Redd torna in campo e lo fa con i Phoenix Suns

La prima settimana di regular season è quasi arrivata  al termine e non è certo ancora tempo di bilanci. Qualche segnale dalle presunte big è arrivato, in particolare dagli Oklahoma City Thunder e dai Miami Heat, mentre qualche preoccupazione è stata offerta dalle “vecchie” contender, anche se non ci si può mai fidare abbastanza di squadre come i Lakers (2-2), i Celtics (0-3) e i Mavericks (0-3), che con un calendario cosi compresso faranno fatica ma alla lunga rappresentano sempre realtà competitive e con cui fare necessariamente i conti. Avete seguito giornalmente i recap delle gare giocate finora grazie allo splendido lavoro della redazione, oggi è il momento delle notizie che più hanno interessato il panorama NBA degli ultimi giorni.

MERCATO – Mentre ancora qualche free agent è libero, uno dei reduci dal periodo breve di offseason si è appena accasato. Michael Redd ha infatti firmato con i Phoenix Suns, squadra che ha perso le prime 2 gare della stagione, per di più in casa. L’ex Milwaukee reduce da tantissimi problemi fisici ha trovato l’accordo su un offerta che gli garantirà 1.3 milioni di dollari per la stagione in corso. Redd avrà certamente spazio nel ruolo affianco a Nash dopo il taglio di Mickael Pietrus, potendo dare quella dimensione perimetrale a una squadra che ha trovato innumerevoli difficoltà a trovare il canestro nelle prime due uscite. Mentre Redd trova casa in Arizona, Joel Przybilla, ex centro dei Portland Trail Blazers, è ancora libero, anche se sembra che i Clippers siano fortemente interessati al lungo che la scorsa stagione ha giocato solo 38 partite a causa di problemi, anche lui, alle ginocchia. I Grizzlies invece hanno tagliato Brian Skinner, che aveva giocato solo 4 minuti il 26 dicembre contro gli Spurs, proprio mentre sembrano essere vicini a vedere il ritorno del centro iraniano Hamed Haddadi, giocatore che era diventato unrestricted free agent dopo che il GM Chris Wallace aveva rinunciato alla “qualifying offer” del valore di 2 milioni di dollari.

THUNDER – Un mercato che prosegue davvero in sordina, che al momento lascia spazio a James e a tutte le emozioni che quest’inizio di stagione ci sta regalando, non ultimo un buzzer beater di Kevin Durant, che nella notte ha permesso ai Thunder di battere i campioni in carica di Dallas. Proprio il numero 35 di Oklahoma City è stato protagonista di un alterco con il suo play Russell Westbrook. Come sapete fra i due il sangue che scorre non è dei migliori, e nella gara vinta contro i Memphis Grizzlies, i due si sono presi a brutte parole durante un timeout. Motivo del contendere gli “insulti” del play nei confronti di Sefolosha, reo di aver passato la palla piuttosto che tentare il tiro da tre. Insomma, dialoghi non proprio carini fra compagni, ma per ora è tutto sotto controllo visto che i due hanno minimizzato l’accaduto.

LAKERS – Mentre i gialloviola aspettano il ritorno di Bynum, che ha scontato le 4 gare di squalifica, Kobe Bryant parla in maniera molto positiva del proprio ginocchio, che sembra rispondere bene alla terapia chirurgica effettuata in Germania quest’estate: “E’ molto vicino al 100% e ad ogni gara lo sento sempre meglio”. Per il polso la situazione è differente, visto che l’infortunio gli provoca molto dolore e causa delle modifiche nel modo di giocare del numero 24. Ma questo non gli ha impedito di segnare sempre più di 25 punti nelle prime 4 uscite dei suoi, fra le quali, nella notte, la seconda vittoria stagionale contro i Knicks di Anthony e Stoudemire, quest’ultimo fermato da un infortunio alla caviglia da valutare giorno dopo giorno.

CELTICS – In casa Boston non è uno dei migliori periodi. Le sconfitte di fila sono tre e Paul Pierce ancora non ha visto il terreno di gioco. Il capitano potrebbe rientrare nella gara di venerdi, ma i medici sono ancora in dubbio se rischiarne l’utilizzo o meno. Chi è più sollevato è sicuramente Jeff Green, che ai microfoni dei reporter ha chiamato la scoperta del suo problema aortico una “benedizione”. “Posso tornare a giocare a basket. Fortunatamente ci sono stati i controlli, perchè nessuno sa i danni che questo problema poteva causarmi”. Green ha dichiarato di aver contattato Etan Thomas, che aveva avuto nel 2007 un intervento simile a quello che dovrà effettuare l’ex Thunder, che si trova tuttora al seguito della squadra anche nelle trasferte.