durant e LeBron James, sono state battute all’asta per 104.765 dollari le calzature che Michael Jordan indossò nel famoso “flu game”, cioè gara5 delle Finali tra Utah e Chicago del 1997 nelle quali Jordan, visibilmente debilitato dall’influenza (o da un’intossicazione alimentare?) guidò i suoi Bulls con 38 punti ad una vittoria cruciale a Salt Lake City.

VARIE – Non stanno (ancora) mietendo successi in campo, ma se non altro hanno riacceso l’entusiasmo tra il pubblico. Parliamo dei Sacramento Kings che in questo scorcio iniziale di stagione hanno registrato un incremento di spettatori del 24%, guidando questa speciale classifica NBA. In attesa della nuova arena che verrà costruita, un bel risultato per la Sleep Train Arena, recentemente entrata nel Guinness dei primati come palazzetto più rumoroso al mondo.

Un tifoso dei Los Angeles Clippers ha chiesto 5 milioni di risarcimento alla franchigia. Egli infatti, dopo aver partecipato via cellulare ad un concorso organizzato dei losangelini, è stato bersagliato da centinaia di sms di spam. Decidendo quindi di intentare una causa legale.

I Los Angeles Lakers hanno rischiato di subire il furto di due anelli dei titoli 2009 e 2010. I cimeli (valore complessivo intorno ai 20.000 dollari) erano stati trafugati da Eddie J. Monterroso, una delle guardie di sicurezza del campo di allenamento, il quale però è stato arrestato in tempo.


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