La bella sfida tra George e Ariza che sta caratterizzando la serie tra Pacers e Wizards stanotte è stata vinta dal primo (Photo by Ned Dishman/NBAE via Getty Images)

La bella sfida tra George e Ariza che sta caratterizzando la serie tra Pacers e Wizards stanotte è stata vinta dal primo (Photo by Ned Dishman/NBAE via Getty Images)

Ha sofferto, ha rischiato l’eliminazione, ha mostrato, a tratti, una brutta pallacanestro. Alla fine, però, Indiana ce l’ha fatta. E’ lì dove voleva essere, alla finale dell’Est contro Miami. Per raggiungere l’obiettivo minimo stagionale, ha dovuto penare non poco contro i Wizards. La netta vittoria al Verizon Center in gara 6, però, lancia la squadra di Vogel all’inseguimento degli Heat, vera e propria nemesi per un gruppo che (sbalzi umorali a parte) ha tutto quello che serve per rivaleggiare praticamente alla pari con i campioni NBA in carica. Basterà per tornare alle Finals dopo 14 anni?

UPS

West. Leader in campo e fuori. Nella notte ha sfoggiato una prestazione di alto livello, proprio nel momento in cui i compagni ne avevano più bisogno. 29 punti con 13/26 dal campo, decisivo con la sua efficacia fronte e spalle a canestro, fondamentale nel contenere i bollenti spiriti della coppia Nene-Gortat. Sempre in prima linea poi, per cercare di scuotere il gruppo nei (tanti) momenti in cui sembrava una squadra allo sbando.

Stephenson. Dopo la scialba prestazione di due notti fa, “Born ready” è tornato ad incidere con 17 punti, 8 assist e 5 rimbalzi. Imprescindibile per la squadra la sua esuberanza, la sua capacità di improvvisare fuori dallo spartito. Se questo è lo Stephenson che vedremo contro Miami, gli Heat non avranno vita facile, tutt’altro.

DOWNS

Wall. Si professa una delle migliori point-guard della lega. Noi non dubitiamo del grande talento del #2 dei Wizards ma, al tempo stesso, riteniamo che se in una gara da dentro e fuori tiri con un misero 5/16 dal campo per 12 punti, qualcosa da migliorare, più di qualcosa, c’è. Wall imparerà la lezione da questa partita, lo renderà (si spera) più umile. Non è ancora al top, i margini di miglioramento, però, ci sono tutti.

Ariza. Una delle chiavi dei Wizards, sia in attacco che in difesa, è incappato in una gara negativa proprio nel momento più importante della stagione anche se la difesa su George è stata, come sempre, più che competente. Pesano, però, i soli 6 punti realizzati, troppo pochi per sperare di forzare la serie a gara 7.