Odom lascia il Texas

ODOM – Si è conclusa con un accordo tra le parti per l’interruzione del rapporto l’avventura a Dallas di Lamar Odom. Una scelta che era nell’aria da settimane e che è stata ufficializzata dal gm dei Mavs Donnie Nelson. “Sappiamo che per Odom è un momento molto difficile a livello personale e lo capiamo, ma ci troviamo in una Western Conference molto competitiva e abbiamo bisogno di vincere partite”. Dallas è al momento settima a Ovest con una sola gara di vantaggio su Phoenix, che occupa il nono posto e non ha mai potuto contare sul vero Odom, che viaggia in stagione a 6.6 punti e 4.2 rimbalzi di media. “Lo abbiamo aspettato finchè abbiamo potuto – ha spiegato Nelson – ma non ha reso come ci aspettavamo e come è capace di fare”. Va ricordato come durante la scorsa estate un cugino 24enne di Odom sia morto e come lo stesso numero 7, sempre in estate, sia stato coinvolto come passeggero in uno scontro tra un’auto e una moto di cui è rimasto vittima un pedone. Una situazione psicologicamente devastante per l’ex Lakers, che lo ha condizionato anche in campo. La dirigenza dei Mavs non ha voluto commentare il caso, mentre coach Carlisle ha chiarito come “è tempo di voltare pagina. Con la mancanza di Odom porteremo altri ragazzi, che ritengo siano pronti, ad avere più spazio alle spalle di Nowitzki”.

MAGIC – Sembra tornato il sereno (almeno temporaneamente) a Orlando, dopo le polemiche non certo velate tra Dwight Howard e coach Van Gundy. A fare il punto della situazione è il vice presidente della franchigia della Florida Pat Williams. “Howard e Van Gundy si sono incontrati nei giorni scorsi con il gm Otis Smith e hanno capito che bisogna guardare solo alla fine della stagione, concludendo nel migliore dei modi la regular season e giocando dei fantastici playoff. Entrambi devono migliorare. Oggi non so se si possa trovare un coach migliore di Van Gundy, che, però, devo ammettere che a volte ha un atteggiamento molto negativo”. Per quanto riguarda Howarddeve ancora crescere molto per maturare, ma è al centro del progetto della franchigia e stiamo provando a convincerlo che si può vincere a Orlando”. Insomma questa stagione si finirà con una sorta di pace armata, il futuro resta ancora un’incognita per l’intera organizzazione dei Magic.

LIN – Sebbene l’intervento al menisco del ginocchio sinistro sia riuscito perfettamente, è ancora in dubbio la presenza del numero 17 nell’eventuale primo turno dei playoffs dei suoi Knicks. A fare chiarezza sulla situazione, che lo vede ancora lontano dal 100% della forma, è proprio il prodotto di Harvard: “Credo di non potercela fare a rientrare per l’inizio dei playoffs, a meno di grossi cambiamenti. Voglio essere al 100% prima di tornare in campo e spero di poterlo fare prima della fine della stagione. Questo dipenderà anche da quanta strada faremo nei playoff. Da parte mia sto facendo tutto quello che posso per tornare il prima possibile”.  Lin ha detto la sua anche sul calendario compresso che sta caratterizzando questa stagione: “Il calendario può pesare tantissimo sul fisico di noi giocatori, ma non so se è stata questa la causa del mio infortunio. È un’ipotesi difficile da dimostrare”. Da Lin arrivano anche grandi complimenti per i suoi compagni di squadra, “le cui prestazioni senza di me mi aiutano psicologicamente. La vittoria di Orlando, ad esempio, è stata magnifica. Aiuta sempre sentire le vibrazioni positive che la squadra ti trasmette”.

Il Gallo è tornato

RITORNIDanilo Gallinari è tornato in campo nella notte con i suoi Nuggets contro i Warriors ritrovando subito posto in quintetto e chiudendo la gara con 15 punti, 5 rimbalzi e 6 assist in 30 minuti. Il Gallo mancava dal referto dal 19 marzo scorso, quando si era rotto il pollice della mano sinistra nella gara contro Dallas. Nella gara giocata a New York domenica, invece, è tornato in campo per i Bulls Derrick Rose. L’MVP è tornato mandando a referto 29 punti, 6 assist e 4 rimbalzi in 38 minuti, dopo aver saltato 12 gare per problemi all’inguine. Coach Thibodeau ha potuto così schierare il suo quintetto base per la dodicesima volta in stagione e si prepara al meglio per il doppio confronto con gli Heat, che molto probabilmente deciderà la leadership della Eastern Conference. A proposito degli Heat, Wade dovrebbe tornare in campo nella gara di questa notte contro i Celtics, dopo aver saltato quella contro i Pistons a causa della caviglia destra dolorante. Ritorno in campo in vista anche per Kidd, che dovrebbe far parte dei Mavs che domani affronteranno i Kings, dopo aver saltato 4 gare a causa di problemi all’inguine.

INFORTUNIKobe Bryant ha saltato la seconda gara consecutiva a causa di problemi alla tibia sinistra. La presenza del miglior marcatore della Lega (28.1 di media) alla prossima gara dei Lakers contro gli Spurs è ancora in dubbio. È ancora out anche Wilson Chandler, costretto a saltare la quinta gara consecutiva per guai al polpaccio. Problemi alla schiena per Dwight Howard, che dopo aver guardato la gara contro Detroit, dovrebbe essere assente anche nella trasferta di Washington. Stagione finita, invece, per Jack. Il play degli Hornets ha subito una frattura da stress al piede destro e chiude anticipatamente un’annata in cui ha viaggiato con 15.6 punti, 6.3 assist e 3.9 rimbalzi di media. Anche Andrea Bargnani potrebbe aver già chiuso la sua stagione, dopo il nuovo infortunio al polpaccio sinistro a cui è andato incontro a Oklahoma City. Il romano (19.5 punti e 5.5 rimbalzi di media) ha già saltato 26 gare quest’anno e forzare i tempi in un finale di stagione in cui i Raptors hanno poco da dire non avrebbe molto senso.

RICONOSCIMENTILeBron James e Goran Dragic sono stati eletti migliori giocatori della settimana rispettivamente nella Eastern e nella Western Conference. Il numero 6 degli Heat, in una settimana caratterizzata da 3 vittorie e una sconfitta, ha viaggiato a 30.5 punti, 5.8 rimbalzi, 5.5 assist e 2.3 recuperi di media, con il season high di 41 punti raggiunto contro i 76ers. Il play dei Rockets, autori di 3 vittorie e nessuna sconfitta, ha messo insieme 20.7 punti, 8.3 assist, 3 rimbalzi e 2.7 recuperi di media, portando avanti anche una striscia di 18 gare consecutive chiuse in doppia cifra per quanto riguarda i punti.