Norris Cole e LeBron James (photo Jeff Haynes/Reuters)

Norris Cole e LeBron James (photo Jeff Haynes/Reuters)

Forse era la serie con il pronostico più scontato alla vigilia e tutto è andato come nelle previsioni: i Miami Heat accedono senza troppe difficoltà alle semifinali di Conference. In gara 4, contro una Charlotte senza Al Jefferson, Miami ha controllato per larghi tratti, prima di accelerare sul finire del terzo quarto. I Bobcats, che nell’era dei “Big 3” non hanno mai battuto Miami, tornano a casa nonostante un Kemba Walker da 29 punti con 11/15 dal campo. Troppo imprecisa Charlotte dall’arco dei 3 punti (7/25 alla fine) e troppo leggera sotto canestro, dove Biyombo e Zeller hanno messo in mostra tutta la loro inesperienza. Dall’altra parte sono 5 i giocatori in doppia cifra, ma a fare la differenza ci pensa, come sempre, LeBron James. Per il numero 6 alla fine ci sono 31 punti, 7 rimbalzi e 9 assist in una serata semiperfetta.

Serata da incubo invece per gli Indiana Pacers che a sorpresa perdono di nuovo tra le mura amiche, sotto lo sguardo basito di Larry Bird. Protagonista della serata, in negativo, è Roy Hibbert, che resta sul terreno di gioco solo 12 minuti nei quali colleziona 2 errori al tiro, 0 punti, 0 rimbalzi e un eloquente -7 di plus/minus. Atlanta, che ha 37 punti dalla coppia Scott/Mack, gioca un secondo quarto perfetto, chiuso con un parziale di 41 a 19. Nella ripresa il vantaggio tocca anche i 25 punti, prima della tardiva reazione dei Pacers. Gli Hawks sono ad un passo dal clamoroso upset e se Indiana vorrà evitare di entrare nella storia dalla parte sbagliata dovrà decisamente cambiare atteggiamento, soprattutto in difesa. Non è un caso infatti che nelle due vittorie ottenute i Pacers abbiano tenuto gli avversari sotto i 90 punti.

UPS                                                           

Mike Scott. Con 17 punti nel secondo quarto, ha contribuito a regalare una splendida vittoria agli Atlanta Hawks, ma ha anche firmato un record di franchigia. Nessuno nella storia degli Hawks aveva infatti chiuso un quarto con 5 triple a bersaglio. Non solo Scott ci è riuscito, ma lo ha fatto senza sbagliare nemmeno una volta.

Kyle Korver  (Photo by Andy Lyons/Getty Images)

Kyle Korver (Photo by Andy Lyons/Getty Images)

Kyle Korver. Non solo Scott, ma anche un altro “Hawk” ha avuto la mano caldissima, per tutta la sera, dall’arco dei 3 punti. KK ha realizzato i suoi 15 punti con un ottimo 5/10 dalla lunga distanza. Come se non bastasse, nei suoi 42 minuti in campo, l’ex Bulls ha catturato anche 9 rimbalzi aiutando in maniera importante una frontline piuttosto piccola.

Norris Cole. Uscito dalla panchina per far rifiatare Chalmers e Wade, Cole ha dato un contributo importante agli Heat.  Preciso fuori e dentro l’arco dei 3 punti, Norris ha anche smistato 4 assist. Il test non era dei più probanti, ma se Miami vuole ripetersi per la terza volta avrà bisogno della sua grinta in uscita dalla panchina.

DOWNS

Charlotte. La missione era quasi impossibile e l’infortunio di Jefferson ha complicato ulteriormente le cose, ma dai Bobcats era lecito aspettarsi qualcosa di più, ad esempio almeno una vittoria nella serie. Arrivata al decimo anno di vita la franchigia del North Carolina è sbaracata ai playoffs per la seconda volta nella sua storia e in entrambi i casi viene eliminata senza aver vinto nemmeno una partita, non proprio il massimo. Contro Miami poi, tutte le lacune viste nella stagione regolare sono uscite prepotentemente: difficoltà nel tiro da 3 punti, dipendenza da Al Jefferson sotto il canestro, panchina corta. Le basi ci sono, adesso serve qualcosa di diverso per fare il salto di qualità.

Roy Hibbert  (Photo by Andy Lyons/Getty Images)

Roy Hibbert (Photo by Andy Lyons/Getty Images)

Roy Hibbert. Che non fosse la sua serie era chiaro fin da gara 1, ma ieri sera ha toccato il fondo. Antic e Millsap sono due giocatori perimetrali che possono metterlo in difficoltà, ma questo non basta per spiegare le pessime prestazione offerte dal centro di Georgetown. Il problema, prima ancora che tecnico/tattico è di natura psicologica, Hibbert si deve sbloccare e alla svelta, altrimenti la stagione dei Pacers finirà con largo anticipo.

 


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