Kobe Bryant (Photo by Christian Petersen/Getty Images)

Kobe Bryant (Photo by Christian Petersen/Getty Images)

KOBE BRYANT –  Dopo otto mesi dalla rottura del tendine d’Achille (12 aprile 2013), Kobe Bryant è tornato in campo, in quintetto, nella sfida sfortunata dei suoi Lakers contro i Raptors, la franchigia contro la quale il Black Mamba ha piazzato il career high di 81 punti otto anni fa. “Credo che l’ultima volta che sono stato così tanto tempo fermo ero ancora nel grembo di mia madre” scherza dopo il match il numero 24 gialloviola. “Mi sentivo completamente fuori ritmo, ma l’importante era ricominciare a giocare. Ora rivedrò dettagliatamente il video della partita e capirò dove effettivamente dovrò lavorare maggiormente”.

I tifosi sono stati encomiabili nei confronti di Kobe: “Ho capito per l’ennesima volta quanto amo questo sport, questa squadra e questa città”. Anche gli avversari si sono resi contro delle difficoltà del fuoriclasse dei Lakers. DeRozan, cresciuto a Los Angeles guardando proprio Kobe, a domanda specifica, ha risposto: “Bryant era arrugginito, si vedeva perché molti dei suoi tiri erano corti sul primo ferro”.

HEAT vs PACERS – Cresce l’attesa per la prima sfida stagionale tra Pacers ed Heat. Nella notte tra martedì e mercoledì si affronteranno per la prima volta in questa Regular Season le due squadre favorite per contendersi il primato nella Eastern Conference dopo le splendide sette gare degli scorsi Playoffs.

Non si sa ancora se sarà della partita Dwyane Wade, che ha saltato sei delle ventuno uscite degli Heat compresa l’ultima a Detroit. “Troveremo un’atmosfera da playoffs” ha previsto il veterano Ray Allen. LeBron James, invece, tende a ridimensionare l’importanza della sfida: “Non riesco ad esaltarmi in queste partite di Regular Season, specie ad inizio dicembre. Loro sono al top ora, noi invece stiamo provando a risolvere diversi guai fisici per poi tirare fuori tutto il nostro potenziale”.

Dwane CaseyUFFICIALE RUDY GAY A SACRAMENTO – Come anticipato qui a DailyBasket, è ufficiale il passaggio di Rudy Gay a Sacramento. Assieme all’ex Memphis si sposteranno in California anche Aaron Gray e Quincy Acy, mentre la franchigia canadese riceverà in cambio Greivis Vasquez, Patrick Patterson, John Salmons e Chuck Hayes.

Il coach dei Raptors Dwane Casey ha voluto ringraziare Gay: “Rudy è un ragazzo d’oro, un giocatore dinamico, atletico capce di andare a canestro, tirare e gestire la palla sotto pressione. Con noi giocava molte situazioni drag, ossia di pick-and-roll perché lui è in grado di vedere oltre la difesa, e stava facendo un ottimo lavoro. Non è mai bello perdere un giocatore di livello”. Toccherà a Steve Novak e Landry Fields il compito di non far rimpiangere Gay.

DA NON PERDERE IN SETTIMANA – Oltre al piatto principale, Indiana che ospita Miami, la settimana NBA appena iniziata offre diversi motivi di interesse.

In primis c’è curiosità nel vedere che tipo di minutaggio ha nelle gambe Kobe Bryant. I Lakers ospiteranno i Suns martedì notte, per poi affrontare un back to back in trasferta con Oklahoma City e Charlotte.

I Celtics, invece, dopo aver espugnato il Madison Square Garden incontreranno sul loro percorso diverse facce familiari ed evocatrici di un recente passato glorioso. Prima saranno di nuovo a New York, questa volta però a Brooklyn per fronteggiare Kevin Garnett, ma non l’infortunato Paul Pierce. La sera successiva, mercoledì, a Boston arriveranno i Clippers di coach Doc Rivers, fresco di 600^ vittoria da capo allenatore.

Infine, Antawn Jamison andrà a caccia del punto numero 20000 della carriera, visto che ne mancano solamente cinque, mentre LeBron James affronterà ancora una volta i suoi ex compagni di Cleveland.

CURIOSITA’– Nella sciagurata performance domenicale contro Boston, i giocatori dei Knicks schierati in quintetto hanno totalizzato la miseria di 29 punti totali. Il solo Carmelo Anthony ha segnato questo quantitativo di punti da solo in ben 77 occasioni da quando è arrivato nella Grande Mela.

Kyrie Irving nella recente partita persa ad Atlanta non ha realizzato neppure un punto per la prima volta da quando è approdato in NBA. La prima scelta assoluta del Draft 2011 ha fallito tutti e nove i tentativi dal campo e ha fatto 0/3 dalla lunetta.