Serata da MVP per James Harden (fonte: Scott Halleran/Getty Images)

Serata da MVP per James Harden (fonte: Scott Halleran/Getty Images)

Nelle 9 gare della scorsa notte sono arrivate le vittorie agevoli di San Antonio su Dallas (con il “nostro” Belinelli a quota 17 con 6/9 al tiro uscendo dalla panchina), Toronto contro Detroit e Washington a New Orleans. Vittorie “larghe” anche per Houston e Portland su, rispettivamente, Los Angeles Lakers e Orlando, ma dopo aver sofferto per tutto il primo tempo (con svantaggi che hanno toccato la doppia cifra). I Rockets ribaltano l’inerzia in un terzo periodo da 33 punti (a 15), i TrailBlazers devono aspettare l’ultimo (parziale di 39-19). Senza Lance Stephenson (Granger in quintetto al suo posto) Indiana cade pesantemente ad Atlanta (mai in vantaggio e toccato anche il -25) mentre Golden State vede chiudersi a 10 la sua striscia vincente perdendo a Brooklyn nell’ultima di 7 trasferte consecutive. Phoenix fa il colpaccio a Minneapolis grazie ad un canestro a 3.9” dalla fine di Gerald Green che chiude un parziale di 7-0 dei Suns che erano sotto di 6 a 1’36” dalla fine. Nell’ultima gara della notte i Los Angeles Clippers devono sudare più del dovuto ma hanno la meglio sui Boston Celtics. Questi tutti i risultati:

 

Dallas Mavericks @ San Antonio Spurs 90-112

Detroit Pistons @ Toronto Raptors 91-112

Indiana Pacers @ Atlanta Hawks 87-97

Golden State Warriors @ Brooklyn Nets 98-1023

Washington Wizards @ New Orleans Pelicans 102-96

Los Angeles Lakers @ Houston Rockets 99-113

Phoenix Suns @ Minnesota Timberwolves 104-103

Orlando Magic @ Portland TrailBlazers 94-110

Boston Celtics @ Los Angeles Clippers 105-111

 

MVP: diversi trentelli nella notte, ma la palma del migliore la diamo a James Harden che nella vittoria di Houston contro i Lakers sigla 38 punti con un buon 14/23 al tiro.

LVP: le ultime sconfitte dei New Orleans Pelicans sono coincise con un periodo di appannamento del loro play titolare. Anche contro Washington Jrue Holiday non ha brillato: 8 punti con soli 3 assist e 3/11 al tiro.

On Fire: M.Ellis (DAL) 21p, T.Parker (SAS) 25p (10/15 al tiro), B.Jennings (DET) 22p, K.Lowry (TOR) 21p e 9a, K.Korver (ATL) 17p, N.Young (LAK) 25p, G.Dragic (PHO) 26p e 9a, K.Martin (MIN) 20p, J.Nelson (ORL) 17p e 10a, L.Aldridge (POR) 36p e 9r, Jo.Crawford (BOS) 24p e 8a, A.Bradley (BOS) 24p, B.Griffin (LAC) 29p, Ja.Craford (LAC) 26p.

Losing Effort: la palma di “migliore tra gli sconfitti” se la dividono Paul George (28p e 12r con 11/25 al tiro, ma 3/10 da 3 giocando da guardia nella L di Indiana) e Steph Curry, i cui 34 punti (11/25 dal campo ma con un pessimo 2/10 dall’arco) non sono stati sufficienti a Golden State per scrivere la storia dell’NBA (sarebbero stati la prima squadra a vincere tutte le gare, 7, di una trasferta cosi lunga).

The Unespected: non stupiscono tanto i punti, quanto il numero di conclusioni prese da Trevor Ariza, miglior marcatore di Washington con 21 punti, 10 carambole e 9/17 al tiro.

Kevin Garnett, simbolo della risalita dei Brooklyn Nets (fonte: Nathaniel S. Butler/NBAE/Getty Images)

Kevin Garnett, simbolo della risalita dei Brooklyn Nets (fonte: Nathaniel S. Butler/NBAE/Getty Images)

Ups: prosegue il 2014 da imbattuti dei Brooklyn Nets, giunti alla 4a vittoria consecutiva. Stante l’assenza di Deron Williams è ancora Joe Johnson a salire di livello (27 punti), ma la cartina di tornasole della formazione di Jason Kidd è Kevin Garnett: 13 punti di cui 11 nel decisivo ultimo quarto.

Downs: a far posto nella griglia playoff ai Nets ci pensano i Detroit Pistons, giunti alla 6a sconfitta consecutiva e contro avversari tutt’altro che impossibili (Orlando, 2 volte Washington, Memphis, New York e Toronto). Probabile che qualcosa si muova sul mercato da qui a febbraio, perché la frontline Smith-Monroe-Drummond non sta dando le risposte aspettate. 6a sconfitta di fila anche per Boston, ma qui le premesse stagionali erano decisamente diverse.

Buzzer beater: pur lasciando 3.9” sul cronometro (ma la replica di Martin non va a buon fine), è di Gerald Green la prodezza della notte. Per la guardia, titolare al posto dell’infortunato Bledsoe, la ciliegina sulla torta di una prestazione da 14 punti.

Stat of the night: seconda tripla doppia in stagione per il francese di Portland Nicolas Batum che chiude la partita contro Orlando con 14 punti, 14 assist e 10 rimbalzi.

Milestone: prosegue la striscia di gare con almeno 1 tripla a segno di Kyle Korver. Con il 3/5 della scorsa notte il Korver Kounter è salito a quota 105.


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