Tim Duncan (Photo by D. Clarke Evans/NBAE via Getty Images)

Tim Duncan (Photo by D. Clarke Evans/NBAE via Getty Images)

IL NUOVO CALENDARIO – La NBA ha svelato il calendario della prossima stagione, che si aprirà il 28 ottobre con gli Spurs campioni che ospiteranno Dallas e i Lakers allo Staples Center contro i Rockets. LeBron James il 30 inizierà la seconda avventura con i Cavaliers in casa contro i Knicks, mentre il primo ritorno a Miami da avversario arriverà il giorno di Natale.

MONROE SCEGLIE LA QUALIFYING OFFER – Greg Monroe, uno dei free agent più pregiati ancora disponibili sul mercato, ha scelto il proprio futuro. A sorpresa, dopo aver rifiutato una ricca proposta pluriennale, ha deciso di scegliere l’opzione a disposizione solo dei “restricted” free agent, cioè la qualifying offer, che nel suo caso vale 5.4 milioni per un anno. Questo gli permetterà di essere totalmente padrone del proprio destino la prossima estate, andando dunque verso una separazione dai Pistons, da cui ha già rifiutato una ben più ricca proposta pluriennale.

BALLMER SUBITO AL LAVORO – Appena salito al comando dei Clippers, Steve Ballmer è atteso subito al lavoro per dare tranquillità a Doc Rivers, che non ha mai nascosto il proprio disagio per la vicenda legata a Sterling e la conseguente incertezza per il futuro. Un futuro che invece Ballmer vuole vedere sempre più vincolato ai suoi Clippers: Rivers ha ancora due anni di contratto, ma è previsto che inizino a breve le trattative per un’estensione a lungo termine. Ballmer, nella prima lettera ufficiale dopo l’acquisto della franchigia, ha promesso di dare ai Clippers un ruolo sempre maggiore all’interno della comunità in parallelo con le ambizioni sul campo, garantendo di voler fornire ai tifosi la miglior esperienza di basket nella NBA.

DONALD STERLING PERDE ANCORA – Dopo il perfezionamento della cessione dei Clippers a Steve Ballmer, con relativo comunicato ufficiale della NBA, Donald Sterling ha presentato appello contro la sentenza della corte di Los Angeles. Ma non ha avuto successo: la corte d’Appello ha ritenuto di non dover interferire su una vendita già completata e che comunque l’ex proprietario non ha fornito motivazioni sufficienti per giustificare una sua permanenza neppure temporanea.

RAPTORS MULTATI PER “TAMPERING” – I Toronto Raptors sono stati multati di 25 mila dollari per “tampering”, cioè il comportamento con cui una franchigia o una persona associata ad essa tenta – direttamente o meno – di acquisire i servizi di qualcuno che è sotto contratto altrove. Il colpevole in questo caso è il rapper Drake, ufficialmente “ambasciatore globale” – anche se non percepisce stipendo – dei Raptors, che, durante un proprio concerto a Toronto a cui stava assistendo anche Kevin Durant, ha incitato il pubblico a mostrare all’MVP dell’ultima stagione cosa succederebbe se diventasse un giocatore della franchigia canadese. Fin troppo scontata, è arrivata la notevole ovazione. Durant può diventare free agent al termine della prossima stagione. La vicenda è proseguita, perché la NBA ha proposto a Toronto una via d’uscita: stracciare la multa a condizione che Drake venga privato del proprio “ruolo”. Ma, a quanto pare, la franchigia ha rifiutato.

TUCKER SOSPESO – La NBA ha sospeso per tre gare l’ala dei Suns, P.J. Tucker, poiché risultato colpevole di guida pericolosa in stato d’ebbrezza. Il giocatore, condannato a 3 giorni di carcere e 11 di arresti domiciliari, sconterà la pena all’inizio della prossima regular season. Il suo livello di ebbrezza rilevato è stato classificato come “super estremo”, che in base alle leggi dell’Arizona, identifica una percentuale di alcol nel corpo superiore al 20% (quando è stato fermato, era al 22.2%, mentre il limite legale dello stato è l’8%).

ODEN ARRESTATO – Greg Oden è stato arrestato qualche giorno fa presso la casa di sua madre ad Indianapolis, con l’accusa di aver colpito con un pugno al volto l’ex fidanzata, da cui si è separato un paio di mesi fa. E’ stato rilasciato dopo poche ore. E nella giornata di ieri è stato autorizzato a lasciare lo stato dell’Indiana, dove dovrà ripresentarsi per il processo fissato il prossimo 22 ottobre. Secondo le notizie emerse, la donna, nelle prime indagini, non è stata particolarmente collaborativa: trovata dalla polizia col volto sanguinante, nell’interrogatorio ha dichiarato di essere caduta ma senza specificare il luogo e il momento.

AMPLIATO L’ALL-STAR BREAK – La notizia era già emersa un po’ di tempo fa. Ora ci sono maggiori certezze: la NBA amplierà dalla prossima stagione la pausa per l’All-Star Weekend, garantendo dunque a metà febbraio una sosta nella regular season di almeno 8 giorni, ma per alcune squadre sarà anche più lunga.

CHARLOTTE VUOLE L’ALL-STAR GAME – Michael Jordan vuole riportare Charlotte ad essere palcoscenico del grandissimo basket. Dunque, gli Hornets, insieme alla Charlotte Sports Foundation, hanno annunciato di aver presentato una proposta alla NBA per ospitare l’All-Star Weekend del 2017 o del 2018.