Dragic uscirà dal contratto,  ma vuole rimanere a Miami (Foto: zimbio.com)

Dragic uscirà dal contratto. Ma il suo obiettivo è quello di restare a Miami. (Foto: zimbio.com)

CHE ARIA TIRA A SOUTH BEACH? – L’esterno Goran Dragic, arrivato a Miami a febbraio dopo due stagioni e mezzo consecutive a Phoenix, ha trascorso dei mesi positivi agli Heat ma non è riuscito a centrare i Playoffs. Uno dei principali obiettivi della dirigenza del team della Florida è quello di tenere lo sloveno, che ha però confermato di voler uscire dal contratto per sperimentare la free-agency nonostante la sua volontà di rimanere alla corte di coach Spoelstra e Pat Riley. “Ho passato un periodo fantastico a Miami, ma ho bisogno di valutare insieme alla mia famiglia tutte le opportunità che potrò sfruttare. Voglio tornare, vedremo cosa succederà”, spiega il Most Improved Player 2014 che ha anche definito eccessivo un eventuale quinquennale con gli Heat; Dragic ha segnato 16.3 punti di media conditi da 4.5 assist e 3.5 rimbalzi nella Regular Season da poco terminata. Dwyane Wade, stella e bandiera della squadra, ha invece reso le cose più facili vista la sua decisione di esercitare l’opzione da 16.1 milioni di dollari sul suo contratto per la prossima annata. Il 3 volte campione NBA e 10 volte All-Star, che diventerà quindi free-agent nell’estate del 2016, ha disputato una stagione finalmente serena dal punto di vista fisico tornando spesso a toccare gli altissimi livelli degli anni passati (21.5 punti e 4.8 assist recita la sua media). Sembra ormai molto probabile che, a differenza di Wade, l’inglese Luol Deng non faccia “opt in” sfruttando i 10.2 milioni del prossimo anno e che diventi libero da vincoli contrattuali per firmare un nuovo accordo con Miami o cambiare ancora franchigia. “Noi adoriamo Dragic e Deng, adoriamo lavorare con loro, sono grandi giocatori e ottimi professionisti. Spero che loro adorino noi”, commenta Spoelstra per quanto riguarda i mesi caldi che la dirigenza della squadra dovrà affrontare.

INFORTUNI – A causa di un problema al ginocchio che comunque è quasi completamente risolto, Chandler Parsons (15.7 punti e 4.9 rimbalzi) è in dubbio per gara-1 del primo turno di Playoffs contro i Rockets; il giocatore, che ha saltato le ultime sei partite di Regular Season, ha detto di essere ottimista ma potrebbe non essere in grado di scendere già in campo stanotte (ore 3.30 italiane al Toyota Center di Houston). E’ incerta anche la presenza in gara-1 contro i Bucks del playmaker dei Bulls Kirk Hinrich, che ieri non si è allenato per un infortunio al ginocchio. Sicuramente, invece, salterà il primo incontro dei suoi Playoffs il 2 volte All-Star David Lee, che quest’anno a Golden State ha dovuto accontentarsi di un ruolo da riserva funzionale per gli equilibri del team; l’ala grande 31enne soffre di un affaticamento alla parte bassa della schiena e non potrà scendere sul parquet questa sera contro New Orleans.

GIOCATORI E ROOKIES DEL MESEDeMar Derozan e Russell Westbrook sono stati nominati giocatori del mese di aprile rispettivamente per la Eastern e per la Western Conference. L’atletico esterno dei Raptors è stato il protagonista del discreto finale di stagione del suo team con 24.1 punti di media ed un ottimo 49.1% dal campo considerato l’elevato numero di tiri che ha tra le mani; da sottolineare sono le prestazioni da 38 punti contro Boston e 29 contro Orlando e le sue capacità di subire falli e convertire dalla lunetta (42/49 in questo mese, primo a Est per liberi realizzati). La point guard dei Thunder, invece, ha vinto il premio per la terza volta consecutiva, viste le sue mostruose cifre da 32.5 punti (28.1 in stagione, top scorer della Lega), 8.1 assist e 8 rimbalzi che però non sono bastate per portare Oklahoma City ai Playoffs; nelle sue ultime tre uscite il nativo di Long Beach ha messo assieme 54, 36 e 37 punti mantenendosi sul 50% dal campo.


Nello sprint finale dei Nets per la conquista dei Playoffs non ci sono stati solo i soliti Brook Lopez e Deron Williams, ma anche un ottimo Bojan Bogdanovic, selezionato come miglior rookie del mese a Est; il talento serbo si è mantenuto su una media di 14.4 punti (52.6% al tiro in 28.3 minuti), toccando e superando cinque volte quota 15 ed esplodendo nell’ultima sfida contro i Magic con 28 punti e 12-17 dal campo. Per quanto riguarda la Western Conference, invece, la matricola scelta dalla NBA è Rodney Hood, riuscito ad emergere dopo un difficile inizio di annata; l’esterno dei Jazz è primo nel mese, tra i rookies, per punti (16.7 ad allacciata di scarpe) e settimo per assist (3.4) e Utah ha sicuramente giovato nella crescita di questo giovane del quale sicuramente sentiremo parlare in futuro.

CAMBIAMENTI IN ARRIVO NELLA LEGA – Nella giornata di ieri Adam Silver ha annunciato che l’obiettivo per il 2015-2016 è quello di diminuire il numero dei criticatissimi back-to-back e delle stressanti serie di 4 partite nel giro di 5 giorni, facendo durare la stagione regolare una settimana in più rispetto al solito. Un’idea del commissioner NBA è anche quella di ridurre le gare pre-stagionali anche se il tempo concesso dall’inizio del Training Camp e l’avvio della Regular Season sarà lo stesso di sempre. Sono state escluse, inoltre, delle modifiche al format del Draft e dei Playoffs, anche se questo in futuro è sicuramente destinato a cambiare.


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