Kevin Durant

Kevin Durant: debutto da 27 punti.

KD is back – Durant è tornato, e l’ha fatto alla sua maniera: col botto. L’MVP della scorsa stagione, fuori sino a ora per infortunio, è rientrato in campo ieri nella partita contro i Pelicans, mettendo a referto 27 punti (9/18 dal campo; 3/8 dalla lunga), 3 rimbalzi e due assist in 30 minuti sul parquet.
“Tornare alla forma fisica che desidero richiederà tempo – ha dichiarato Durant – Nessuna scusante. Sono in campo e devo lottare al massimo nonostante tutto. Devo andare là fuori ed essere il miglior leader e giocatore possibile”
Per la prima volta, quindi, OKC ha potuto schierare contemporaneamente le sue due stelle, Durant e Westbrook, dopo che anche quest’ultimo era rientrato in organico solo due partite fa dopo un lungo stop (questa notte per lui 21 punti ma un misero 6/20 al tiro). L’aver riabbracciato i due campioni non ha però permesso ai Thunder di aver la meglio di New Orleans che, trascinata dal solito strepitoso Davis (25 punti, 10 rimbalzi, 4 assist, 6 recuperi e 4 stoppate), si è imposta 112-104.
OKC rimane sul 5-12, ben lontana dall’ottavo posto nella Conference, per ora occupato da Phoenix (11-8), utile per accedere ai play-off. Ce la farà Durant a salvare la stagione dei Thunder?

Il meglio del mese – Sono Dwane Casey dei Raptors e Dave Joerger dei Grizzlies i vincitori del riconoscimento di Coach of The Month di novembre, rispettivamente per la Eastern e la Western Conference.
Entrambi si godono l’ottimo momento delle proprie squadre, sicuramente le più “calde” e convincenti della Lega da inizio stagione. Nell’ultimo mese, Toronto ha fatto registrare il miglior record a est (13-4), impreziosendolo con una striscia di 5 vittorie consecutive.
Hanno fatto ancora meglio i Grizzlies di coach Joerger: record di 15-2, imbattibilità assoluta nella propria Conference (11-0) e tra le proprie mura (8-0).
Per quanto riguarda i giocatori, Lebron James e Blake Griffin sono stati nominati MVP della settimana. Il Prescelto è stato votato come migliore della Eastern Conference grazie alle sue straordinarie prestazioni, coincise con la “rinascita” dei Cavs. Tra il 24 e il 30 novembre, la franchigia dell’Ohio ha collezionato 3 vittorie consecutive, in cui James ha messo a referto 25,7 punti, 8,7 assist, 5.7 rimbalzi e 2.3 rubate. Il tutto tirando con il 50% (o meglio) dal campo.
Il lungo dei Clippers, invece, ha vinto il riconoscimento a Ovest, grazie ai 23.8 punti, 9.8 rimbalzi e 5 assist di media messi sul parquet nella striscia settimanale di 4-0 della sua squadra.

Andrei Kirilenko in maglia Nets

Andrei Kirilenko in maglia Nets

AK47: futuro incerto – Anche Kirilenko è tornato, però solo ad allenarsi. Il russo, che aveva lasciato i Nets lo scorso 21 novembre per motivi familiari, sta vivendo la sua peggiore stagione Nba della carriera: 7 partite giocate, con 0.4 punti e 1.1 rimbalzi in soli 5 minuti di impiego. Pochi giorni prima dell’allontanamento, AK47 aveva manifestato tutta la propria frustrazione: “E’ dura, ma non posso farci niente. Mi fa piacere il fatto che Hollins mi abbia detto che sarei stato fuori dalle rotazioni. Ma ciò non rende migliore la mia situazione. Apprezzo il suo sistema di gioco, ma non so come farò a trovare spazio”. Nonostante il rientro in gruppo, Kirilenko ha lasciato intendere che il futuro è ancora incerto: “Al momento sono un giocatore dei Nets. Il resto sono solo speculazioni. Posso giocare in Cina, Australia, Africa. Non lo so”.

Rumors – A Charlotte c’è aria di (ennesima) stagione deludente. E così la dirigenza è pronta a correre ai ripari, cercando rinforzi sul mercato (in particolare un 3 e un 4 di livello). Dichiarati incedibili Al Jefferson, Kemba Walker e Kidd-Gilchrist, sembra che a dover far le valigie sia uno tra Lance Stephenson e Gerald Henderson. La guardia ex Pacers, arrivata in estate per far fare alla franchigia di Jordan un deciso salto di qualità, sta giocando ben al di sotto delle aspettative, mettendo a referto 9.6 punti e 7.7 rimbalzi. Henderson, invece, paga, oltre alle scarse prestazioni, il pesante ingaggio da 6 milioni di dollari e, soprattutto, la altrettanto onerosa player option per la prossima stagione. Per questo, la dirigenza cercherà di cederlo entro la deadline di febbraio.
Nel frattempo, Aldemir è finalmente un giocatore di Philadelphia. Dopo il tira e molla tra i Sixers e il Galatasaray, il club turco ha annunciato di aver ricevuto il buyout per liberare il suo lungo. Per sostituire Aldemir, il Gala starebbe pensando a Patric Young, appena tagliato dai Pelicans.


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