KD e Westbrook festeggiano (Foto: Kirby Lee/USA TODAY Sports)

KD e Westbrook festeggiano (Foto: Kirby Lee/USA TODAY Sports)

La prima notte degli NBA Playoffs è sempre fondamentale per vedere chi è più pronto fisicamente, chi si è trattenuto tutta la stagione per essere al 100% in post-season, chi è più nervoso e chi ha una marcia in più. L’esperienza prevale quasi sempre e anche questa volta, non ha tradito i giocatori. O quasi. Partiamo dalla serie tra Toronto e Brooklyn. Nella prima partita giocata nella notte, c’è stato un sostanziale equilibrio in campo con i Raptors avanti di un solo punto a 4 minuti dalla fine. Negli ultimi giorni i giornali di Toronto hanno intitolato “Raptors vs Dynosaurs”, scherzando pericolosamente sull’età anagrafica di alcuni giocatori in maglia Nets. Paul Pierce se la deve essere legata al dito perché nei minuti finali ha indossato il vestito del #34 dei tempi d’oro e ha piazzato 9 punti in fila che hanno garantito Gara 1 ai Brooklyn Nets. I riflettori NBA si sono poi spostati a Los Angeles per la sfida tra i Clippers e i Warriors. Il primo quarto tra le due squadre, si chiude con una tripla da metà campo di Jamal Crawford che vale il primo vantaggio per i Clips (+5). La partita resta in equilibrio fino al quarto quarto, quando succede di tutto. Gli Warriors si portano in vantaggio. Blake Griffin, dopo aver lottato con i falli per tutta la partita, rimedia il sesto ed è costretto a lasciare il campo. Chris Paul non ci sta e riporta sotto i suoi (105-105 quando mancano 24 secondi). Sarà proprio Chris Paul a perdere palla sul possesso decisivo. Golden State va in lunetta e non sbaglia i tiri che valgono il match. Nella terza partita della notte, OKC ha vinto senza troppi problemi Gara 1 contro una spenta Memphis che non è riuscita a giocare la sua pallacanestro che, per funzionare, ha bisogno del pieno controllo della gara. Durant e Westbrook sono implacabili nel primo quarto, segnando rispettivamente 13 e 16 punti. Memphis ci prova nel terzo, soprattutto grazie a un calo difensivo dei Thunder che permette alcuni canestri facili a Randolph e compagni. Tuttavia, OKC non molla la presa e porta a casa la prima sfida della serie. La notte NBA ci ha regalato anche una sorpresa che, a dire la verità, era nell’aria. Gli Atlanta Hawks hanno battuto, in trasferta, gli Indiana Pacers. Atlanta va in vantaggio quasi subito (9-13) e riesce a tenere il ritmo della gara per quasi tutti i 48 minuti. Indiana è spenta in difesa e confusionaria in attacco. La tripla di Hibbert è il manifesto ideologico di una partita piuttosto difficile da interpretare. Dall’altra parte della barricata, gli Hawks giocano molto bene. Millsap e Teague sono scatenati mentre un eccellente Antic, rookie e prima esperienza ai playoffs (si, ok, a 31 anni ndr), vince la sfida personale contro Roy Hibbert. Paul George ci prova ma è troppo tardi. Gara 1 va agli Hawks.

Eastern Conference:
Brooklyn Nets @ Toronto Raptors 94-87 (1-0)
Atlanta Hawks @ Indiana Pacers 101-93 (1-0)

Western Conference
Memphis Grizzlies @ Oklahoma City Thunder 86-100 (0-1)
Golden State Warriors @ Los Angeles Clippers 109-105 (1-0)

Proviamo ad analizzare la nottata con le nostre categorie:

MVP. Il dominio di Durant è stato descritto con fiumi di parole. Sono cinque anni che il numero 35 vince la classifica dei marcatori della Regular Season ma Durant sa che è arrivato il momento di fare un passo avanti. Nella notte, ha segnato 33 punti (miglior realizzatore di tutta la prima notte di playoffs ndr). Sono bastati tre giocatori in doppia cifra ai Thunder per vincere la partita. Che sia l’anno buono? E’ presto per dirlo. Noi intanto ci godiamole giocate di KD35.

Jamal Crawford (Foto: foxsportswest.com)

Jamal Crawford (Foto: foxsportswest.com)

LVP: I Los Angeles Clippers non hanno avuto il solito apporto dalla panchina da uno dei giocatori chiave della rotazione di Doc Rivers: Jamal Crawford. Solo 9 punti per lui frutto di un mediocre 2/11 dal campo. Non basta mettere una tripla da metà campo per ottenere la promozione in una gara di playoff NBA. L’energia dalla panchina che Crawford fornisce ai Clippers è una delle chiavi di volta di questa squadra e i risultati sono appesi sul tabellone luminoso dello Staple Center: LAC 109-105 GSW.

On Fire: K. Thompson (GSW) 22p, 7r, 5 a; D. Lee (GSW) 20p, 13r; C. Paul (LAC) 28p, 7r, 8 a; J. J. Redick (LAC) 22p, 2r, 2 a; B. Griffin (LAC) 16p, 3r, 3 a; J. Johnson (BKN) 24p, 8r, 4 a; D. Williams (BKN) 24p, 1r, 3 a; P. Pierce (BKN) 15p, 4r, 4 a; K. Lowry (TOR) 22p, 8r, 3 a; G. Vasquez (TOR) 18p, 8r, 4 a; J. Valanciunas (TOR) 17p, 18r; Z. Randolph (MEM) 21p, 11r, 3 a; M. Conley (MEM) 16p, 11r; M. Gasol (MEM) 16p, 11r; K. Durant (OKC) 33p, 8r, 7 a; R Westbrook (OKC) 23p, 10 r, 5 a; S. Ibaka (OKC) 17p, 9r, 4bs; P. Millsap (ATL) 25p, 8r; J. Teague (ATL) 28p, 3r; P. George (IND) 24p, 10r, 5 a; L. Stephenson (IND) 19p, 7r, 1 a.

Losing Effort: Paul George ci ha provato. Ci ha provato davvero. Unico lucido in una squadra che negli ultimi due mesi ha pericolosamente perso la chimica e la fiducia nelle proprie forze e nei propri compagni. Non basta Paul George per vincere le partite a questo livello anche se il numero 24 in maglia Pacers ha chiuso questa notte con 24 punti.

The Unexpected: Pero Antic ha stravinto la sfida con il suo pari ruolo in maglia Pacers, Roy Hibbert. Oltre che aver tenuto fisicamente su Hibbert, Antic si è anche preso la libertà di segnare due triple e di difendere a denti stretti su un duro, anzi durissimo, come David West. I due si sono anche “scambiati” alcune profonde parole di stima. Antic non si è tirato indietro dalla diatriba: perché avevate dubbi? Grande prova alla sua prima partita di playoffs NBA.


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