BRYANT INVITA MELO – Tra i tanti personaggi che si sono congratulati con Carmelo Anthony per i 62 punti messi a segno contro i Bobcats, aggiornando il record all’interno del Madison Square Garden, figura anche colui che il primato deteneva, quel Kobe Bryant che cinque anni fa ne aveva realizzati 61 in un Knicks-Lakers. “Non era un record particolarmente importante per me, anche se il Madison Square Garden è La Mecca del basket, sono contento che lo abbia superato un mio amico e compagno di squadra alle ultime due olimpiadi”. Kobe apre poi alla possibilità di giocare insieme ad Anthony già a partire dalla prossima stagione. “Chi non vorrebbe giocare a Los Angeles? New York è un bel posto, ma le palme e le spiagge hanno più appeal” scherza il numero 24 gialloviola, che poi prosegue: “Tutti i grandi realizzatori devono vincere almeno un titolo per essere dei vincenti. Problemi di coesistenza qui ai Lakers non ce ne sarebbero, se riescono a giocare insieme James, Wade e Bosh, non vedo perché io e Melo non andremmo bene”. Anthony ha deciso di scegliere quale sarà il suo futuro solamente a fine stagione. Potrebbe accettare il nuovo accordo quinquennale con i Knicks che gli permetterebbe di intascare poco più di 129 milioni di dollari, oppure rinunciare a qualcosa per firmare da qualche altra parte.

LA PRIMA DA EX DI PIERCE E GARNETT – Non si sono risparmiati con le standing ovations i tifosi dei Celtics per il ritorno al Garden di due assolute leggende, due stelle che hanno fatto la storia di Boston, alla prima da avversari. Durante un timeout sono apparse sullo schermo le immagini di KG accompagnate da un boato. Il lungo in forza ai Nets è andato al centro del campo spedendo baci e battendosi la mano sul petto. Ancor più commovente il momento dedicato a Paul Pierce. A fine primo tempo l’ex capitano, scelto al Draft del 1998 e rimasto in casacca verde per 15 anni totalizzando 24.021 punti, durante il lunghissimo applauso ha ricambiato con un “Thank you, I love you” chiaramente comprensibile dal labiale. Il tutto con le immagini delle Finals 2008 in sottofondo, con PP che è stato l’MVP di quell’evento. Entrambi hanno messo a segno 6 punti della vittoria dei loro Nets.

TOM GOLA – Si è spento ad 81 anni a Meadowbrook l’Hall of Famer Tom Gola, vincitore del titolo NCAA del 1954 e di quello NBA nel 1956 con i Philadelphia Warriors. Gola era malato dal 2003, anno in cui finì in coma per aver sbattuto la testa dopo un caduta in strada. “Era un giocatore straordinario, e un uomo ancora migliore, non a caso all’interno dello spogliatoio lo chiamavamo Il Santo” ricorda l’ex compagno di squadra Al Attles. Il cinque volte All Star negli anni 70-80 si era dato alla politica, ricoprendo diversi ruoli durante l’amministrazione Reagan, e perdendo infine le primarie del partito Repubblicano nel 1983.