Masai Ujiri

Masai Ujiri

UFFICIALIZZAZIONI IN CASA RAPTORS – Toronto non si ferma, il General Manager Masai Ujiri continua a rafforzare la squadra. La volontà della franchigia canadese di dare continuità a quanto di eccelso fatto lo scorso anno è tanta, tantissima. Nella giornata di ieri, altri due tasselli si sono così aggiunti al roster a disposizione di coach Dwane Casey. Toronto ha, infatti, messo sotto contratto Lucas Nogueira e Will Cherry anche se, nel momento in cui scriviamo, non si conoscono ancora i rispettivi termini degli accordi. Per acquisire le prestazioni del centro brasiliano con passaporto spagnolo, i Raptors hanno dovuto sborsare alla squadra di appartenenza di Nogueira, l’Estudiantes di Madrid, 600.000 dollari sugli 800.000 previsti dalla clausola di buyout, mentre i restanti 200.000 dollari sono stati pagati dal giocatore. Cherry, invece, avrebbe firmato un accordo su base biennale al minimo salariale, anche se non è ancora dato sapere se si tratti di un contratto garantito o meno.

QUALE FUTURO PER USA BASKETBALL? – L’eco del terribile infortunio subito da Paul George durante lo scrimmage degli Usa nella notte tra venerdì e sabato non si è ancora spento, e non potrebbe essere altrimenti. Nelle ultime ore, molto si è detto riguardo a quale potrà essere il futuro di USA Team. Come da facile pronostico, chi non ha fatto mancare il proprio pepato punto di vista è stato il proprietario dei Dallas Mavericks, Marc Cuban che ha definito il CIO “un’organizzazione corrotta. Noi proprietari dovremmo – incalza Cuban – creare con l’aiuto dei giocatori una nostra Coppa del Mondo di pallacanestro,una manifestazione indipendente dal Comitato Olimpico internazionale”. Nelle ultimissime ore, è intervenuto anche il Commissioner della NBA, Adam Silver, che ad ESPN ha dichiarato di non aspettarsi nell’immediato un drastico cambiamento di rotta da parte delle stelle della lega circa la volontà di partecipare agli impegni con Usa Team durante le prossime estati. Di certo, Silver ha comunque fatto intendere di non sorprendersi qualora il dibattito sull’opportunità o meno di mandare in nazionale i migliori giocatori della lega si farà sempre più caldo in futuro: “sarà uno degli aspetti centrali dei prossimi incontri che faremo con il comitato giocatori a settembre. Continueremo a valutare i pro e i contro di questa situazione anche se è giusto sottolineare che i giocatori che hanno l’opportunità di partecipare agli impegni con le proprie nazionali crescono molto in termini di autostima, passione per il gioco, leadership. Infortuni come quello di George – continua Silver – sarebbero potuti succedere in qualsiasi altro momento ed in qualsiasi altra situazione”. Il dibattito è aperto, soltanto nei prossimi mesi ne sapremo qualcosa di più.

RUMORS – Mentre il play dei Miami Heat, Norris Cole, cambia agente visto che si è legato a Rich Paul, ed il suo ex, ex? compagno di squadra Ray Allen non ha ancora deciso se continuare la sua folgorante carriera oppure appendere le scarpe al chiodo, non si placano i rumors inerenti a possibili movimenti di mercato. Se Andrew Wiggins, sempre più passibile di scambio con Kevin Love nell’affare che coinvolge Cleveland e Minnesota  è uscito allo scoperto dichiarando che “giocherò soltanto per una squadra che mi vorrà realmente”, MarShon Brooks sarebbe sempre più nei radar degli Indiana Pacers, alla ricerca di un giocatore che possa sostituire lo sfortunatissimo Paul George. L’ex giocatore di Celtics, Warriors e Lakers, messosi in luce nella recente summer league disputata con i Sacramento Kings (10,1 ppt e 53% dal campo, queste le sue cifre), potrebbe essere il profilo più indicato (anche in termini economici visto che Indiana avrà a disposizione un’eccezione medica da 5.3 milioni di dollari) per sostituire il #24. L’ex Cremona Gary Forbes, infine, sarebbe seguito con interesse dai già citati Indiana Pacers e dai Memphis Grizzlies.

BLATT DIFENDE ISRAELE – Pur se il basket centra solo in senso lato, fanno discutere le dichiarazioni del neo Coach dei Cleveland Cavaliers, David Blatt. Forte del suo straordinario passato in Israele come capo allenatore del Maccabi Tel Aviv, l’ex allenatore tra le altre squadre anche dell’allora Benetton di Treviso, ha avuto il coraggio e la ben nota onestà intellettuale di esprimersi riguardo al sanguinoso conflitto che sta imperversando in Medio Oriente. Queste le sue dichiarazioni riprese dal noto sito israeliano Globes: “a mio modo di vedere, la guerra che Israele sta portando avanti a Gaza è la più giusta tra quelle che personalmente possa ricordare. Sono assolutamente a favore dell’operazione che sta mettendo in atto Israele”. Parole forti, parole quantomeno sincere.