l’espressione sconsolata di Mike Woodson, che ora rischia il posto.

New York Knicks. I New York Knicks che condividono con i Milwaukee Bucks l’ultimo posto nella Eastern Conference vogliono provare a invertire la rotta e se la striscia di partite consecutive perse dovesse perdurare a farne le spese sarebbe coach Mike Woodson, oggi più che mai vicino all’esonero. Le prossime partite saranno decisise per lui, ma intanto la dirigenza dei Knicks sta sfogliando la rosa dei possibili sostituiti.

Secondo le indiscrezioni circolava il nome di George Karl, Coach Of The Year nell’ultima stagione con i Denver Nuggets con cui però in estate si è diviso. Attualmente senza lavoro è stato più volte accostato ai Knicks vista la presenza a roster di una forte parte del nucleo di giocatori che ha allenato negli scorsi anni a Denver, tra cui Carmelo Anthony, JR Smith e Kenyon Martin. Karl però, intervistato a proposito di un suo possibile approdo ai Knicks, si è auto-escluso dalla lista dei possibili candidati: “Vedo giocare i Knicks e non vorrei mai essere in quell’inferno per tutto l’oro del mondo. Siamo a New York e al Madison Square Garden, posti in cui la pressione è immensa. Penso che Woodson abbia una grande forza interiore ed una tremenda integrità personale per non farsi sopraffare.”

Altro nome interessante circolato è quello di Jeff Van Gundy, apprezzato analista della ESPN, discepolo di Pat Riley e “padrino” di Tom Thibodeau. Jeff Van Gundy non è un nome nuovo a New York, dove ha servito da assistente allenatore per 7 anni prima di succedere proprio a Pat Riley alla guida tecnica della squadra che ha guidato ad una finale NBA (nel 1999), in 5 anni da capo allenatore nella Grande Mela.

Secondo Frank Isola, cronista del New York Daily News, il nome la cui candidatura sta riscuotendo molti consensi è quello di Allan Houston, ex stella dei Knicks di fine anni 90, attualmente nell’organizzazione come vice General Manager. Si dice che il suo nome sia stato proposto dal proprietario James Dolan che gradirebbe una soluzione interna e ad interim fino alla fine della stagione.

Brooklyn Nets. Lawrence Frank non siederà più sulla panchina dei Brooklyn Nets. Il primo assistente di Jason Kidd è stato sollevato dall’incarico dallo stesso Kidd a causa di frizioni tra i due. I giornalisti di Brooklyn parlano di attriti dovuti al fatto che Frank spesso e volentieri scavalcava il neo-coach Nets nei discorsi durante i timeout e come riporta lo stesso campione NBA con la maglia dei Dallas Mavericks nel 2011 “è stata una mia decisione, che ho dovuto prendere per il bene della squadra e per dare una svolta alla stagione.”

Per Lawrence Frank tuttavia non si tratta di un esonero ma di una riduzione di ruolo nello staff tecnico. Forte di un contratto di 6 anni a 1 milioni di dollari a stagione, all’ex coach dei Pistons è stato affidato il compito di preparare i report giornalieri sulle squadre avversarie. Frank era stato ingaggiato in estate con il compito di sovraintendere la fase difensiva dei Nets e dare una mano a coach Kidd alla sua prima esperienza da capo allenatore. Per accettare l’offerta dei Nets e rimanere nell’area di New York, dove vive la famiglia, aveva rifiutato la proposta di far parte dello staff tecnico di Doc Rivers ai Clippers.

il fisico possente di Ed Hochuli, il nuovo legale della ex moglie di Steve Nash

Steve Nash. Alejandra Amarilla Menrath, ex moglie di Steve Nash, secondo quanto riporta il sito americano di gossip TMZ, avrebbe assunto Ed Hochuli, ex arbitro NFL, come avvocato per ottenere l’affido dei figli nella battaglia legale a seguito del divorzio con la stella dei Lakers. La nomina di Hochuli è un colpo a sorpresa dell’ex signora Nash, che ha deciso di portare la causa di tribunale anche sui magazine di gossip.

Premi mensili. Paul George degli Indiana Pacers e Kevin Durant degli Oklahoma City Thunder sono stati premiati come giocatori del mese dalla NBA. George ha tenuto medie di 23,6 punti e 6.1 rimbalzi che hanno trascinato i Pacers ad un fantastico record di 15-1 nel mese di novembre. Per Durant invece 28 punti con 7,9 rimbalzi e 5,1 a sugellare un mese in cui ha portato i suoi Thunder ad un record di 11-3.

Micheal Carter-Williams dei Philadelphia Sixers e Ben McLemore dei Sacramento Kings sono stati invece nominati Rookie del mese, rispettivamente ad est e ovest. Per il play di Sixers un primo mese da professionista scandito da 17 punti, 7 assist, 5 rimbalzi e 3 recuperi (primo assoluto della lega) di media. La talentuosa guardia dei Kings ha chiuso invece il mese di novembre a 9,1 punti e 2,9 rimbalzi di media in 22,8 minuti medi di utilizzo.

Infortuni. Dopo Anthony Davis (che starà fuori dalle 4 alle 6 settimane) e Paul Pierce (out dalle 2 alle 4 settimane), un altro giocatore NBA si è rotto la mano. Si tratta di Micheal Kidd-Gilchrist, ala degli Charlotte Bobcats, che si è infortunato alla mano sinistra in un non meglio precisato momento di gioco durante la sconfitta dei suoi Bobcats a Dallas contro i Mavericks.

Tobias Harris, ala al terzo anno degli Orlando Magic, che ha saltato tutta la preseason per un problema alla caviglia esordendo il 24 novembre nella sconfitta dei Magic contro i Suns si è fermato nuovamente per essersi re-infortunato alla caviglia. Il giocatore si sottoporrà a nuovi test per valutare l’entità del danno.


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