Career high e record franchigia per Carmelo Anthony (Foto: espn.go.com)

Carmelo Anthony

Anthony si muove a febbraio? – I Knicks stanno continuando a vivere una stagione difficile, coach Mike Woodson è ormai da mesi sulla graticola e con preoccupante frequenza tornano in scena i dubbi legati al futuro di Carmelo Anthony. Il giocatore, che può uscire dal contratto a fine stagione, sembra allontanarsi dai Knicks, che potrebbero offrirgli più soldi di qualunque altra squadra ma faranno fatica a presentargli un progetto da titolo. Com’era prevedibile in una situazione del genere, ha preso forza la possibilità dei Knicks di cercare acquirenti per Melo nell’immediato, in modo da scongiurare il rischio di perderlo in cambio di nulla in estate e provare a ripartire davvero, ma secondo diverse fonti vicine alla franchigia l’intenzione è quella di non cederlo adesso.

Sanders infortunato – I Bucks, nella notte, hanno incassato contro Boston la 18^ sconfitta nelle ultime 20 e dovranno fare i conti con una nuova assenza di Larry Sanders, ancora fuori a tempo indeterminato. Il centro, subita una gomitata – documentata dal video che vi riportiamo – di James Harden nella lotta a rimbalzo dopo un tiro sbagliato da Khris Middleton durante la sfida di sabato con Houston, ha infatti riportato una frattura dell’osso orbitale destro e sta continuando a vedere doppio da quell’occhio. Una stagione davvero da dimenticare per lui.

Cavs, David Griffin al lavoro – Dopo 18 anni nell’organizzazione dei Suns, David Griffin si è unito a Cleveland nel 2010 e da pochi giorni è diventato g.m. al posto del licenziato Chris Grant. Pur senza sapere se sarà in carica oltre questa stagione, si è già messo al lavoro per provare a sollevare una squadra disfunzionale: “Nessuno nella nostra organizzazione è contento della posizione in classifica. Ovviamente c’è la necessità di migliorare, ma per farlo dobbiamo concentrarci su ogni aspetto del lavoro, dal campo di allenamento alle partite, dallo scouting ai compiti di ogni singolo componente della franchigia”. Griffin ha dato forza alle dichiarazioni del proprietario Dan Gilbert, che pensa di avere una squadra sufficientemente talentuosa per cambiare le cose e centrare i playoffs – obiettivo di inizio stagione – già quest’anno, ma non ha negato di poter essere attivo sul mercato: “Non dobbiamo fare qualcosa tanto per farla. Vogliamo migliorare e per questo faremo le cose che ci serviranno per avvicinarci al successo. Valuteremo tutte le opportunità”.

All-Star break – La pausa per l’All-Star Weekend sarà l’occasione per le squadre per riordinare le idee in vista della volata della regular season, recuperare gli infortunati e, più nell’immediato, ragionare sull’opportunità di muoversi negli ultimi giorni di mercato. Ad Indiana, dopo la pausa ci sarà l’occasione per vedere debuttare Andrew Bynum, che non gioca dal 26 dicembre, quando fu sospeso da Cleveland. San Antonio invece ritroverà Manu Ginobili che, pure si è già riunito alla squadra ieri a Detroit, ma che Popovich non vuole rischiare: “Non toccherà il campo prima del break – ha detto il coach – Dovrò solamente oppormi alle frecciate che mi lancerà in questi giorni”.

Quando torna Westbrook? – Anche la point-guard di Oklahoma City certamente tornerà dopo l’All-Star Game ma non subito dopo la pausa. Sembra che possano servire ancora un paio di settimane. Almeno questo è quanto emerge dagli ultimi sviluppi di un recupero comunque positivo e che lo ha già portato ad aumentare in maniera importante i carichi di lavoro: “Non ha ancora partecipato a nessuna parte degli allenamenti di squadra – ha spiegato coach Brooks – Non so quando tornerà. Sicuramente in qualche momento dopo l’All-Star Game. Ma siamo contenti dei suoi progressi”. Ed è ancora più importante per i Thunder aver tenuto molto bene senza il suo numero 0, come dimostra il record di 20-8.

Durant e Sullinger giocatori della settimana – Nel rendimento rimasto ad alti livelli di OKC ovviamente gran parte del merito va ad un monumentale Kevin Durant, nominato “player of the week” ad ovest per le gare disputate dal 3 al 9 febbraio, in cui ha firmato la bellezza di 31.8 punti, 9.0 assist e 8.0 rimbalzi. Se KD ormai fa notizia fino ad un certo punto, sorprende di più il premio per la Eastern andato a Jared Sullinger: il lungo di Boston ha collezionato 20.3 punti, 12.7 rimbalzi e 1.67 stoppate in tre partite, numeri di assoluto livello.

Pausa per Adelman – Rick Adelman ha saltato la partita che i suoi Timberwolves hanno disputato (e perso) la scorsa notte contro Houston per ragioni personali. Non si conoscono al momento i dettagli, ma è noto che già 12 mesi fa il 67enne coach di Lynwood, California, fu costretto ad affidare la squadra al vice Terry Porter per stare vicino alla moglie alle prese con seri problemi di salute. In quell’occasione, il break fu di 11 partite e Minnesota ne vinse solamente 2. Stavolta, il ritorno di Adelman in panchina è previsto già per mercoledì contro Denver.