Lebron James e Paul George, ancora una volta protagonisti della sfida (fonte: AP Photo/Lynne Sladky)

Lebron James e Paul George, ancora una volta protagonisti della sfida (fonte: AP Photo/Lynne Sladky)

Miami vince nettamente gara5 all’American Airlines Arena e si guadagna due matchpoint, il primo dei quali sabato prossimo ad Indianapolis. I Pacers comandano per tutto il primo tempo (con la coppia GeorgeHibbert che firma tutti i primi 25 punti della formazione), seppur con vantaggi minimi (massimo +7 sul 34-27) fino al 44-40 dell’intervallo lungo. La svolta arriva nel terzo periodo, letteralmente dominato dagli Heat (13-30 il parziale) grazie a 16 punti di un LeBron James scatenato ed alla partita quasi perfetta di Udonis Haslem. Gara ribaltata e +13 Miami alla penultima sirena. Indiana tenta di rientrare in apertura di ultimo quarto (64-72) ma un nuovo parziale di 4-11 firmato dagli uomini della panchina (Allen, Andersen e Cole) spinge gli Heat al massimo vantaggio sul +15 (70-85 a 5’36” dalla fine) che chiude definitivamente la gara, visto che gli uomini di coach Vogel commettono troppi errori nel finale per poter sperare di rientrare.

 

Indiana Pacers @ Miami Heat 79-90 (serie sul 2-3)

 

MVP: 30 punti (13/26 al tiro), 8 rimbalzi e 6 assist, ma soprattutto 16 marcature nel momento clou che decide la gara. E’ sempre LeBron James l’uomo decisivo per Miami.

LVP: Frank Vogel l’aveva definito il “metronomo” dei Pacers: quando gioca bene lui la squadra vince. Beh, Lance Stephenson ha chiuso anzitempo la sua gara (per via dei 6 falli) con 4 punti (2/7 al tiro, entrambe le realizzazioni nel finale a gara ormai decisa), 3 rimbalzi e 2 assist in 28 minuti.

On Fire: Mario Chalmers è il “terzo violino” di questi Heat, almeno per stasera, visto che chiude con 12 punti con 5/12 al tiro (2/4 da tre). Per i Pacers ancora bene la coppia David WestRoy Hibbert che chiude con 39 punti con 15/30 dal campo complessivi (rispettivamente 17 con 7/16 e 22 con 8/14) anche se svetta meno del solito a rimbalzo (6 e 8 palloni arpinati).

Losing Effort: Paul George è ancora una volta il miglior marcatore di Indiana con 27 punti (11/19 al tiro) a cui aggiunge ben 11 rimbalzi e 5 assist. Purtroppo per lui pesano molto le 5 palle perse, un paio delle quali nel finale chiudono definitivamente le speranze di rimonta dei Pacers.

Udonis Haslem, ancora una volta decisivo per le sorti di Miami (fonte: AP Photo/Lynne Sladky)

Udonis Haslem, ancora una volta decisivo per le sorti di Miami (fonte: AP Photo/Lynne Sladky)

The Unespected: probabilmente è sbagliato definirlo una sorpresa, visto che era già stato decisivo in gara3, ma Udonis Haslem disputa un’altra gara ai limiti della perfezione con 16 punti frutto di un 8/9 al tiro. La sua presenza in attacco, soprattutto sugli scarichi per i tiri dai 4-5 metri è troppo importante nell’economia degli Heat che gli si può perdonare la poca incidenza a rimbalzo (solo 3 carambole catturate)

Stat of the night: Indiana paga a caro prezzo le troppe palle perse (17) non compensate, almeno questa volta, dalla solita efficacia a rimbalzo (i Pacers vincono la lotta sotto i tabelloni ma solo per 33-32) e concede il 50,7% al tiro a Miami.


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