Larry Bird – Mercoledì scorso la Leggenda dei Boston Celtics è diventato il primo nella storia a potersi fregiare di titolo di MVP (3 volte da giocatore), titolo di Coach of the Year (nel 1998 ai Pacers) e, per finire, anche Executive of the Year (quest’anno appunto). Bird ha totalizzato 88 punti, ricevendo 12 voti per il primo posto, e ha aggiunto che la strada per costruire questi Pacers è stata molto lenta e tortuosa, ma finamente sta pagando i dividendi. Il futuro di Larry Bird come presidente non è assicurato, visto che lui stesso ha precisato che deciderà dopo un incontro con la proprietà della squadra, a fine stagione.

Dwyane Wade – Non ci saranno provvedimenti per il Flagrant Foul di Dwyane Wade ai danni di Darren Collison, avvenuto durante gara 2 delle semifinali della Eastern Conference. Il fallo è stato giudicato un flagrant-1, e la prova televisiva ha stabiito che non c’è necessità di rivalutarlo come flagrant-2. Il numero 3 degli Heat sarà quindi in campo per gara 3.

Al Harrington – L’Ala dei Denver Nuggets si sottoporrà ad un intervento chirurgico per risolvere un problema al suo menisco destro. Il giocatore dovrebbe tornare in tempo per la preparazione estiva, in vista della prossima stagione. Harrington sta anche recuperando da una frattura al naso, occorsagli durante la serie con i Lakers.

Competition Committee – Per discutere di regole e innovazioni c’è sempre stato un comitato, che prima era composto dai 30 General Manager (General Manager Committee). Da quest’anno il comitato sarà strutturato in maniera diersa, includendo 4 GM, 2 proprietari e un rappresentante dei giocatori. Sono stati da poco decisi i GM che ne faranno parte: O’Connor (Utah Jazz), Colangelo (Toronto Raptors), Kupchak (LA Lakers) e Presti (OKC Thunder). Questi vanno ad aggiungersi ai proprietari Gilbert e Lacob, e ai coach Carlisle, Rivers e Hollins. Ancora non si sa chi sarà il rappresentante dei giocatori.