LA SCELTA DI GASOL – Dopo che negli scorsi giorni si erano alternate diverse notizie riguardanti la possibile scelta tra Bulls e Spurs, Pau Gasol ha scelto di passare a Chicago. Lo spagnolo ha dichiarato sia tramite Twitter sia per intervista che la scelta è stata tutto tranne che facile, dovendo lasciare l’ambiente dei Lakers all’interno del quale ha costruito nel tempo solidissime amicizie che non vuole assolutamente perdere nel tempo.

Ha ringraziato la famiglia Buss, definita da lui come una delle migliori nello sport americano e si è dichiarato onorato di aver giocato al fianco di Kobe Bryant, ma ha anche ammesso che i suoi piani differiscono da quelli attuali dei californiani ed è per questo che le loro strade si sono separate, essendo i gialloviola in una fase di ricostruzione. Restano ancora da definire le modalità del suo passaggio ai Bulls, che al momento non hanno lo spazio salariale per firmarlo. E’ in arrivo la cessione di Greg Smith ai Mavs, ma servirà soprattutto decidere il destino di Carlos Boozer, che potrebbe andare in California in un sign-and-trade o essere “amnistiato” (per quest’ultima operazione, il limite regolamentare è mercoledì). Il contratto dovrebbe partire da una cifra attorno ai 6.5 milioni di dollari, mentre invece in caso di sign-and-trade, meno probabile, la cifra si aggirerebbe attorno ai 10. In 7 anni con i Lakers, Gasol ha giocato 3 volte le Finals vincendo 2 volte l’anello.
Curiosa la reazione di Phil Jackson, che lo seguiva per i suoi Knicks, su Twitter alla notizia dell’accordo con Chicago:

DOUBLE P HA SCELTO I WIZARDS, ARIZA A HOUSTON – E’ ufficiale il passaggio di Paul Pierce dai Brooklyn Nets ai Washington Wizards, dopo che qualche ora prima la franchigia della Capitale aveva perso una delle sue pedine fondamentali, quel Trevor Ariza che ha lasciato tutti con l’amaro in bocca scegliendo di tornare a Houston con un contratto che porterà nelle tasche del giocatore 32 milioni in 4 anni, dagli 8.6 del primo anno a scendere fino a 7.4 nell’ultimo. Grande entusiasmo tra i nuovi compagni di Double P, che ha accettato l’intera mid-level exception per un totale di 11 milioni in 2 anni (il secondo vincolato da player option) a partire da Wall per arrivare a Gortat, come fanno intendere i loro Tweet.

In termini economici, per i Nets rifirmare Pierce sarebbe stato fin troppo dispendioso, dunque hanno preferito lasciarlo partire e puntare sullo sviluppo di alcuni giovani come Karasev e Bogdanovic. Voci di corridoio più che accreditate confermano che la prima scelta ideale dell’ex simbolo di Boston non fossero in realtà i Wizards, ma una franchigia tra la stessa Brooklyn e Los Angeles, sponda Clippers, per riunirsi a Doc Rivers. Il contratto è un biennale da 11 milioni complessivi, ma c’è la possibilità per il giocatore di tornare, volendo, free agent la prossima stagione, in cui Pierce compirà 38 anni.

DENG VERSO LA FLORIDA – Si lavora nelle ultime ore a Miami per portare nel proprio roster Luol Deng, avendo la possibilità di offrire al giocatore un biennale da 20 milioni di dollari complessivi. Gli Heat non sono l’unica squadra interessata all’ala ex-Bulls e Cavaliers, dato che Mavericks, Hawks e Suns rimangono vigili alla finestra nel momento in cui l’affare non dovesse andare in porto, anche se per Dallas la priorità pare al momento Lance Stephenson. La scelta dovrebbe ricadere sugli Heat non solo per ragioni economiche ma, a livello di organico, con la conferma di Bosh e con quella di Wade in arrivo di certo Miami rimane una destinazione più che gradita per fare da subito qualcosa di rilevante. Attese nei prossimi giorni anche le firme di Udonis Haslem, Josh McRoberts e Danny Granger, per dare forma ai nuovi Heat orfani di LeBron James.

MARVIN WILLIAMS AGLI HORNETS – Un altro movimento di mercato perfezionato nelle ultime ore vede protagonista Marvin Williams, scelta numero 2 assoluta al draft del 2005, nelle ultime due stagioni ai Jazz dopo essere stato scambiato dagli Atlanta Hawks. Per Williams, contratto biennale da 14 milioni complessivi con gli Charlotte Hornets, dopo aver viaggiato la passata stagione a 9.1 punti a partita conditi da 5.1 rimbalzi.

Kevin Love, potrebbe finire a Cleveland

Kevin Love, potrebbe finire a Cleveland

KEVIN LOVE – Probabilmente uno dei nomi più caldi e intriganti di questo mercato, o almeno uno di quelli che avrebbero risentito all’ennesima potenza dell’effetto domino creato dalla cosiddetta “Decision 2.0”. Adesso Cleveland piace per davvero agli addetti ai lavori e, soprattutto, ai giocatori indecisi che ricevono diverse offerte. Potrebbe essere la destinazione ideale per Love, ma di certo la contropartita dovrà essere all’altezza, ed è per questo che è stato fatto più volte il nome di Wiggins negli ultimi giorni, da abbinare ad altri giocatori di cui i Cavaliers potrebbero potenzialmente privarsi, uno su tutti Dion Waiters. Rimane comunque molto difficile che Cleveland si privi della sua prima scelta, dato che questa volta dovrebbe aver scelto bene e non aver commesso una sorta di errore come nel caso di Bennett, su cui comunque paiono non aver perso tutta la fiducia. Caso molto interessante, di certo quello che fa più scalpore tra le possibili trade rimaste, che però non si dovrebbe concludere nell’immediato.