FREE AGENCY – In casa Bulls si sta pensando ad un rinforzo immediato per l’organico, dopo aver escluso dal roster il rookie Erik Murphy. I rumors ricondurrebbero a Mike James e Ronnie Brewer, oltre ad un ipotetico terzo giocatore di cui non è chiara l’identità: per il primo ci sono possibilità concrete che ritorni in campo, mentre per il secondo ci sono buone possibilità di un inserimento, a maggior ragione visto il minutaggio di Jimmy Butler nel mese di marzo (quasi 42 minuti a partita) che risulta troppo elevato per assicurare qualità nel reparto. Tagliato abbastanza a sorpresa, anche se ai Bulls era apparso in campo solo 24 volte dall’inizio della stagione con un minutaggio marginale, Murphy non è rimasto libero a lungo: è stato infatti chiamato dai Jazz che, per liberargli spazio, hanno rilasciato il centro Andris Biedrins (contratto da 9 milioni in stagione, 3 punti totali in archivio: in pratica, ha guadagnato 3 milioni a punto, ndr).

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Phil Jackson e Lamar Odom

Durante la partita di mercoledì tra Knicks e Nets, Phil Jackson ha incontrato Lamar Odom a bordo campo. Momento molto travagliato per Odom, ritornato negli States dopo la breve esperienza incolore a Vitoria. Per il 34enne, sesto uomo dell’anno nel 2011, l’ultima annata è stata condita da un arresto e da un periodo di tempo in clinica per la riabilitazione dalle dipendenze da droga e alcol. Ora ci sarà solo da capire se l’incontro sia stato casuale o se potrebbe esserci un potenziale interesse da parte di Jackson di includere Odom nei progetti futuri dei Knicks.

Sempre a proposito del premio di sesto uomo dell’anno, Vince Carter, uno degli indiziati per aggiudicarselo alla fine di questa regular season, è in scadenza (triennale da 9.27$ complessivi). Si pensa però che i Mavs abbiano tutte le intenzioni di rifirmarlo per la prossima stagione.

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Dwyane Wade

SITUAZIONE INFORTUNI – Nikola Vučević non è sceso in campo questa notte nella vittoria dei suoi Magic contro i Wolves. Lo staff di Orlando spera di recuperarlo per la partita casalinga del 9 aprile contro i Nets.

Dwyane Wade ha saltato venerdì notte la quinta partita consecutiva a causa del problema al ginocchio sinistro che lo sta affliggendo, ma c’è ottimismo, soprattutto da parte di LBJ che ha parlato di una ripresa in vista della prossima settimana per il suo compagno. Anche Haslem mostra ottimismo per D-Wade, a maggior ragione in chiave playoffs e, forse, anche per un paio di partite prima dell’inizio della post-season.

Ripresa incerta invece per Eric Gordon dei Pelicans, costretto a saltare anche il match la prossima notte in casa di Portland per un infortunio al ginocchio sinistro. La valutazione sul recupero del giocatore è difficile da eseguire e nelle prossime settimane si avranno dati più dettagliati.

LO SFOGO DI IRVING – Stanco dei continui report che lo hanno definito insoddisfatto a Cleveland e pronto a cercare un’altra squadra, Kyrie Irving si è sfogato ieri con i media chiarendo la sua posizione, che lo vede felice ai Cavaliers e determinato a pensare solo alle vittorie. “Penso di non meritare gli attacchi e le critiche che ho subito durante tutto l’anno. E’ una cosa che potevo gestire e sopportare ma ad un certo punto è diventato troppo” ha detto, dopo il career-high da 44 punti nella però sanguinosa sconfitta interna con i Bobcats che probabilmente spegne le già scarse speranze di playoffs, definendosi stanco delle continue speculazioni negative sul proprio futuro. (Davide Sardi)

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Joakim Noah

L’ESPLOSIONE DI NOAH – Mentre i Bulls stanno lottando per raggiungere stabilmente il terzo posto ad est, grazie al buonissimo gioco di squadra e all’apporto di coach Thibodeau, qualcuno si sta differenziando per aver raddoppiato le proprie medie rispetto a due anni fa: Joakim Noah. Se fino a qualche tempo fa non rappresentava una minaccia per gli avversari, ora il lungo dei Bulls sta giocando con lo spirito da MVP, grazie all’intensità elevatissima, la grande presenza a rimbalzo e le scelte migliori prese offensivamente. Le medie parlano chiaro: 12.4 punti, 11.1 rimbalzi e 5.2 assist a partita. Impressionano di sicuro i miglioramenti nella qualità del gioco di Noah, a partire dalla buona propensione a passare il pallone, con risultati molto incoraggianti. E’ ormai diventato uno dei migliori centri della Lega, anche se in realtà nella metà campo difensiva risultava uno dei migliori nel suo ruolo. Coach Tom Thibodeau è stato molto chiaro parlando di lui: “E’ stato bravo ad aiutare la squadra in un momento potenzialmente difficile, ed è migliorato significativamente, soprattutto in attacco. La difesa e la presenza a rimbalzo sono sempre stati ottimi, ma in attacco il miglioramento è stato tanto nel passaggio quanto nella velocità con cui compie scelte offensive. Penso che in generale ci abbia aiutato molto, ma la cosa più importante è che ci ha aiutati a vincere”.

WARRIORS, LICENZIATO DARREN ERMAN – Per la seconda volta in due settimane ai Golden State Warriors emergono segnali di turbolenza. Dopo aver riassegnato Brian Scalabrine alla franchigia affiliata di D-League, i Santa Cruz Warriors, per quelle che coach Jackson ha definito “differenze filosofiche”, un altro membro dello staff è stato sollevato dall’incarico. Si tratta di Darren Erman, licenziato per “violazione delle politiche aziendali”, secondo il comunicato ufficiale. “Ha commesso un errore e lo sa – ha detto Jackson – Lo spingerò perché possa superare il momento e magari rientrare, perché può diventare un grande coach”. (Davide Sardi)

RECORD A TORONTO – Un ulteriore riconoscimento numerico alla grande stagione dei Raptors arriva dal nuovo record di franchigia per numero di vittorie esterne in una stagione, portato a quota 21 con il 102-98 rifilato a Milwaukee la scorsa notte.