Marreese Speights (AP Photo-Matt York)

Marreese Speights (AP Photo-Matt York)

Trade Memphis-Cleveland
I Grizzlies hanno perfezionato la cessione di Marreese Speights, Wayne Ellington, Josh Selby e una prima scelta 2015 (protetta nelle prime 5) a Cleveland in cambio di Jon Leuer. In sostanza, è una mossa generata da ragioni economiche per Memphis, che si libera di circa 7 milioni di salari e scende sotto la soglia della luxury tax, raggiungendo l’obiettivo dichiarato dalla nuova proprietà, capeggiata da Robert Pera. Inoltre, la trade garantisce la conferma in Tennessee fino al termine della stagione di Rudy Gay e Zach Randolph, per tentare con loro un altro assalto alla post-season. I Grizzlies hanno trovato un partner perfetto in Cleveland, che aveva 10 milioni di spazio salariale a disposizione e dunque può assorbire i 4.2 milioni di Speights (che diventeranno 4.5 il prossimo anno prima di andare in scadenza) e i 2 di Ellington (che diventerà free agent con restrizione in estate), oltre ai 762 mila dollari di Selby, che andranno a rinforzare una tra le peggiori squadre della lega, incentivata a completare l’affare con l’inserimento di una prima scelta. Mentre i Cavs hanno rilasciato Jeremy Pargo per creare spazio nel roster, i Grizzlies ora provvederanno a completare la squadra a disposizione di coach Hollins, firmando al minimo salariale Billy Walker e Delonte West, a cui dovrebbe aggiungersi anche Sasha Vujacic.

Kobe Bryant: “Così non va”
La mancanza di risultati in casa Lakers è sempre più un argomento di discussione e di preoccupazione. Per i tifosi, ma anche per i giocatori, che vedono sempre più facilmente aumentare la loro frustrazione. Sette partite sotto al 50% di vittorie e 4 lunghezze di distanza dai playoffs dipingono il quadro di una stagione davvero controversa, piena di problemi mai risolti, che rischia seriamente di essere ricordata come uno dei peggiori fallimenti sportivi. “Ovviamente, le cose non stanno andando bene” ha dichiarato Bryant, che ha risposto con un lungo silenzio seguito da un sorrisetto furbesco a chi gli chiedeva se la decisione di “panchinare” Gasol per far partire in quintetto Clark avrebbe migliorato la situazione. A proposito di Howard, che si è lamentato per lo scarso coinvolgimento in attacco, ha aggiunto: “Ho cercato di cambiare le mie abitudini di gioco per chiamarlo in causa più spesso. Qualche volta finisco per sembrare un idiota perché salto, ho un tiro da prendere ma cerco di servirlo. Invece lui si aspetta la mia conclusione e allora è girato di schiena. Lo tengo in considerazione il più possibile, talvolta questo mi manda un po’ fuori ritmo ma va bene così. Se aiuta la squadra, non ho problemi a farlo”. I problemi sono tanti, a partire da un equilibrio difficile da trovare con così tante stelle. Ma ora la nave è in viaggio e deve cercare di raddrizzare la rotta. Per questo, Kobe non ha risparmiato qualche indicazione anche a D’Antoni, di cui ben difficilmente dichiarerà inadeguato il sistema, ma ha tenuto a sottolineare come sia necessario “tornare alle basi e mettere i giocatori nelle condizioni di fare ciò che conoscono meglio. Steve è al meglio quando gioca il pick-and-roll, Pau in post basso e io al prolungamento della linea di tiro libero”.

Anderson Varejao

Anderson Varejao

Stagione finita per Varejao
Poteva procedere verso l’All-Star Game e invece la stagione di Anderson Varejao è finita con largo anticipo. Dopo l’infortunio e l’operazione per riparare il quadricipite lesionato, che avrebbe dovuto portare solo una sosta di qualche settimana, si è verificata una complicazione, con un coagulo di sangue che si è  formato nel polmone e lo costringerà a sottoporsi ad una lunga serie di terapie che dureranno almeno tre mesi. I Cavaliers hanno garantito che guarirà completamente, ma per il momento resterà ancora alcuni giorni in ospedale. “Non averlo in campo era già una brutta notizia – ha detto Kyrie Irving – Ma le cose sono andate anche peggio. Gli auguriamo tutto il meglio. Cercheremo di essergli vicino e tenerlo su di morale per quanto possibile”.

Buone notizie per Derrick Rose
La star dei Bulls, Derrick Rose, procede sulla via del recupero. E sembra “molto vicino”, come detto da coach Thibodeau, a riprendere gli allenamenti con i normali contatti fisici, insieme al resto del gruppo. “Potrebbe anche succedere già questa settimana” perché rappresenta il prossimo passo da compiere sulla via del rientro in campo ma i Bulls ci tengono a precisare che questa situazione verrà prolungata per un “periodo abbastanza lungo” e il giocatore di certo non verrà mandato in campo dopo “uno o due giorni di contatti”.

Jermaine O'Neal

Jermaine O’Neal

Jermaine O’Neal, violenta lite col g.m. dei Suns
Negli uffici dei Phoenix Suns, è stata registrata una violenta lite tra Jermaine O’Neal e il general manager Lance Blanks. E’ accaduto tutto dopo il primo allenamento tenuto da Lindsey Hunter, assunto come nuovo allenatore dopo la separazione consensuale da Alvin Gentry, lo scontro verbale ha raggiunto toni così accesi da essere sentito anche negli spogliatoi dei giocatori. Non è chiaro al momento il motivo del contrasto, ma non è certamente un bel segnale per la direzione che sta prendendo la franchigia di Phoenix, al momento nei bassifondi ad ovest. Di sicuro, O’Neal ha saltato l’allenamento di martedì per un imprecisato problema di salute ed ha dichiarato di non essere in grado di partecipare alla trasferta di mercoledì a Sacramento.

I Kings vanno a Seattle. Kevin Johnson frena
Il giorno dopo l’annuncio dato direttamente dai fratelli Maloof della firma per la cessione dei Kings al gruppo guidato da Chris Hansen e il conseguente trasferimento a Seattle, il sindaco di Sacramento – nonché ex giocatore NBA – Kevin Johnson prova a giocare le ultime carte per trattenere il basket nella sua città. Parlando in municipio davanti ai tifosi dei Kings e ad alcune altre autorità, Johnson ha invitato la gente di Seattle a “non festeggiare troppo presto”, perché ha svelato di avere una lista di 19 investitori locali pronti a versare almeno 1 milione a testa per comprare la franchigia, promettendo di rivelare “a breve” anche il nome di quello che dovrebbe essere il socio di maggioranza.