Nuovo record nella notte per Ray Allen che guida gli Heat al 3-0

Nuovo record nella notte per Ray Allen che guida gli Heat al 3-0

Miami Heat @ Milwaukee Bucks 3-0

La partita: “Non l’abbiamo preso per i record, lui è tutti i giorni Ray” ha dichiarato Spoelstra. Si perché parliamo di Ray Allen che nella notte ha infranto un altro record, anche questa volta ai danni Reggie Miller. Con il 5/8 da oltre l’arco l’ex Boston ha raggiunto le 322 triple segnate nei Playoffs superando il precedente limite dell’ex guardia di Indiana che si era fermato a 320. Eppure fino a 3′ dal termine del terzo quarto il match contro i Bucks era ancora in bilico, con gli Heat che dopo aver rincorso tutta la partita sul 67-66 hanno piazzato un parziale di 23-7 portando a casa anche gara 3. James con 22 punti, Allen con 23 e i 16 punti con 14 rimbalzi di Bosh hanno guidato gli uomini di Spoelstra in un match a tratti molto difficile e che li aveva visti in difficoltà durante il primo tempo. I Bucks, nonostante la buonissima prova corale dei primi tre quarti (6 uomini in doppia-cifra) e i buoni propositi niente ha potuto contro una squadra che appare già in discreta forma.

La serie: Ci sarebbe poco da dire. 3-0 per gli Heat, Bucks positivi ma non durante l’intera partita e che probabilmente dovranno deporre le armi già in gara 4. Di certo Jennings e compagni cercheranno di portare a casa almeno una vittoria nella serie e per farlo dovranno riuscire a tirare con percentuali accettabili sia da due che da te. Di certo Milwaukee non può fare altro che riconoscere la superiorità degli avversari e maturare in visto delle prossime stagioni. Sarà da verificare quanta voglia avranno gli Heat di chiudere subito la serie.

Head to Head: second unit Heat vs. second unit Bucks. 43-25 dice il bilancio a fine serata delle panchine dei due team. Mentre quella dei Bucks ha avuto una serata che possiamo definire, in fin dei conti, normale quella degli Heat ha ribadito cosa fa la vera differenza a questi livelli. E non si è trattato di un semplice dettaglio, basti vedere i +/- dei vari Allen, Andersen (11 punti, 5/5 dal campo, 6 rimbalzi in 13 minuti), Battier. La panchina più Lebron havinto gara 3, non bellissime notizie per le altre contendenti.

 

Decisiva la coppia Boozer-Deng nella vittoria in gara sui Nets (Foto: sports.yahoo.com)

Decisiva la coppia Boozer-Deng nella vittoria in gara sui Nets (Foto: sports.yahoo.com)

Brooklyn Nets @ Chicago Bulls 1-2

La partita: Dopo aver dominato la partita, i Bulls si sono ritrovati sul +17 (73-56) con 9′ sul cronometro. Un vantaggio che sarebbe sembrato ai più molto rassicurante visto il punteggio basso del match. Invece segnando soltanto due degli ultimi dieci tentativi dal campo e sbagliando tre liberi su sei Chicago ha consentito la rimonta dei Nets che hanno addirittura avuto in mano la palla del pareggio. C.J.Watson però non ha saputo sfruttare l’occasione sbagliando una tripla dall’angolo sulla sirena.  Dopo parziale  di 17-5 con 5/9 dal campo nei primi 7 minuti, Brooklyn ha realizzato soltanto 4 dei restanti 31 tentativi nel corso del primo tempo, consentendo la rimonta e poi la successiva fuga dei Bulls. “Dopo aver detto e fatto tutto, doveva soltanto segnare” ha dichiarato il coach dei Nets, P.J. Carlesimo. Chicago dal canto suo si è affidata al duo Boozer-Deng (22+16-21+10) per mettere il primo sigillo alla partita, costringendo i Nets a fare un immane fatica per trovare la via del canestro. Era dai tempi dei sei anelli che due giocatori di Chicago nella stessa partita di Playoffs non facevano segnare un 20+10. Gli ultimi erano stati tali Michael Jordan e Scottie Pippen.

La serie: Dopo la sconfitta in gara 1 i Bulls hanno ripreso in mano le redini mentali e tattiche della serie. Il sistema difensivo di Thibodeau ha tenuto sotto scacco l’attacco abulico dei Nets e se Brooklyn non riuscirà a trovare le giuste contromisure questa serie si avvia ad essere segnata. Quali le soluzioni per P.J. Carlesimo? Portare al minimo le occasioni nelle quali saranno contemporaneamente in campo Evans e Wallace per esempio. Perché contro una difesa già vicina alla perfezione come quella dei Bulls è impensabile continuare a regalare due uomini in attacco. Infatti i difensori delle due ali dei Nets sistematicamente abbandonano il loro uomo per andare ad aiutare o a chiudere tutti gli spiragli in area. Inserire C.J. Watson o Brooks in quintetto potrebbe essere una soluzione.

Head to Head: Carlos Boozer vs. lunghi Nets. Se guardiamo le statistiche di gara 3  subito un dato salta all’occhio: le percentuali al tiro dei lunghi. Mentre Carlos Boozer, in serata di grazia, ha piazzato 22 punti con un ottimo 9/15 dal campo, i lunghi dei Nets, nonostante una prova positiva di Lopez, hanno fatto registrare un desolante 13/31. Probabilmente si può racchiudere tutta qui la disamina sull’efficacia della difesa Bulls e il cattivo momento di tutto l’attacco dei Nets.

 

27punti e 11 rimbalzi per Zach Randolph nella vittoria contro i Clippers

27punti e 11 rimbalzi per Zach Randolph nella vittoria contro i Clippers

Los Angeles Clippers @ Memphis Grizzlies 2-1

La partita: Tutti credevano, dopo il 2-0 per i Clippers, che al FedEx Forum la musica sarebbe cambiata. A volte però tra la teoria e la pratica c’è tutta la differenza di questo mondo. Ma non è questo il caso, i Grizzlies hanno davvero mostrato un’altra faccia, apparsa solo in alcuni momenti in gara 2, dominando il match dall’inizio alla fine. Eppure i Clippers non hanno disputato una cattiva partita, anzi. Sin dall’inizio però si è visto come questa gara 3 fosse destinata al riscatto di Memphis. Randolph troppo dominante per lasciare spiragli ai Clippers e Grizzlies che hanno saputo imporre il proprio ritmo sin dall’inizio, troppe palle perse e rimbalzi concessi dalla squadra di Del Negro che ha così commentato “E’ difficile correre se non hai la palla. E’ difficile giocare e imporre un qualsiasi ritmo se non hai la palla. Abbiamo concesso troppe perse  e a rimbalzo siamo stati inferiori. I secondi tentativi e la loro predominanza a rimbalzo ci ha condannati”. Marc Gasol, premiato prima del match come miglior difensore della lega, ha messo in campo la solita partita sostanziosa, Mike Conley ha vinto il duello con Chris Paul imponendo ai Clippers di giocare secondo le regole di Memphis.

La serie: I Clippers avevano il primo match point per ipotecare la serie ma giocare alla FedEx non è facile per nessuno. Rispetto ai primi due match questa volta la predominanza sotto canestro c’è stata a favore di Memphis ed ha fatto tutta la differenza di questo mondo. 43 punti e 19 rimbalzi per la coppia Gasol-Randolph, 13 punti e 10 rimbalzi per Jordan e Griffin. Ecco spiegato il punto attorno al quale girerà l’intera serie, così come successo in queste prime tre gare. I prossimi match si preannunciano infuocati e per il pubblico ci sarà solo da divertirsi.

Head to Head: Zach Randolph gara 1 e 2 vs. Zach Randolph gara 3. Z-Bo è stato sempre l’emblema della tipica ala forte dalla tecnica sopraffina ma dalla tenuta mentale dubbia. Nelle prime due gare aveva segnato 13 punti di media facendosi dominare da Griffin. In gara 3 ha segnato 13 punti, nel primo quarto. 27 totali a fine partita con 11 rimbalzi e una leadership sulla squadra notevole. Ora c’è da stabilire se nelle prossime partite vedremo in campo il Randolph dei primi due match o quello di gara 3. Nel secondo caso per Paul e i Clippers saranno dolori.