L'esultanza di LeBron James dopo la vittoria al fotofinish

L’esultanza di LeBron James dopo la vittoria al fotofinish

Con una rimonta negli ultimi minuti propinata dal tiro da tre i Miami Heat staccano il pass per la 4° finale di conference consecutiva battendo all’American Airlines Arena i Brooklyn Nets al termine dei 48 minuti di gara 5. I Nets, in vantaggio di 9 a 3 minuti dalla fine, perdono improvvisamente la lucidità nel finale, soccombono ai canestri di Ray Allen e LeBron James e chiudono la stagione con l’amaro in bocca per una serie che speravano di portare a gara 6.

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Il parziale Heat di 12-0 in 3 minuti del quarto periodo. A 3 minuti dalla fine di gara 5 i Brooklyn Nets guidavano 91-83 nel punteggio e per molti di loro la testa era già a gara 6, da disputarsi tra le mura amiche del Barclays Center. Invece ecco la reazione dei Miami Heat guidati da 6 punti di LeBron James e 5 di Ray Allen, con una tripla a testa che ha fatto saltare il banco e consegnato la vittoria, e la serie, ai padroni di casa. Un 12-0 di parziale nato dalla difesa e i conseguenza dalla forzature dei Nets, che fino a quel momento, nonostante un attacco poco fluido, erano stati cinici nel far pagare agli Heat ogni distrazione. Un paio di errori al tiro cadauno per Pierce e Johnson, sono serviti agli Heat per prendere fiducia nei propri mezzi. Mario Chalmers, dopo una partita da 0/5 al tiro, ha fatto due giocate memorabili, assistendo Wade a centro area e la tripla finale di Ray Allen a 32 secondi dalla fine con un pregevole extra pass. Ed ecco servita la rimonta, Heat alle finali di conference e Nets al tappeto.

Joe Johnson. Provate a pensare un modo per fare canestro: Joe Johnson in questa partita ha sicuramente ne ha fatto almeno uno soddisfacendo le vostre più fervide immaginazioni. Ben 15 canestri dal campo, 16 punti in vernice, gran parte frutto dei sui immarcabili tiri in corsa dopo aver preso il contatto con il difensore, 65% al tiro, big shot, triple, dal post basso, in isolamento, su scarico. 24 dei suoi 34 punti finali sono arrivati nel secondo tempo in cui ha martellato il canestro degli Heat con una continuità spaventosa, contro chiunque Erik Spoelstra decidesse di mandare sulle sue piste. Ha segnato i canestri che avrebbero demoralizzato qualunque difesa NBA, a giochi rotti, con la mano in faccia, prendendo separazione dal difensore allo scadere dei 24 secondi. Alla fine è calato, complice un paio di ottime difese di LeBron James nei minuti finali da cui ha preso anche una stoppata decisiva, ma è stato l’ultimo dei suoi a mollare, come dimostra quella tripla dall’angolo a 11 secondi dalla fine che aveva dato l’ultima speranza ai Nets sul 94-95 in favore degli Heat.

Dwyane Wade. Dwyane Wade nel corso di questi playoffs NBA si è amministrato parecchio, dovendo fronteggiare problemi di natura cronica alle ginocchia. Non ha mai spinto a fondo nelle prime 8 partite di postseason disputate, serbandosi le sue prestazioni “vintage” per prosceni più importanti, come le finali di Conference. Ma dati i problemi al tiro dei Miami Heat nei primi minuti di partita ed una difesa Nets collassata su LeBron James, ha pensato bene di spendere uno dei suoi pochi gettoni di questi playoffs, con un primo tempo da 20 punti e 7/12 al tiro per tenere a galla i suoi. E’ calato nel secondo tempo, in cui ha ceduto il pallino del gioco nella mani di James, ma è stato strumentale, con un canestro nel finale, nella rimonta Heat che ha significato la vittoria finale.

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Il tiro da tre degli Heat nei primi 3 quarti. Alla fine del primo tempo il parziale recitava 1/16 dalla lunga distanza tra cui spiccavano lo 0/5 di Mario Chalmers e lo 0/4 di Ray Allen. Dopo 3 quarti, grazie alle triple di Chris Bosh si era arrivati a un misero, ma migliore 3/19. I Brooklyn Nets hanno approfittato per tutta la partita delle difficoltà dei padroni di casa nel tiro dalla lunga distanza.  Poi è arrivato il 4° periodo ed ecco servito il 6/10 da tre punti, che ha permesso a Miami di chiudere la serie e passare il turno. E’ iniziato tutto con una tripla dall’angolo di Rashard Lewis, a cui è succeduta una tripla di LeBron James pochi secondi dopo, 2 triple di Chris Bosh, poi ancora James e infine, a 32 secondi dalla fine, la bomba di Ray Allen per il primo vantaggio Heat da metà del secondo quarto.

Kevin Garnett. Con ogni probabilità gara 5 contro gli Heat è stata l’ultima gara in carriera per Kevin Garnett. Ha chiuso la partita con soli 2 punti e 1/3 al tiro in 25 minuti di impiego, prendendo 8 rimbalzi totali. Alcuni sui rimbalzi in attacco nel 4° periodo, da cui sono nati seconde chance portate a termine dai suoi compagni di squadra, non bastano a rendere sufficiente una proba scialba. E’ in difesa che non è mai riusciti a incidere in questa partita e più in complessivo nella serie. Le bombe di Chris Bosh sono nate in gran parte dalla capacità del lungo Heat di aprire il campo, facendo pagare i raddoppi di Garnett a centro area, vanificando la sua presenza sul rettangolo di gioco.