Scontro ad alta quota tra Blake Griffin e David Lee

Ben due elimination game nella notte. Nel primo, gli Oklahoma City Thunder spezzano la resistenza dei Memphis Grizzlies, a Memphis, già nel primo tempo, ritrovando i propri campioni Kevin Durant e Russell Westbrook nel momento più opportuno e portando la serie alla “bella”. Nella seconda partita ad ovest della notte i Golden State Warriors strappano il pass per gara 7 ai Los Angeles Clippers. Davanti al proprio pubblico i Warriors, trascinati dai canestri di Steph Curry e Andre Iguodala, hanno giocato una partita di un’intensità pazzesca premiata da una vittoria che sul finale poteva essere a rischio per il ritorno di fiamma dei Clippers, incapaci però di andare a punti nelle giocate decisive.

UPS

Kevin Durant/Russell Westbrook. Con il loro 20/55 complessivo dal campo Durant e Westbrook sono stati tra gli “artefici” del disastro Thunder in gara 5. Kevin Durant deve essersi legato al dito l’etichetta di “unreliable” (inaffidabile) che i quotidiani di Oklahoma City gli hanno affibbiato prima di gara 6, perchè è stato protagonista di una partita di un’intensità clamorosa già dai primi minuti. Sono stati i suoi primi 10 punti, con 5/7 al tiro e la sua leadership silenziosa a creare il primo strappo della partita. Nel proseguo di partita è stato aggressivo nel puntare il ferro per racimolare falli e viaggi in lunetta. Russell Westbrook, disastroso in gara 5, è stato invece il fattore scatenante del parziale con cui, tra secondo e terzo quarto, i Thunder hanno preso il largo. Westbrook con le sue accelerazioni e giocate al limite è stato un rebus irrisolvibile per la difesa dei Thunder.

Dreymond Green. Da quando Dreymond Green è in quintetto, Blake Griffin, che nelle prime 3 gare della serie viaggiava a 27,6 punti di media con il 57% al tiro, ha fatturato solamente 18,7 con il 42% dal campo. Il suo impatto su ambo i lati del campo in gara 6, chiusa con 14 punti e 14 rimbalzi, è stato decisivo: con il tiro  piazzato e la difesa fisica su Griffin è stato provvidenziale in una gara senza ritorno per i suoi Warriors.

Steven Adams. Il rookie neozelandese aveva giocato solo 21 minuti nelle prime 5 partite della serie, ma coach Scott Brooks in evidente affanno nel cercare di contenere il duo di lunghi avversari ha gettato Steven Adams nella mischia un po’ a sorpresa. Adams ha ripagato la fiducia con una prova solida, da 20 minuti, solamente 2 punti e 3 rimbalzi ma 5 stoppate (career high) ed una difesa straordinaria in post sia su Zach Randolph che su Marc Gasol.

DOWNS

Memphis Grizzlies. Giocare un elimination game davanti al proprio pubblico per compiere uno dei più incredibili upset della storia recente della lega è un occasione che capita solo una volta nella vita e i Memphis Grizzlies l’hanno clamorosamente persa. Memphis ha chiuso la partita più importante dell’anno tirando dal campo con il 37%, 21% da tre punti e nemmeno il 69% ai tiri liberi. E ora rischiano di perdere per gara 7 Mike Conley per un guaio muscolare.

Blake Griffin. Il suo 8/24 dal campo ha pesato enormemente sulla sconfitta dei suoi Clippers. Ma ancora di più ha pesato il suo 1/12 al tiro del terzo quarto, in cui è stato arginato splendidamente da Dreymond Green incaponendosi nel tiro da fuori. Ciò ha permsso ai Warriors, di prendere fiducia, tornare a contatto e, davanti al pubblico di casa, capovolgere l’inerzia del match. Ma la cosa peggiore della sua partita l’ha combinata a 2:31 dal termine con il suo 6° fallo su un gioco da 4 punti di Andre Iguodala che ha portato il punteggio sul 96-89 per i padroni di casa.

Falli e infortuni. E’ stata una gara 6 vibrante tra Clippers e Warriors, una vera battaglia senza esclusioni di colpi. Ben 5 giocatori hanno commesso almeno 5 falli e 3 di loro sono usciti fuori per aver raggiunto il limite di 6. Peccato alcuni di questi colpi abbiano provocato due infortuni che possono condizionare gara 7. Jermaine O’Neal a seguito di un movimento scomposto di Glen Davis ha subito un infortunio al ginocchio. Non si hanno ancora notizie sulla gravità dell’infortunio, ma conoscendo la fragilità fisica di O’Neal e la sua storia clinica, non è una buon notizia per i Warriors, che già stanno facendo a meno di Andrew Bogut sotto canestro. Anche Chris Paul si è fatto male, alla mano sinistra, in un gioco da tre punti di Dreymond Green in contropiede nel primo tempo cercando di fare fallo. L’infortunio non dovrebbe essere tuttavia grave, visto che Paul ha continuato a giocare regolarmente, anche se ha chiuso la partita con 9 punti, 3/10 al tiro e 4 palle perse.