Miami Heat@Indiana Pacers

LA PARTITA: Miami Indiana atto IV è stata una gara di grandi contraddizioni. Lebron James ha dimostrato ancora una volta di essere indiscutibilmente il miglior giocatore della Lega con una prova leggendaria che verrà ricordata a lungo; Dwyane Wade che ha spento ogni polemica con un secondo tempo incredibile da 22 punti e con pochissimi errori eppure il giocatore chiave è stato Udonis Haslem che ha messo 8 punti nell’ultima frazione, tanti quanti quelli di “Flash” e uno in più di “The Chosen One”. Haslem è stato l’uomo chiave perché finalmente James e Wade hanno trovato un terminale che li ha aiutati nei momenti chiave e che ha punito la difesa avversaria che ovviamente era tutta concentrata sulle due stelle avversarie. Anche la partita di Indiana è stata segnata da grandi contraddizioni però, i Pacers fanno dei centimetri e del gioco in area la loro forza principale eppure hanno concesso 10 rimbalzi in più ad una squadra piccola come Miami, 55 in totale di cui ben 14 in attacco;  hanno avuto 16 punti con 6/7 al tiro da Darren Collison, ma hanno costruito il loro vantaggio in doppia cifra quando a giocare e George Hill (8 punti e 4 assist con 2/9 dal campo) mentre l’ex NOLA è stato in campo per lunghi tratti del secondo tempo mentre la squadra affondava. Per non parlare della differenza tra primo e secondo tempo, Dopo 24 minuti quasi perfetti in cui hanno segnato 54 punti I Pacers si sono ripresentati in campo nel peggiore dei modi e hanno giocato un con un terzo periodo da incubo chiuso con 16 punti segnati e 30 concessi che ha spezzato in due la partita.

LA SERIE: Con la vittoria in gara 4 Miami ha ottenuto un duplice importantissimo risultato. Da un lato, ha recuperato il fattore campo, dall’altro una cosa ancora più importante: ha recuperato Dwyane Wade. Per quanto James sia fenomenale era impensabile che potesse trascinare Miami all’anello da solo invece con un Wade così a supportarlo, per non parlare del ritrovato Haslem, il panorama degli Heat ritorna improvvisamente più roseo. Nello stesso tempo c’è un Indiana sprecona che potrebbe rimpiangere a lungo questa partita in cui ha sprecato un vantaggio in doppia cifra. Tuttavia i Pacers sono ancora vivi e difficilmente concederanno ancora così tanti rimbalzi agli Heat, soprattutto in attacco, Insomma l’ipotesi di una gara 7 è tutt’altro che remota, ma a quel punto lo star power e il fattore campo dovrebbero fare la differenza in favore di Miami.