LeBron James è stanco di essere fermato con falli duri(AP Photo/Duane Burleson)

LeBron James è stanco di essere fermato con falli duri(AP Photo/Duane Burleson)

LeBron James. Il numero 6 in maglia Heat si è sfogato con le telecamere alla fine della sconfitta di ieri sera allo United Center di Chicago. La partita ha messo fine alla striscia di 27 vittorie consecutive che gli heat cavalcavano dal primo di febbraio. LeBron ha puntato il dito contro i falli duri e fuori dallo spirito del gioco, che ogni sera è costretto a subire ogni volta che corre verso il canestro. Ieri sera, Hinrich e Gibson lo hanno fermato, proprio in situazione di uno contro uno in campo aperto, con un vero e proprio placcaggio. Non sono qui a lamentarmi. Io gioco a pallacanestro a livello elevatissimo e capisco che chi mi ferma con un fallo come quello non lo faccia con cattive intenzioni, ma solo pensando che sia il modo migliore per fermarmi. E’ solo che quei falli mi impediscono di giocare come so”.

203 centimetri per 115 chilogrammi di peso, LeBron James è chiaramente un avversario difficile da fermare quando è lanciato verso il canestro.

Così come ha fatto LeBron ieri, Dwight Howard alcuni giorni fa si era “lamentato” con la stampa dei colpi proibiti che ogni sera è costretto a ricevere sul campo. Un problema che la lega dovrà affrontare.

Pau Gasol

Pau Gasol

Pau Gasol. Il lungo dei Los Angeles Lakers, intervistato alla fine della partita vinta ieri notte contro Minnesota, ha ricevuto una domanda sulla fine della striscia di vittorie dei Miami Heat. Gasol, che in questi anni a Los Angeles è diventato molto amico di Bill Sharman, allenatore di quei Lakers del ‘71-’72 che detengono il record di vittorie consecutive a quota 33, si è detto molto contento del fatto che il record resti a Los Angeles. Tirando fuori un po’ Laker Pride, Gasol ha continuato dicendo che era solo questione di tempo prima che gli Heat perdessero. “Hanno mostrato difficoltà in tutte le ultime gare disputate, dovevano solo incontrare la squadra giusta nella serata sbagliata.”

Metta World Peace. L’ex Ron Artest sarà costretto a sottoporsi a un’operazione chirurgica per risolvere l’infortunio al menisco laterale sinistro rimediato ad Oakland due giorni fa. La risonanza magnetica ha evidenziato quello che lo staff medico dei Lakers temevano. Il giocatore dovrà stare fuori almeno sei settimane. Mike D’Antoni perderà probabilmente MWP per tutta la stagione. Il suo posto in quintetto è stato preso stanotte, contro Minnesota, da Jodie Meeks.

Marc Gasol. Inaspettato, e altrettanto benvenuto, ritorno nello starting Line-up dei Memphis Grizzlies, ieri sera contro i New York Knicks: Marc Gasol è ritornato prestissimo dall’infortunio agli addominali che lo aveva costretto a saltare le ultime due partite. I tempi di recupero sembravano essere molto più lunghi, ma il catalano ha risposto molto bene alle terapie ed è tornato disponibile prima del previsto.

Corey Brewer, Denver Nuggets

Corey Brewer, Denver Nuggets

Corey Brewer. Il giocatore dei Denver Nuggets, pedina fondamentale dei piani di Coach George Karl partendo dalla panchina, sarà Free Agent a fine anno e ha dichiarato che la sua volontà è di rimanere a Denver. “Mi trovo bene qui. Mi sento valorizzato e il gioco che sto sviluppando qui è quello che mi piace di più. Denver è casa mia”. Starà a George Karl e soprattutto allo straordinario GM dei Denver Nuggets Masaj Ujiri decidere del futuro di Brewer a fine stagione.

Jared Sullinger. Il Rookie dei Boston Celtics sarà costretto a saltare la Summer League. Sullinger, che in questo momento è nel pieno della riabilitazione dopo l’operazione cui è stato sottoposto il 2 febbraio alla schiena per curare un disco lombare, sarà pronto per il training camp ma dovrà saltare tutto ciò che prevede l’off season 2013.


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