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Paul Pierce durante la conferenza stampa di presentazione

Paul Pierce si racconta. In un’intervista al Boston Globe, Paul Pierce ha spiegato come sia rimasto scioccato di essere stato ceduto dopo 15 anni in maglia Celtics, ma ha capito le motivazioni che hanno portato alla sua cessione e dopo il primo attimo di disorientamento si è subito messo al lavoro per farsi trovare pronto a questa nuova avventura: “Per 15 anni ho sempre vissuto la solita routine, ed oggi cambiare città, casa e stile di vita è difficile. Sapevo già che avrei potuto essere ceduto perchè a Boston c’era voglia di un nuovo ciclo. Sapevo di dovermi guardare intorno e c’erano tre squadre in cui avrei voluto giocare: i Nets erano tra queste. Questa squadra mi dà la possibilità di spendere gli ultimi anni di carriera lottando per vincere un altro titolo e di giocare e vivere in un grosso mercato. Per me è la prima volta in una città così grande e carica di pressioni e voglio misurarmi in tutto e per tutto con l’ambiente. La rivalità con i Knicks? L’ambiente dei Nets già mi ama per il semplice fatto che odio i Knicks!”

Quando gli hanno chiesto di Rajon Rondo, Pierce è stato chiaro: “Ho letto di gente che ha puntato il dito contro Rajon per la dipartita di Doc (Rivers). Sono falsità! Negli ultimi due anni non sono mai andati più d’accordo di così, il loro connubio era forte. Rajon è uno dei migliori giocatori di questa lega. Ha vinto un titolo, è un All Star e ci sono tante franchigie che non possono vantarsi di un giocatore di questo calibro. Ho parlato con lui, è pronto per la sfida di essere il leader di questa squadra. Lui sa che è la sua squadra ed ha imparato da me e Kevin (Garnett) come deve essere un leader. Gli ho dato qualche consiglio su come sviluppare la sua leadership, ma è un ragazzo maturo e sono convinto che dimostrerà a tutti di poter guidare la squadra.”

Infine parla della sua “eredità”: “Io, Tim (Duncan), Kobe, Dirk e Kevin (Garnett) siamo gli ultimi della nostra generazione. Abbiamo ancora un paio di anni ad alto livello in cui diremo senz’altro ancora la nostra prima di pensare al ritiro. Vogliamo e voglio, vivere al massimo questi ultimi anni in NBA.”

Felton durante la scorsa off-season. Non proprio nel suo peso forma...

Felton durante la scorsa off-season. Non proprio nel suo peso forma…

Raymond Felton, in forma smagliante. E’ stato uno degli artefici dello scoppiettante inizio di stagione scorsa dei New York Knicks, che poi sono calati anche per i problemi fisici che lo hanno costretto fermo ai box. Raymond Felton è dimagrito di quasi 8 chili durante la off-season perchè rispetto alla scorsa stagione, in cui si presentò appena firmato in evidente sovrappeso al training camp, ha seguito un programma alimentare e di condizionamento fisico che secondo il suo trainer privato, Keith Veney, gli farà guadagnare rapidità e resistenza fisica per non incorrere in quei fastidi fisici che condizionano il rendimento di un giocatore che i tifosi sperano possa elevarsi a secondo violino della squadra della Grande Mela.

“Ero già veloce prima, ora lo sono di più” – dice Felton che poi aggiunge qualche pensiero sparso relativo ai nuovi Knicks, anche su Andrea Bargnani“E’ intrigante poter giocare con Andrea, perchè quando il nostro contropiede principale si esaurisce, so che posso trovare lui a rimorchio sul perimetro per un tiro che mette a occhi chiusi. Sono anche contento di continuare a giocare con Pablo (Prigioni) come guardie nel solito quintetto, cosa che lo scorso anno ha funzionato a meraviglia (13 vittorie consecutive tra Marzo e Aprile con questa strutturazione, ndr). Quest’anno possiamo fare grandi cose, possiamo giocare piccoli, possiamo giocare grandi, abbiamo un’ampia varietà di quintetti da poter mettere in campo. Può partire titolare Metta World Peace come può farlo Andrea Bargnani. Vogliamo fare bene!”.

Deron Williams invita i suoi compagni a una sessione di allenamento privata. Deron Williams non ce la fa ad attendere ottobre (mese in cui aprono ufficialmente le porte dei training camp delle squadre NBA) per giocare con i suoi nuovi compagni di squadra appena arrivati da Boston ed ha organizzato in California, per questa settimana, un workout che si concluderà venerdì a cui prenderanno parte 10 dei suoi 15 compagni di squadra in maglia Nets.

L’intento è quello di allenarsi insieme per creare la prima amalgama di squadra per una formazione fortemente rinnovata con le acquisizioni di Paul Pierce, Kevin Garnett e Jason Terry (che hanno accettato l’invito) e che punta al titolo senza mezzi termini. Le regole NBA vietano eventi ufficiali organizzati dalle franchigie prima del via della nuova stagione per cui l’escamotage di Williams, del tutto legale, serve a far guadagnare tempo per gettare le basi su cui costruire le prime sinergie in campo dei Brooklyn Nets.

Williams organizzò un evento simile anche la scorsa stagione.

Arrestato un assistente allenatore degli Charlotte Bobcats. Spiacevole episodio quello che ha coinvolto l’assistente allenatore degli Charlotte Bobcats Bob Bayer. Bayer è stato arrestato dalla polizia di Saratoga Springs a seguito di una rissa in un bar in cui era coinvolto un suo amico. Edward Parenteau (l’amico di Beyer) ha aggredito uno dei buttafuori del Gaffney’s, un bar della zona. Quando la polizia è intervenuta ed ha preso in custodia Parenteay, Bayer e un’altra persona hanno ostacolato il tutto e sono stati a loro volta fermati. L’assistente allenatore dei Bobcats ha quindi dato in escandescenza ed ha opposto resistenza aggravando la sua situazione.

I Bobcats hanno rilasciato una nota in cui prendono atto del fatto e non rilasceranno commenti fino a quando il corso legale della vicenda non avrà fatto il suo corso. Bob Beyer, 51 anni, ha appena concluso il suo primo anno da assistente dei Bobcats. Dal 2007 al 2012 fu assistente di Stan Van Gundy agli Orlando Magic, mentre due anni fa spese una stagione sulla panchina dei Golden State Warriors prima di approdare a Charlotte.

Rumors di mercato. I Miami Heat hanno 13 giocatori sotto contratto per la prossima stagione, in attesa di chiarire la posizione di Jarvis Varnado, vicino a firmare con Avellino in Italia salvo categorica smentita del suo agente. Se Varnado risulterà a roster per la partita inaugurale della stagione il suo contratto diventerà interamente garantito. Secondo Ira Winderman del Sun Sentinel, Pat Riley vorrebbe riempire i posti vacanti a roster con un veterano che possa dare un contributo tangibile e sfoglia la rosa tra i nomi di Antawn Jamison, Stephen Jackson, DeShawn Stevenson e Rip Hamilton.

I Boston Celtics vogliono completare il loro staff tecnico con un assistente allenatore che abbia il compito di prendersi cura di Rajon Rondo, che gli possa fare da mentore e confidente. Tra i papabili per questo ruolo ci sono due ex Celtics come Wally McCarty e James Posey.

I Detroit Pistons erano vicini alla firma del centro veterano Jason Collins, che sul finire della scorsa stagione aveva fatto outing e dichiarato di essere gay, per allungare la rotazione dei lunghi. Collins aveva svolto alcuni workout con la franchigia del Michigan e credeva di poter strappare un contratto ma all’ultimo momento i Pistons si sono tirati indietro e hanno virato le loro attenzioni su Josh Harrelson, ex Knicks e Heat che lo scorso anno aveva chiuso l’annata in Cina dopo essere stato tagliato appunto dalla squadra poi diventata campione.


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