Lo smacco della sconfitta casalinga in gara 1 ha lasciato il segno sui Cavs, ma in modo positivo: in gara 2, Cleveland parte bene sulle spalle di LeBron James e concede ai Bulls solo 2 punti nei primi 5 minuti abbondanti. I Cavs, al contrario, sono una macchina da canestri, e segnano addirittura 38 punti nel primo quarto, chiudendo già a +20. Chicago tenta una timida rimonta nella ripresa, quando con un break di 14-0 il trio Rose-Butler-Gasol ricuce dal -25 al -11; dall’altra parte rispondono però LeBron James e James Jones, e Cleveland torna a +16 alla fine del terzo periodo. Chicago non si riprende più, risprofonda oltre i 20 punti di scarto nell’ultimo e pensa già a gara 3: andare a Chicago sull’1-1 è tutto sommato un buon risultato; l’obiettivo, ovviamente, è tornare a Cleveland con in mano la palla per chiudere i giochi, ma con il James visto stasera sarà impresa ardua.

James Harden ha guidato i Rockets alla vittoria nel quarto periodo (Foto: sportspyder.com)

James Harden ha guidato i Rockets alla vittoria nel quarto periodo (Foto: sportspyder.com)

Limitano i danni pareggiando la serie anche i Rockets, dopo la sconfitta casalinga in gara 1 contro i Clippers. Per Los Angeles le cose si mettono male fin dai primi istanti di gara: DeAndre Jordan commette il suo secondo fallo dopo appena due minuti e mezzo, e senza di lui in campo Dwight Howard può banchettare in area. I Clippers comunque restano in partita e passano anche in vantaggio con un Blake Griffin sensazionale (26 punti e 11/14 dal campo nel solo primo tempo), che però si spegne nella ripresa, consentendo la rimonta dei Rockets nel terzo quarto. Nell’ultimo periodo, poi, sale in cattedra James Harden; Houston va a +11, i Clippers tornano due volte a -4 nel finale ma Harden e Howard (!) chiudono i conti dalla lunetta.

Chicago Bulls @ Cleveland Cavaliers 91-106 (1-1)
Los Angeles Clippers @ Houston Rockets 109-115 (1-1)

Tutta la potenza di LeBron James (Foto: cleveland.com)

Tutta la potenza di LeBron James (Foto: cleveland.com)

MVP. Stavolta è davvero difficile scegliere, e allora andiamo con un ex-aequo: LeBron James guida i suoi alla vittoria contro i Bulls con 33 punti, 8 rimbalzi e 5 assist, mentre James Harden fa lo stesso contro i Clippers con 32 punti e 7 assist, bilanciando le 7 palle perse con i 16 punti nel solo quarto periodo.

LVP. La coppia di lunghi dei Bulls ha inciso davvero poco, considerando poi l’assenza dall’altra parte di Kevin Love; invece, Gasol e Noah combinano per soli 15 punti e 11 rimbalzi con 5/12 al tiro.

Losing Effort. Ancora senza Chris Paul, ancora una volta Blake Griffin ha dovuto fare pentole e coperchi, riuscendoci perfettamente nel primo tempo, ma calando comprensibilmente nella ripresa, chiudendo comunque con 34 punti, 15 rimbalzi, 4 assist e 13/23 al tiro.

The Unexpected. La sorpresa della giornata non può che essere James Jones, che esce dalla panchina per i Cavs e segna 17 punti con 5/9 dall’arco dei tre punti.

Up. Cavs e Rockets vincono gara 2 in casa e cercano di raddrizzare due serie iniziate con il piede sbagliato. Oltre alle ottime prove dei già citati James, Harden e Jones, segnaliamo i 24 punti (con 16 rimbalzi e 4 stoppate) di Dwight Howard, i 15 punti con 13 rimbalzi di Trevor Ariza e, per i Cavs, i 21 di Kyrie Irving e i 15 e 7 rimbalzi (e 4/7 da tre) di Iman Shumpert.

Down. Pessima partita dei Bulls, che fin dai primi minuti non ci capiscono granché e mostrano solo una mini-reazione d’orgoglio nel terzo quarto. Jimmy Butler segna 18 punti e Derrick Rose ne aggiunge 14 con 10 assist e 7 rimbalzi, ma entrambi tirano male dal campo (5/14 il primo, 6/20 il secondo).

Stat of the Night. I Clippers perdono tirando meglio dei Rockets sia dal campo che dalla lunetta e perdendo meno palloni. Com’è possibile? Si guardi la voce “rimbalzi”: in questo dato Houston vince la sfida 54-40, catturando ben 15 rimbalzi in attacco, contro i 6 dei Clips; 9 secondi tiri in più in gare tirate come questa possono fare la differenza.