Goran Dragic, MVP della stagione dei Suns (photo by Casey Sapio-USA TODAY Sports)

Goran Dragic, MVP della stagione dei Suns (photo by Casey Sapio-USA TODAY Sports)

La stagione: Migliorare la stagione precedente. Questo ad inizio stagione è ciò che quasi sicuramente fu chiesto all’esordiente coach Jeff Hornacek. Cancellare le sole 25 vittorie del 2012-13 in una delle stagioni più basse della storia dei Suns. Hornacek ha ampiamente superato le aspettative mantenendo la squadra costantemente tra le prime otto compagini della Western Conference. A Marzo il picco più alto del campionato con la striscia di 6 vittorie consecutive che sembrava essere una garanzia per l’accesso alla postseason. Invece Phoenix, verso la fine, è calata nelle prestazioni e complice la grande risalita di Dallas, culminata nella vittoria dei texani nello scontro diretto del 12 aprile, è rimasta fuori dai playoffs proprio a favore dei Mavericks condannando così Phoenix che sul più bello vede sfumare una postseason data oramai come certa. Questo finale amaro tuttavia non toglie nulla al lavoro fatto da Hornacek e dall’intero roster. Dopo tre stagioni Phoenix chiude il campionato con un record di vittorie in positivo. Le vittorie sono state 48, a fronte di 34 sconfitte.

MVP: Goran Dragic. La superstar dei Suns di quest’anno è stata senza dubbio lui. Lo sloveno, arrivato in NBA nel 2008, quest’anno è letteralmente esploso trascinando i Phoenix per molte partite in questa stagione, incrementando notevolmente quelle che erano le medie di individuali del 2012-13. Per la shooting guard ben 20,3 punti di media a partita a cui vanno aggiunti 5,9 assist e 3,2 rimbalzi. La scorsa stagione la media punti era di poco sotto ai 15. Le partite da ricordare in questa annata sono molte. Due su tutte. Il 28 Febbraio, contro New Orleans, 40 punti messi a segno da assoluto protagonista e l’8 Febbraio i 34 punti e 10 assist realizzati contro Golden State. Dragic è sotto contratto ancora per due anni, quindi per il momento i fans possono stare tranquilli e coccolarsi ancora per un po’ il loro MVP indiscusso.

Markieff Morris, uno dei prospetti più interessanti del roster di Phoenix (photo by Casey Sapio-USA TODAY Sports)

Markieff Morris, uno dei prospetti più interessanti del roster di Phoenix (photo by Casey Sapio-USA TODAY Sports)

La sorpresa: Eric Bledsoe. La point guard è stata il secondo giocatore in termine di cifre medie dei Suns, giocando solamente la metà delle partite. Bledsoe infatti è stato dopo Dragic, soprattutto nella seconda parte di stagione, il giocatore più in palla della squadra dell’Arizona. Più di due mesi ai box, non gli hanno impedito di riuscire ad imporsi e di mettere cifre medie decisamente più che buone. 17,7 punti e 5,5 assist di media a partita in 43 presenze sul parquet. Senza questo lungo stop sicuramente parleremmo di una stagione ancora più positiva per Phoenix. Solamente a contratto quest anno con Phoenix, l’ex Clippers sicuramente sarà uno dei cardini anche il prossimo anno, anche se sarà economicamente più caro. Merita un plauso anche il campionato di Markieff Morris. Il giocatore, al terzo anno nella lega, è migliorato esponenzialmente aumentando le proprie statistiche e dimostrandosi un validissimo sesto uomo. Per l’ex università del Kansas ben 13,8 punti e 6 rimbalzi a partita. Il classe 1989, insieme al gemello Marcus, si candida a recitare un ruolo di primaria importanza nel prossimo futuro in casa Suns.

La delusione: difficile trovare una delusione vera e propria tra i singoli giocatori nella stagione dei Phoenix Suns. Praticamente la totalità dei giocatori impiegati da Hornacek è migliorata nel rendimento rispetto alla stagione precedente, a testimonianza del bel lavoro di recupero fatto dal coach sul roster. L’unica nota stonata a livello tecnico è stata probabilmente la mancanza di vere alternative in grado di uscire dalla panchina, ad eccezione dei Morris, che forse ha pesato sulle gambe dei giocatori nelle fasi decisive della stagione.

coach Jeff Hornacek, artefice silenzioso della rinascita Suns (photo by Jerome Miron-USA TODAY Sports)

coach Jeff Hornacek, artefice silenzioso della rinascita Suns (photo by Jerome Miron-USA TODAY Sports)

Prospettive future: Il futuro dei Phoenix Suns stagione 2014-2015 ha una solida certezza, ossia la guida tecnica. Coach Hornacek ha riportato i sorrisi nel deserto dell’Arizona ed è dunque confermatissimo come head coach dei Suns. In campo invece sono Dragic e Bledsoe i giocatori alla base del progetto Suns. Intorno a loro giocatori come i gemelli Marcus e Markieff Morris, Miles Plumlee e Gerald Green, giovani prospetti che potranno diventare nel prossimo futuro dei protagonisti. In attesa di capire che farà Phoenix con Okafor, arrivato ad Ottobre ma mai utilizzabile, Phoenix ha un buon monte ingaggi che le permetterà di corteggiare qualche free agent importante o voglioso di riscatto (Gasol potrebbe essere il sogno proibito). Aspettative anche dal draft del 26 giugno per provare a fare qualche colpo in prospettiva, anche se Phoenix quest’anno non avrà una scelta bassa (la prima chiamata sarà alla numero 15).