Paul PIerce, decisivo in gara 1 (Foto: usatoday.com)

Paul PIerce, decisivo in gara 1 (Foto: usatoday.com)

Si aprono con un tentato suicidio i Playoffs 2015, quello targato Wizards, che nella prima gara contro i Raptors rischiano di buttare via una gara praticamente già vinta a una manciata di minuti dal termine. Spinta dai canestri di Paul Pierce, Washington tocca anche il +15 a 8:45 dal termine; poi però smette di giocare e Toronto porta a termine un’improbabile rimonta con le triple di Williams e Vásquez, compresa quella che, a 25 secondi dalla sirena, porta all’overtime. I Raptors, però, sembrano esaurire le energie fisiche e mentali con il pareggio, e lasciano campo libero agli avversari nei 5 minuti di supplementare, tanto che segnano il primo canestro a 30 secondi dalla fine.
Emozioni anche tra Warriors e Pelicans, anche se nessuno l’avrebbe pensato dopo il primo tempo. A metà del terzo quarto, infatti, i Warriors sono avanti di 25 punti, grazie a una pallacanestro a tratti davvero sublime. Poi però qualcosa si inceppa, e contemporaneamente esce l’orgoglio dei Pelicans, che prima riaccorciano a -11 con un break di 14-0 a cavallo tra terzo e quarto periodo, e poi rosicchiano punto su punto fino al -4; troppo tardi però, perché mancano 9 secondi e i liberi di Curry e Barnes mettono al sicuro il risultato.

Derrick Rose ha attaccato il ferro con decisione (Foto: mundodeportivo.com)

Derrick Rose ha attaccato il ferro con decisione (Foto: mundodeportivo.com)

Più sul velluto la vittoria dei Bulls: i Bucks partono forte nel primo quarto, ma non durano molto. Dal secondo periodo in poi, “torna” Derrick Rose, il vero Derrick Rose: una serie di sue penetrazioni fino al ferro tiene i Bulls a un vantaggio di 7-8 lunghezze, che diventano 10-12 nel terzo quarto, con tre triple in fila ancora del play di Chicago, senza che Milwaukee riesca più a reagire.
Partenza a razzo anche per i Rockets contro i Mavs, ma anche in questo caso dura poco: Dallas rientra dal -15 a metà del secondo quarto, portandosi anche in vantaggio con Nowtizki e Rondo. Houston riesce comunque a chiudere in vantaggio il primo tempo, e riallunga nel terzo quarto fino al +14; Dallas non affonda, ma non rientrerà più.

Washington Wizards @ Toronto Raptors 93-86 (1-0)
New Orleans Pelicans @ Golden State Warriors 99-106 (0-1)
Milwaukee Bucks @ Chicago Bulls 91-103 (0-1)
Dallas Mavericks @ Houston Rockets 108-118 (0-1)

Stephen Curry segna col fallo di Davis (Foto: seattletimes.com)

Stephen Curry segna col fallo di Davis (Foto: seattletimes.com)

MVP. Nonostante percentuali non esaltanti (oltre il 50%, è vero, ma solo 4/13 dall’arco) Stephen Curry è stato un fattore nella vittoria dei Warriors, vero incubo per la difesa dei Pelicans, che più di una volta se l’è trovato da solo in mezzo all’area quasi a sorpresa, per due punti facili. Perché, non dimentichiamolo, Curry non è solo tiro da tre, anzi…

LVP. In una gara chiusa al supplementare, sono i dettagli a fare la differenza: Kyle Lowry non ha giocato una partita pessima (7 punti, 2/10 al tiro, ma 8 rimbalzi e 4 assist), ma è stato il vero “assente” per i Raptors, che, se vogliono ribaltare la serie, hanno bisogno soprattutto del contributo del loro play.

Losing Effort. Sia Dirk Nowitzki che Anthony Davis hanno venduto cara la pelle. Il tedesco è stato il migliore dei suoi, chiudendo con 24 punti, 8 rimbalzi e un ottimo 10/14 dal campo; il lungo dei Pelicans invece è stato il miglior marcatore di giornata, con 35 punti (13/23 al tiro) conditi da 7 rimbalzi e 4 stoppate.

The Unexpected. Per lunghi tratti di gara, Quincy Pondexter ha tenuto a galla i suoi Pelicans praticamente da solo; alla fine 20 punti, 9 rimbalzi e 6 assist per lui.

Up. Non poteva andare meglio il rientro di Derrick Rose ai Playoffs: 23 punti, 7 assist e tanti canestri pesanti per tenere a distanza i Bucks; da menzionare anche il suo compagno di reparto Butler (25 punti e 6 assist). Bene anche James Harden (24 punti, 11 assist) e Terrence Jones (19 punti, 9 rimbalzi e 6 assist) per i Rockets, mentre gran parte del merito per la vittoria dei Wizards va all’eterno Paul Pierce, che spiega cosa vuol dire esperienza nella post-season mettendo 20 pesantissimi punti con 7/10 al tiro.

Down. Michael Carter-Williams ha faticato parecchio contro Derrick Rose, e anche in attacco non è andato oltre qualche sprazzo; problemi nel back-court anche per New Orleans: con Evans out per infortunio dopo meno di 12 minuti sul parquet, Jrue Holiday ha sofferto non poco il confronto con Curry, chiudendo con 5 punti e 5 assist in 21 minuti.